La penetrazione ma solo ed sclusivamente

Salve,
ho 33 anni e vi scrivo perchè non riesco a raggiungere l'orgasmo durante la penetrazione ma solo ed sclusivamente con la stimolazione clitoridea.Pertanto non penso sia corretto parlare di anorgasmia.
Premetto che ho avuto diversi partners (questo solo per dire che suppongo sia difficile che il mio "problema" dipenda da loro)e che non penso di avere tabù sessuali ne di sentirmi inibita, o bloccata, o volermi controllare...nè tantomeno provo sensi di vergogna o di ansia, durante i rapporti.
Ho provato ad allungare i tempi dei preliminari, ed anche quelli dei rapporti.Ho provato a prolungare la stimolazione clitoridea fino a quasi la fine per poi procedere con la penetrazione, ma nemmeno così.
Tempo fa pensavo potesse anche dipendere dalla non presenza di un relazione stabile che m'impediva la profonda conoscenza (sotto l'aspetto sessuale) dell'altro.Ma ora che ho da più di un anno, una storia stabile e convivo, penso sia arrivato il momento di capire perchè accade questo ed in che modo posso ovviare.Soprattutto perchè tengo alla mia storia, e non vorrei che con il tempo questo problema mi allontani dal mio compagno (visto che già mi sta portando a non aver più tanto desiderio).
Grazie in anticipo a chiunque voglia e possa aiutarmi.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza, la sessualità non è unica e si asprime in modi differenti, la sensazione dovuta all'orgasmo, indipendentemente dal tipo di stimolazione è identica poichè è la conseguenza delle contrazioni involontarie e ritmiche della muscolatura vaginale. Detto questo la difficoltà che sta vivendo dipende esclusivamente dalla sua idea su come un "vero" orgasmo debba essere. Che sia clitorideo o vaginale la cosa non cambia così come non dovrebbero avere importanza le diverse modalità di raggiungere tale orgasmo. Se lei impara a giocarci sopra la cosa può anche essere da stimolo per cercare nuove vie di piacere. La mancanza di desiderio che comincia ad avere nasce probabilmente dal fatto che durante il rapporto ci si ostini a cercare una modalità anzichè un'altra perdendo di conseguenza la concentrazione sul piacere. Spesso però la sessualità si impara anche con il tempo e l'esperienza e se proprio vuole ostinarsi si affidi ad uno psicosessuologo che, forse, le darebbe qualche ragguaglio "tecnico" ma che le direbbe sicuramente le stesse cose che scrivo.
cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
ha letto questi articoli sull'anorgasmia da un punto di vista psicologico?

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Se il suo problema è: come mai ho un orgasmo clitorideo e non vaginale? credo che potrebbe rivolgere questa domanda direttamente alla sua ginecologa, ma non si aspetti risposte particolari. Lei è fatta così, non credo ci siano altri significati
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Dr. Giacomo Luigi Del Monte Psicologo, Psicoterapeuta 215
Gentile utente,
molte mie pazienti mi pongono lo stesso interrogativo che pone lei. Orgasmo vaginale e/o orgasmo clitorideo?
Credo che al di là delle poche righe che potrei scrivere credo che sia molto importante informarsi.
Quello che potrei fare è consigliarle un libro che le potrebbe essere utile: "Il piacere è tutto mio" di Sylvia de Bejar della TEA.
Mi faccia sapere.

Dott. Giacomo Del Monte
www.sessuologo-psicologo-roma.com
www.psicosalute.it
www.sessuologoesessualita.it

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Utente
Utente
Gentili Dottori,
innanzitutto grazie mille per le vs risposte.Al Dott.Del Monte, grazie del consiglio per il libro...lo leggerò sperando mi sia utile.
Capisco bene il fatto che non ci sia differenza tra orgasmo vaginale e clitorideo, ma il mio problema non è nè qual'è il nome del tipo di orgasmo che tìraggiungo, nè tantomeno da dove parte, nè se sono uguali o differenti, è soltanto un problema non raggiungerlo (qualunque esso sia) durante la penetrazione, e non penso dipenda dal fatto che non so riconoscerlo, con tutta l'umiltà so bene che se duri 5 minuti o 8 ore, io non riesco a provare piacere, o meglio l'eccitazione c'è ma non è presente nessun apice nè un senso di raggiungimento e soddisfazione.
Seguirò per il momento i vs consigli, ossia leggerò sia il libro che gli articoli.
Grazie ancora e buona giornata.
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Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Gentile utente,
non sono sicura di aver compreso a pieno la sua difficoltà. Da ciò che lei precisa nell'ultima risposta sembrarebbe che la sua difficoltà consiste nel non raggiungere un orgasmo durante la penetrazione. Mentre sembrerebbe che tale problema non esista quando viene stimolato (per via orale o manuale) il clitoride senza coito.
Ci sta dicendo che l'apice del piacere non lo raggiunge solo durante il coito?
Se fosse così, le consiglio di rivolgersi da un terapeuta sessuale, poichè la potrebbe aiutare ad affrontare la difficoltà nel raggiungere il piacere durante la penetrazione.
Cordiali saluti

Dott.ssa Maria Cristina Bivona
Psicoterapeuta e Sessuologa
Roma- Tivoli 347 0550866
www.psicologotivoli.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
ho provato a rileggere ancora una volta i suoi messaggi, ma mi perdoni se le chiedo di riformulare la sua richiesta perchè anche a me non è molto chiaro il problema

La ringrazio
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Utente
Utente
Scusate innanzitutto se sono stata poco chiara.
Non raggiungo l'orgasmo in NESSUN modo durante la penetrazione (nemmeno se anticipata da preliminari) mentre lo raggiungo solo ed sclusivamente con stimolazione orale del clitoride(come sembra aver capito la dr.ssa Bivona).
Questo non è per me uno scopo di vita...nè tantomeno il mio primo pensiero al mattino, ma mi piacerebbe avere una vita sessuale più completa.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza, l'orgasmo è unico e ciò che cambia è solo il tipo di stimolazione. Le donne che affermano di avere un orgasmo vaginale è solo perchè hanno la fortuna (se così possiamo definirla per semplificare il discorso)di ottenere una adeguata stimolazione del clitoride anche durante la penetrazione. Vi sono casi in cui le pareti vaginali siano così sensibili da determinare delle reazioni di piacere più intense in particolari momenti, ma è la stimolazione clitoridea che fa raggiungere l'apice. Durante il rapporto penetrativo probabilmente lei non riesce ad ottenere una adeguata stimolazione del clitoride. Questo non significa avere una vita sessuale non completa. Molte donne non riescono nello stesso intento nemmeno dopo qualche tipo di addestramento e consapevoli di questo si abbandonano alla loro fisiologia senza alcun tipo di frustrazione ma ingengnandosi a trovare comunque piacere con il loro partner. Provi a pensare che alcune coppie si dannano alla ricerca di un orgasmo simultaneo, molte di queste mai ci riusciranno semplicemente per una questione di diversa fisiologia e invece si rivolgono ad un terapeua ed a volte ad un avvocato per lamentare l'egoismo del compagno. E' soprattutto nella sfera sessuale che ci sono problemi proprio perchè si ritiene che le cose debbano essere in un certo modo, perchè lo abbiamo letto, lo abbiamo sentito o lo desideriamo.
Quello che lei riporta è la sua fisiologia, può fare un tentativo nel rivolgersi ad uno psicosessuologo nell'apprendere (ovviamente in coppia) qualche tecnica per ottenere una migliore stimolazione indiretta del clitoride ma se non dovesse riuscirci è solo perchè', come le ha detto il dottor Bulla lei è fatta così e non è né meno né più di un'altra ragazza che già ci riesce. E' questo pregiudizio, questo assillo che la induce alla mancanza di desiderio che lei ha lamentato, ossia grazie ad una serie di elaborazioni mentali alle quali inevitabilmente si pone.
cordialmente
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Utente
Utente
Grazie ancora a tutti per le risposte...m'impegnerò ad accettarlo in quanto tale e, come dite a capire che non deve essere un problema.
Ho ordinato il libro che mi avete consigliato.
Buona giornata
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Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Gentile utente,
mi associo al mio collega per quanto riguarda la cosìdetta "fisiologia dell'oragasmo" (che parte comunque sempre dalla stimolazione clitoridea per poi manifestartsi al livello vaginale con delle contrazioni ritmiche).
Conoscerla e in un certo modo accettarla è un primo passo, ma se comunque lei non si sente soddisfatta, vive come un problema il momento in cui ha un rapporto sessuale completo tanto che le sta passando piano piano il desiderio, può sempre farsi aiutare nel riacquisire il piacere di stare in intimità con il proprio partenr (la terapia sessuale in questo può di sicuro aiutarla).
Rifletta, se dopo queste conoscenze si sente realmente più tranquilla.
Cordiali Saluti