Come posso risolvere il problema con mio marito?
Buon pomeriggio.
Sono sposata da 4 anni e da qualche mese mi sono trasferita nella cittadina di mio marito, per motivi di lavoro.
Da qualche giorno ho iniziato a sentire la mancanza della mia famiglia, soprattutto di mia madre, con la quale non ho più un attimo di privacy, dei miei amici, del mio paese, il quale dista da qui 25 km, e nonostante questo mi è difficile andarci per motivi di lavoro.
Finora la soluzione più ovvia è stata quella di andarci il sabato o la domenica di ogni fine settimana.
Questo fine settimana si è riproposta la stessa questione e stavolta la risposta di mio marito è stata: dobbiamo sistemare casa.
Allora io gli ho chiesto di andarci stasera, prima di cena e poi rimanere lì per uscire.
Lui ha ribadito di no, che non possiamo andarci tutti i fine settimana, che ci sono delle priorità, l ideale per lui sarebbe ogni due settimane.
Lui qua è vicino ai suoi, agli amici, finalmente, perché da me in fondo non gli è mai piaciuto, io qui, a parte il lavoro e lui non ho niente, sento l esigenza di scappare, mi sento in prigione.
Il lavoro mi porta via molto tempo, abbiamo un attività commerciale insieme, e quindi nella pausa pranzo ne approfitto per pulire casa, in modo di avere il fine settimana libero, per staccare la spina.
Se magari volessi fare un salto dai miei un pomeriggio, dopo pranzo, non posso perché non ho una macchina mia, e per quanto riguarda i mezzi di trasporto pubblici non ce ne sono di così celeri, dovrei andare via per mezza giornata e con il lavoro non è possibile.
Mi ha detto che mi ha risposto così perché io dal punto di vista dell intimità difficilmente faccio il primo passo (non ha tutti i torti, ma siccome i problemi tra noi sono iniziati sin da subito per quanto riguardava la distanza dal suo paese, e si è sempre lamentato di ciò, mi faceva passare la voglia), infatti col trasferimento speravo che le cose potessero cambiare, invece io faccio la serva tutto il giorno, e gli ho detto che vorrei un piccolo aiuto da parte sua, e la sera sono stanca morta.
Per giunta ora mi ha detto che non possiamo andare ogni fine settimana al mio paese, per 2 o 3 ore, ma è impazzito?
Cosa posso fare?
Grazie
Sono sposata da 4 anni e da qualche mese mi sono trasferita nella cittadina di mio marito, per motivi di lavoro.
Da qualche giorno ho iniziato a sentire la mancanza della mia famiglia, soprattutto di mia madre, con la quale non ho più un attimo di privacy, dei miei amici, del mio paese, il quale dista da qui 25 km, e nonostante questo mi è difficile andarci per motivi di lavoro.
Finora la soluzione più ovvia è stata quella di andarci il sabato o la domenica di ogni fine settimana.
Questo fine settimana si è riproposta la stessa questione e stavolta la risposta di mio marito è stata: dobbiamo sistemare casa.
Allora io gli ho chiesto di andarci stasera, prima di cena e poi rimanere lì per uscire.
Lui ha ribadito di no, che non possiamo andarci tutti i fine settimana, che ci sono delle priorità, l ideale per lui sarebbe ogni due settimane.
Lui qua è vicino ai suoi, agli amici, finalmente, perché da me in fondo non gli è mai piaciuto, io qui, a parte il lavoro e lui non ho niente, sento l esigenza di scappare, mi sento in prigione.
Il lavoro mi porta via molto tempo, abbiamo un attività commerciale insieme, e quindi nella pausa pranzo ne approfitto per pulire casa, in modo di avere il fine settimana libero, per staccare la spina.
Se magari volessi fare un salto dai miei un pomeriggio, dopo pranzo, non posso perché non ho una macchina mia, e per quanto riguarda i mezzi di trasporto pubblici non ce ne sono di così celeri, dovrei andare via per mezza giornata e con il lavoro non è possibile.
Mi ha detto che mi ha risposto così perché io dal punto di vista dell intimità difficilmente faccio il primo passo (non ha tutti i torti, ma siccome i problemi tra noi sono iniziati sin da subito per quanto riguardava la distanza dal suo paese, e si è sempre lamentato di ciò, mi faceva passare la voglia), infatti col trasferimento speravo che le cose potessero cambiare, invece io faccio la serva tutto il giorno, e gli ho detto che vorrei un piccolo aiuto da parte sua, e la sera sono stanca morta.
Per giunta ora mi ha detto che non possiamo andare ogni fine settimana al mio paese, per 2 o 3 ore, ma è impazzito?
Cosa posso fare?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
è come se Lei privilegiasse il Suo essere figlia rispetto all'essere moglie,
e di questo Suo marito se ne accorge e se ne duole.
Anzichè dare retta alla "esigenza di scappare" da Sua madre,
non sarebbe il caso di mettere mano alla relazione di coppia
che sta andando incontro ad un aumento della conflittualità e ad un indebolimento?
Forse lui desidererebbe avere una moglie, anche a letto,
non una "serva";
e dunque occorre rivedere insieme le priorità della famiglia, della coppia e dei singoli componenti la famiglia e coppia.
Se non ce la fate da soli,
chiedete aiuto ad una Psicoterapeuta di coppia di persona.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
è come se Lei privilegiasse il Suo essere figlia rispetto all'essere moglie,
e di questo Suo marito se ne accorge e se ne duole.
Anzichè dare retta alla "esigenza di scappare" da Sua madre,
non sarebbe il caso di mettere mano alla relazione di coppia
che sta andando incontro ad un aumento della conflittualità e ad un indebolimento?
Forse lui desidererebbe avere una moglie, anche a letto,
non una "serva";
e dunque occorre rivedere insieme le priorità della famiglia, della coppia e dei singoli componenti la famiglia e coppia.
Se non ce la fate da soli,
chiedete aiuto ad una Psicoterapeuta di coppia di persona.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Buongiorno signora
la questione del trasferimento di residenza sembra essere un nodo cruciale nel benessere della vostra relazione, tanto che viene "utilizzata" come "oggetto di scambio" per l'intimità .
Pare esserci un gioco di potere tra di voi che copre un altro tipo di comunicazione: quella dei vostri reali bisogni e desideri.
Soltanto affrontandoli e parlandovi chiaramente potrete capirvi e aiutarvi ed arrivare a mediazioni ed accordi soddisfacenti per entrambi
Buon lavoro
la questione del trasferimento di residenza sembra essere un nodo cruciale nel benessere della vostra relazione, tanto che viene "utilizzata" come "oggetto di scambio" per l'intimità .
Pare esserci un gioco di potere tra di voi che copre un altro tipo di comunicazione: quella dei vostri reali bisogni e desideri.
Soltanto affrontandoli e parlandovi chiaramente potrete capirvi e aiutarvi ed arrivare a mediazioni ed accordi soddisfacenti per entrambi
Buon lavoro
Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556
[#3]
Utente
Dottoressa Brunialti ha ragione, lui si duole del mio non essere moglie a letto, Il problema è che fino a quando gli è andata bene i miei amici erano anche suoi amici, noi la avevamo una vita sociale, adesso io devo dimenticarmi di tutto e di tutti e fare quello che lui vuole?! Per quanto riguarda la terapia di coppia gliel ho proposto tempo fa, ma non è d accordo. Io non dico che voglio scappare solo da mia madre, lui sa che qui non ci sto bene, lo ha sempre saputo, io so bene che devo abituarmi alla nuova situazione, ma lui potrebbe pure venirmi incontro, visto che avevo una casa che ho dovuto lasciare perché l attività è qui e perché lui sentiva la mancanza del suo paese. Grazie, rifletterò sui vostri consigli. Cordiali saluti
[#4]
Gentile utente,
finchè si pensa a quello che potrebbe fare *l'altro*
non si fa nessun passo avanti,
considerato che ognuno è responsabile solo di se stesso.
Ma è un errore molto comune.
E dunque la domanda da farsi è:
"In cosa *IO* posso andargli incontro?"
In questo modo si modifica l'assetto e anche l'altro potrebbe diventare più disponibile al cambiamento.
Sulla coppia che diventa triangolo
Le consiglio di leggere
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-amante.html ,
e sui matrimoni con poco sesso invece
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-senza-sesso-sempre-di-piu-perche.html nella parte dedoicata alla "Manutenzione".
Quando li avrà letti, se Le fa piacere ci ragguagli.
Dott. Brunialti
finchè si pensa a quello che potrebbe fare *l'altro*
non si fa nessun passo avanti,
considerato che ognuno è responsabile solo di se stesso.
Ma è un errore molto comune.
E dunque la domanda da farsi è:
"In cosa *IO* posso andargli incontro?"
In questo modo si modifica l'assetto e anche l'altro potrebbe diventare più disponibile al cambiamento.
Sulla coppia che diventa triangolo
Le consiglio di leggere
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-amante.html ,
e sui matrimoni con poco sesso invece
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-senza-sesso-sempre-di-piu-perche.html nella parte dedoicata alla "Manutenzione".
Quando li avrà letti, se Le fa piacere ci ragguagli.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.1k visite dal 02/02/2020.
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