Sono necessari determinati psicofarmaci
Gentilissimi medici
secondo voi, per "semplici" problemi di ansia, agitazione, stress "emotivo", crisi di pianto, sono necessari determinati psicofarmaci?
Mi spiego meglio: spesso durante delle discussioni, oppure cosi' dal nulla, mi capita di scoppiare a piangere, di piangere per molto tempo, in seguito respiro molto male , mi agito, provo una fortissima nausea , e tremo. A volte (raramente) mi capitano forti capogiri, e dei fortissimi brividi di freddo.
Se dovessi esporre questi sintomi al mio medico di base so già che mi parlerebbe di tavor, valium..... sono terrorizzata da questo tipo di farmaci, e so che alcuni medici hanno l'abitudine di prescriverli con facilità.
E' proprio di questo che ho paura: quindi vi chiedo che tipo di esami dovrei fare per avere la certezza matematica di poterli assumere senza problemi, se si possono assumere solo in caso di necessità (appena sento l'insorgere di questa "crisi") e se c'è qualcosa di alternativo.... valerianta, tiglio, melatonina esclusi (già provati, zero effetti)
Ho bisogno di aiuto, questo tipo di "crisi" (non so nemmeno se posso definirle tali) mi provocano una forte sensazione di disagio, a me e ai miei cari. Confido in una vostra risposta, sicura che sarà delle migliori e la più cordiale, dato che ho già richiesto un consulto e mi sono trovata molto soddisfatta sotto questo punto di vista ! Arrivederci!
secondo voi, per "semplici" problemi di ansia, agitazione, stress "emotivo", crisi di pianto, sono necessari determinati psicofarmaci?
Mi spiego meglio: spesso durante delle discussioni, oppure cosi' dal nulla, mi capita di scoppiare a piangere, di piangere per molto tempo, in seguito respiro molto male , mi agito, provo una fortissima nausea , e tremo. A volte (raramente) mi capitano forti capogiri, e dei fortissimi brividi di freddo.
Se dovessi esporre questi sintomi al mio medico di base so già che mi parlerebbe di tavor, valium..... sono terrorizzata da questo tipo di farmaci, e so che alcuni medici hanno l'abitudine di prescriverli con facilità.
E' proprio di questo che ho paura: quindi vi chiedo che tipo di esami dovrei fare per avere la certezza matematica di poterli assumere senza problemi, se si possono assumere solo in caso di necessità (appena sento l'insorgere di questa "crisi") e se c'è qualcosa di alternativo.... valerianta, tiglio, melatonina esclusi (già provati, zero effetti)
Ho bisogno di aiuto, questo tipo di "crisi" (non so nemmeno se posso definirle tali) mi provocano una forte sensazione di disagio, a me e ai miei cari. Confido in una vostra risposta, sicura che sarà delle migliori e la più cordiale, dato che ho già richiesto un consulto e mi sono trovata molto soddisfatta sotto questo punto di vista ! Arrivederci!
[#1]
Gentile ragazza
Lieto che nel suo consulto precedente abbia trovato soddisfazione.
Tuttavia, i sintomi che descrive qui non bastano per poter dare una risposta esaustiva alla sua domanda, necessariamente deve fare delle visite di persona. Inoltre non esistono esami medici in grado di dire se un certo disturbo può essere curato con i farmaci o meno. L'approccio farmacologico e quello psicoterapeutico (ad esempio) non necessariamente si escludono e possono essere usati singolarmente o abbinati, ma la decisione spetta al professionista che valuta il caso.
Le tisane e sostanze naturali del tipo che menziona difficilmente potranno essere risolutive.
Credo che la prima opzione potrebbe essere una visita psichiatrica, ma se non vuol sentir parlare di farmaci potrebbe interpellare prima uno psicologo o uno psicoterapeuta. Tenga presente però che anche questi ultimi se lo ritenessero necessario potrebbero rinviarla allo psichiatra.
Cordiali saluti
Lieto che nel suo consulto precedente abbia trovato soddisfazione.
Tuttavia, i sintomi che descrive qui non bastano per poter dare una risposta esaustiva alla sua domanda, necessariamente deve fare delle visite di persona. Inoltre non esistono esami medici in grado di dire se un certo disturbo può essere curato con i farmaci o meno. L'approccio farmacologico e quello psicoterapeutico (ad esempio) non necessariamente si escludono e possono essere usati singolarmente o abbinati, ma la decisione spetta al professionista che valuta il caso.
Le tisane e sostanze naturali del tipo che menziona difficilmente potranno essere risolutive.
Credo che la prima opzione potrebbe essere una visita psichiatrica, ma se non vuol sentir parlare di farmaci potrebbe interpellare prima uno psicologo o uno psicoterapeuta. Tenga presente però che anche questi ultimi se lo ritenessero necessario potrebbero rinviarla allo psichiatra.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile ragazza, spesso il terrore degli psicofarmaci è dettato dal fatto che essi siano preceduti appunto dal prefisso PSICO(farmaci) e questo suscita strane fantasie e terrori ingiusitificati. Si ha la credenza che gli psciofarmaci indeboliscano il pensiero, tolgano la volontà, creino dipendenza ecc. In realtà hanno la "semplice" funzione di migliorare il metabolismo di alcune molecole del sistema nervoso. HAnno effetti collaterali esattamente come altri tipi di farmaci che sicuramente le sarà capitato di prendere per altri malanni. Il danno peggiore è che potrebbero non avere gli effetti curativi che ci si aspetta. Se uno psichiatra dovesse ritenerli necessari non c'è motivo di avere alcun timore. Il vero timore dovrebbe esserci nel non prendere le cure prescritte dai medici, poichè questo significherebbe non risolvere i propri problemi di salute, fisica e mentale. Tuttavia cominci con uno psicoterapeuta. Quest'ultimo è sicuramente in grado di comprendere l'esigenza o meno di un invio psichiatrico e/o di darle un aiuto senza l'esigenza dei farmaci.
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Gentile ragazza
credo che per poter sostenere quale tipo di approccio sia più indicato per il suo problema sia necessario fare una valutazione psicologica e psichiatrica.
Infatti i sintomi che lamenta sembra che siano consistenti ed, immagino, invalidanti dunque le consiglio di chiedere un aiuto quanto prima, vedrà che non si pentirà.
Cordialmente
credo che per poter sostenere quale tipo di approccio sia più indicato per il suo problema sia necessario fare una valutazione psicologica e psichiatrica.
Infatti i sintomi che lamenta sembra che siano consistenti ed, immagino, invalidanti dunque le consiglio di chiedere un aiuto quanto prima, vedrà che non si pentirà.
Cordialmente
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#5]
Ex utente
guardi, i miei sintomi nel momento in cui si presentano sono abbastanza fastidiosi, specie nei momenti successivi .... Ad esempio, se ho uno di questi strani "attacchi" alla sera, per tutto il giorno dopo provo un fortissimo senso di stanchezza e torpore.
e poi, secondo me, questa specie di "attacchi" mi prende nei momenti meno opportuni: quando si tratta di fare una discussione con una persona cara, quando si presenta qualche evento anche leggermente negativo. Momenti che potrei risolvere in pochi secondi se non si presentassero questi fortissimi momenti di nervoso.
prenderò in seria considerazione l'ipotesi di fare una valutazione piscologica... indubbiamente non me ne pentirò, al momento si tratta di convincere i miei genitori. Premetto che sono "maggiorenne e vaccinata", ma per loro l'idea dello psicologo, dello psichiatra, crea una sorta di rammarico .... per l'idea che certe cose dovrei essere in grado di superarle da me....
comunque, a parte questo, prenderò in considerazione i vostri preziosi consigli :-) Grazie ancora!
e poi, secondo me, questa specie di "attacchi" mi prende nei momenti meno opportuni: quando si tratta di fare una discussione con una persona cara, quando si presenta qualche evento anche leggermente negativo. Momenti che potrei risolvere in pochi secondi se non si presentassero questi fortissimi momenti di nervoso.
prenderò in seria considerazione l'ipotesi di fare una valutazione piscologica... indubbiamente non me ne pentirò, al momento si tratta di convincere i miei genitori. Premetto che sono "maggiorenne e vaccinata", ma per loro l'idea dello psicologo, dello psichiatra, crea una sorta di rammarico .... per l'idea che certe cose dovrei essere in grado di superarle da me....
comunque, a parte questo, prenderò in considerazione i vostri preziosi consigli :-) Grazie ancora!
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"Premetto che sono "maggiorenne e vaccinata", ma per loro l'idea dello psicologo, dello psichiatra, crea una sorta di rammarico .... per l'idea che certe cose dovrei essere in grado di superarle da me...."
Gentile Utente,
speriamo che almeno tu non concordi con questa visione: i tuoi genitori pensano che anche eventuali problemi dermatologici tu li debba risolvere da sola? oppure cardiologici? E perchè mai un problema psicologico una persona dovrebbe essere in grado di risolverlo da sola?
Il termine "psicofarmaco" fa paura, me ne rendo conto, ma le persone (un po' come per il fai-da-te-psicologico) hanno molti preconcetti errati sulla psichiatria in generale.
Quindi, anche secondo me dovresti sentire il parere di uno psichiatra e di uno psicoterapeuta, indipendentemente dall'ordine.
Gentile Utente,
speriamo che almeno tu non concordi con questa visione: i tuoi genitori pensano che anche eventuali problemi dermatologici tu li debba risolvere da sola? oppure cardiologici? E perchè mai un problema psicologico una persona dovrebbe essere in grado di risolverlo da sola?
Il termine "psicofarmaco" fa paura, me ne rendo conto, ma le persone (un po' come per il fai-da-te-psicologico) hanno molti preconcetti errati sulla psichiatria in generale.
Quindi, anche secondo me dovresti sentire il parere di uno psichiatra e di uno psicoterapeuta, indipendentemente dall'ordine.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.1k visite dal 17/03/2009.
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