Fiducia questa difficile compagna

Buona sera,
Se leggete la mia precedente domanda saprete che ho un doc, la dermatillomania.

Dopo anni e anni, posso dire di tenergli testa.

Insieme ad uno psicologo ho testato che il sesso su di me ha conseguenze importanti.

Se mi masturbo il mio doc peggiora, se ho un rapporto disteso con il mio compagno con almeno un paio di rapporti a settimana migliora.

Al momento lavorando su questi direi di aver "ridotto le ferite di guerra" dell'85%.
Sono felice.
Quest'anno a settembre mi sposo.

Vorrei migliorare ancora.
Ho problemi di fiducia nei confronti del mio compagno che non mi fanno guarire al 100% dal mio doc.

Lui è una persona molto estroversa con le donne e a me questo crea ansia anche se magari la persona in questione la trovo meno interessante di me.
Come posso mettere un freno anche a queste sensazioni spiacevoli?
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Dr. Alessio Congiu Psicologo, Psicoterapeuta 83 6
Gentile utente,

malgrado l'indicazione che in questo caso ritengo più utile sia quella di demandare tale quesito al terapeuta dal quale è tutt'ora seguita, volendo provare a rispondere al suo quesito, si potrebbe affermare che il ridursi dei pensieri ossessivi di infedeltà del suo compagno sia più che altro un problema di accettazione di una normale condizione di dubbio. Chi infatti potrebbe essere assolutamente certo che il proprio partner non si stia frequentando con altre persone?

Detto diversamente, più che concentrarsi sul singolo pensiero ossessivo relativo alla temuta infedeltà del suo compagno, potrebbe essere più utile imparare a tollerare il dubbio che i suoi timori possano essere ben fondati.

Ciò non comporta né che tali pensieri stiano esprimendo una verità di fondo, né tanto meno che risultino assolutamente infondati. Piuttosto, significa riconoscere che un pensiero è soltanto un pensiero, e che non è possibile arrivare ad acquisire una certezza del 100% che i propri dubbi siano infondati.

Ciò presuppone dunque il valutare attentamente assieme al terapeuta dal quale è seguita i motivi che attualmente le starebbero impedendo di accettare il rischio teorico che il suo compagno possa tradirla (es., senso di colpa all'idea che l'eventuale tradimento possa essere giustificato dalle sue difficoltà psicologiche?)

Per approfondire la tematica del DOC, le allego di seguito un articolo da me redatto su questo portale, che spiega diversi meccanismi che potrebbe essere per lei utile conoscere al fine di gestire meglio i pensieri ossessivi.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2508-brutti-pensieri-e-strane-manie-il-disturbo-ossessivo-compulsivo.html

Nell'augurarle di riuscire quanto prima a raggiungere una condizione di maggiore benessere, la saluto cordialmente

Dr. Alessio Congiu

Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
T. +39 345 465 8419
alessio.congiu@hotmail.it
alessiocongiupsicologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno, grazie della risposta,
Sono una persona emotiva ma razionale, ho letto molto sul doc.
Non credo che nel mio caso si tratti di "non accettazione del dubbio" perché potrebbe causarmi se si di colpa a causa della mia difficoltà con il doc.
Se la mia relazione finisse perché lui non si dovesse sentire in grado di convivere con me ed il mio doc non mi sentirei in colpa, io non mi sento in colpa di avere il doc, perché so che non dipende da me, non è una mia scelta.
Credo piuttosto "a pelle" di aver difficoltà a guarire completamente perché se dovessi esser lasciata almeno avrei "un motivo valido"... Non riesco (credo) di accettare l'idea di poter essere tradita e/o lasciata per un semplice impulso sessuale. Questo credo derivi dal fatto che io per prima da ragazzina mi son comportata così, ho però avuto un'evoluzione/crescita personale ed ho imparato a dare valore ai rapporti, ad esserne grata. Vorrei capire come poter accettare emotivamente (gestendo così le orrende sensazioni di ansia che sento) che qualcuno possa ferirmi non perché io non sia ciò che vuole "tutti i giorni" ma perché non sia ancora in grado di gestire gli impulsi "animali" che ci sono in ognuno di noi.
Ho paura (e quindi ansia) di essere tradita per stupidità, se dovesse succedere il solo motivo per cui mi sentirei in colpa sarebbe quello che mi sentirei una stupida ad aver perso tempo con qualcuno che credevo erroneamente portato a dar valore alla crescita personale
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Dr. Alessio Congiu Psicologo, Psicoterapeuta 83 6
Gentile utente,

prendo atto della sua risposta; ci permette di escludere l'ipotesi sopra avanzata.

Come giustamente sottolinea, sarebbe utile approfondire il motivo per il quale attualmente le riuscirebbe difficile accettare l'idea che il suo compagno possa ferirla a seguito della difficoltà di quest'ultimo di gestire eventuali impulsi sessuali verso un'altra donna.

Ad esempio, valutando se sia realmente possibile prevenire tale possibilità, o se invece tale evento non sia completamente sotto il nostro controllo (es., cambiamento del suo compagno), questo al fine di ridurre il possibile giudizio negativo che lei potrebbe attribuire a stessa ("Mi sentirei una stupida") per aver investito tempo ed emozioni in una relazione non andata a buon fine.
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Utente
Utente
Grazie per la nuova risposta,
Vorrei appunto prevenire questa situazione.
Il mio compagno è una persona che con fatica apprezza le piccole cose, incline alla noia oserei dire.
L unica relazione importante prima della mia che ha avuto l ha terminata con un tradimento per noia, poi ha solo avuto relazioni brevi.
È una persona in cui vedo aspetti molto positivi altrimenti non ci sarei insieme, l'unica cosa che appunto mi turba è il suo ego, la necessità di esser al centro dell'attenzione (lo vedo perché quando è da solo con me è in un modo, quando siamo in compagnia fa di tutto per fare "il maschio alfa" della situazione).
La madre ha lasciato la famiglia quando era piccolo e credo che fatichi ad investire nel "per sempre" (anche se mi ha chiesto di sposarlo) per questo motivo.
Vorrei comprendere quali tasti premere per mantenere la sua attenzione su di me, per lo meno nella maggior parte del tempo, o per lo meno tanto da darmi quel valore che non lo porti distrattamente altrove