Blocco emotivo
vi descrivo a grandi linee il mio caso: ho quasi 30 anni ormai, ho sofferto di depressione medio-grave arrotondando dagli 11 ai 26 anni ( 16 anni), con la fase più acuta dai 21 ai 24 (4 anni).Ho iniziato a curarmi seriamente dai 23 anni con una psicoterapia junghiana della durata di 3 anni e, visto che non era bastato, con una terapia farmacologica della durata di 1 anno circa. Rispetto a quando ho iniziato a curarmi seriamente, 6 anni fa, in seguito a grandi sforzi, non sono più totalmente isolato e disperato, ma sono socievole e un po' più tranquillo, tuttavia la mia situazione emotiva è bloccata ad una fase pre-adolescenziale, infatti, con gli altri in generale anche se mi apro, non mi sento completamente libero e me stesso, e specialmente con l'altro sesso sono ancora vergine ed ogni più piccola sconferma mi fa sprofondare quella poca autostima che ho, non riuscendo così a raggiungere relazioni intime,ma rimanendo sempre a relazioni di "conoscente", non solo, ma vedo che col passare del tempo il mio desiderio di vivere una vita normale,avere degli amici e una compagna, avere dei rapporti sessuali ecc.. invece che aumentare diminuiscono e ciò mi spaventa molto.
Da quanto detto vi chiedo se ho sbagliato terapia e quali mezzi, possibilità, altre terapie posso provare per risolvere questo problema. Sono ancora in tempo o varcati i 30 anni è troppo tardi (dato che mi sembra di essere rimasto l'unico con tali problemi a quest'età), c'è ancora speranza ? Vi ringrazio anticipatamente, sperando.
Se attualmente non segui un programma terapeutico un approccio più diretto sulla soluzione del tuo stato potrebbe esserti di aiuto. Un terapeuta strategico, cognitivo-comportamentale o sistemico-relazionale potrebbero fare al caso tuo.
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Dalle sue parole mi sembra che il suo problema di autostima sia da attribuire soprattutto alla sua mancanza d'esperienza in tema di donne. Mi sbaglio?
Se è così, oltre al percorso terapeutico vero e proprio che ha fatto e che l'ha aiutata in passato, potrebbe essere indicato anche un intervento più mirato per aiutarla ora ad acquisire le capacità relazionali che ancora le mancano, per inserirsi meglio socialmente. Non è risaputo, ma uno dei compiti dello psicologo è anche questo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Gentile Utente,
probabilmente il disturbo dell'umore avuto in passato l'ha come "congelata" a quell'età, non permettendole di arrivare a certe esperienze relazionali con facilità (può leggere questo articolo sulla depressione https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/ )
Il fatto di avere affrontato per anni una psicoterapia può solo facilitarla nel caso in cui decida di ricominciare a lavorare su di sè (cosa che onestamente mi sento di consigliarle). Il tipo di psicoterapia dipende anche dal suo passato: se si è trovato bene con la terapia junghiana in passato non vedo perchè cambiare
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