Ansia di perdere i legami con la famiglia di origine

Soffro di ansia patologica.

Sono uno come tanti che non vive nel suo paesello di origine per lavorare senza grandi soddisfazioni in una grande città...
I miei sono separati da sempre direi, percui pensare che mia mamma diventi anziana mi mette ansia e non essere nella sua routine idem... forse ho più paura io di essere da solo che lasciare lei da sola.
Non lo so... in ogni caso la nostalgia per il mio paese, che poi raggiungo nei Week end, è enorme, è come se stessi rinnegando me stesso, come se tradissi me stesso... Non so...se farò mai pace con questo... ho studiato via, percui vivo via da 18 anni, ma è sempre stata una lacerazione per me...
A volte penso di rientrare, certo dovrei reinventarsi un lavoro non è semplice... a volte non so cosa ho.
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Dr.ssa Paola Dordoni Psicologo, Psicoterapeuta 112 7
Gentile utente,

quello che descrive sembra assomigliare a un generale stato di insoddisfazione. Se lei avesse una bacchetta magica cosa farebbe? Quali sono le cose o le persone importanti per lei e per la sua vita? Cosa la farebbe stare meglio?
Può capitare a tutti ad un certo punto della vita di rendersi conto che c'è la necessità di una "virata" in direzione di qualcosa che è più importante e che ci porti verso i nostri valori. Forse è arrivato il suo momento... e questo stato è il mezzo attraverso cui se ne sta accorgendo.

Cordialmente,
Dr.ssa Paola Dordoni

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Utente
Utente
Grazie per il consulto.
Purtroppo a volte sono confuso o addirittura mi viene da piangere.
..se avessi la bacchetta magica? Bo forse chiederei poco un lavoretto poco impegnativo nel paese, rapporti familiari vicini, e più tempo per gli altri e per me....

Ma poi nel concreto? Non lo so..quale lavoro poco impegnativo che possa mantenerti è indeterminato è fattibile in un paese??? E se davvero esistesse poi starei bene, o forse ora, idealizzo un ritorno alle origini perché vivo il paese nei momenti di ferie, nei miei momenti liberi o anche per una profonda nostalgia.
Inoltre la triste sensazione di fare un torto enorme a un genitore a vivere a distanza, anche questo nasconde un mio bisogno forse? Di non riuscire a rompere il cordone ombelicale o nasconde un mio semplice e sano desiderio di essere presente?

Non lo so, i fattori di ansia di cui sono soggetto non aiutano... solo che è come se fossi intrappolato in una Non scelta.
Faccio fatica a trovare un percorso curativo adatto a me. Sono 8 anni che stempera l ansia con farmaci, per un anno ho fatto psicoterapia con appuntamento 1 g a settimana, non credo sia servita e ho lasciato 2 mensilità... insomma sono in difficoltà.
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Utente
Utente
Gentile dottoressa,
Credo anche io di aver bisogno un inversione di marcia. Ho discostato da ciò che sono e ciò che voglio
...
Al di là di cosa ricostruire e difficile lasciare il proprio stato. Come giustificare un inversione di rotta a tutti? Dal lavoro? Sarebbe come dire in questi anni ho buttato via tutto, come comunicarlo in maniera soffice e come viverlo in modo meno traumatico?
Come potrei farmi aiutare per questo passaggio che non riesco a compiere da solo?
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