Perché non ho più voglia di fare nulla

La mattina non ho voglia di alzarmi per andare a scuola, non ho voglia di studiare e quando inizio qualcosa lascio sempre tutto a metà e poi mi riduco all'ultimo nel terminare.
Vorrei iniziare a fare qualche sport ma la mia voglia di fare me lo impedisce, sopratutto me lo impedisce il non andare bene a scuola e quindi ritrovarmi a recuperare materie in cui so benissimo di poter avere la sufficienza.
I rapporti di amicizia che ho ora vanno bene ma non mi trovo bene in famiglia, e in amore non sono un gran che.
Deludo sempre mia madre, quando lei per me si sacrifica e mi da tutto c'ho che voglio, mentre io non sono capace nemmeno una volta a darle la soddisfazione di avere una figlia con voglia di fare e concludere qualcosa.
Io sono stata sempre una persona tranquilla e che non dava peso alle cose che mi si dicevano (come i rimproveri) ma ultimamente non riesco a non pensare prima di dormire o durante la mattina o in qualsiasi altro minuto di non essere una fallita
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Dr.ssa Rita Imbrescia Psicoterapeuta, Psicologo 5
Buongiorno a lei,
leggendo quello che scrive ho immaginato che questo periodo della sua vita fosse delicato. Fidandomi di questo le rispondo partendo da ciò che mi colpisce di quanto descrive. Una frase su tutte risalta ed è quella in cui dice "non riesco a non pensare prima di dormire o durante la mattina o in qualsiasi altro minuto di non essere una fallita", come figlia, come studentessa e come ragazza nei rapporti di amore. Credo che questa frase racchiuda tutta la delusione che sente in questo periodo della sua vita, una delusione che sembra avvolgere più aree della sua vita e allo stesso tempo sembra attaccarsi prepotentemente alla relazione con sua madre, come fosse una gelatina in cui rimane appiccicata la sua voglia di fare ( lei stessa dice "non sono capace nemmeno una volta a darle la soddisfazione di avere una figlia con voglia di fare e concludere qualcosa"). Sarebbe molto utile, secondo il mio modo di lavorare, andare a guardare cosa le impedisce di nutrire il suo desiderio di soddisfazione per fare sì che la sua voglia di fare torni a circolare, anziché bloccarsi annebbiando la stima che ha di sé.

Dr.ssa Imbrescia Rita, Psicologa e Psicoterapeuta della Gestalt
www.ritaimbresciapsicologa.altervista.org

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Dr. Marco Forti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 11 1
Buongiorno,
dalla sua mail risaltano soprattutto temi, vissuti d'inadeguatezza e fallimento che fanno ipotizzare uno stato emotivo pregiudicato in senso tanto ansioso che demotivazionale.
Al fine di gestire e migliorare tale condizione è necessario comprendere al meglio motivi, cause e aspetti interiori che hanno potuto condurre allo stato di malessere odierno.
Un approfondimento in sede terapeutica va in questo senso, come inizio di un lavoro di comprensione e superamento dello stato problematico attuale.
Dott. Marco Forti
www.psicologosanbenedettodeltronto.it

Dr. Marco Forti
Psicologo - Psicoterapeuta - Sessuologo - Esperto in EMDR