Come ritrovare un equilibrio interiore?
Buonasera.
È da un po' che penso di aver perso totalmente il "controllo" di me stessa.
Cercherò quindi di riassumere ciò che negli ultimi 15 anni possa essere stata la causa di ciò.
Tutto è iniziato quando mio padre si è messo a lavorare in proprio.
Debiti, problemi, stress e ansia per tutto.
Nel mentre io passavo nell' adolescenza e da lì in poi il rapporto con mio padre si è totalmente rovinato.
È diventato molto rigido, eccessivamente geloso, spesso violento e non mancavano momenti di urla bestemmie e parolacce.
Ora come ora per evitare di litigare evitiamo di parlare.
Mia madre, l'unica che ho sempre reputato la mia "ancora di salvezza", di fronte a mille difficoltà e litigi, ha iniziato a bere arrivando ad essere ubriaca quasi ogni sera.
In più (proprio stasera) ho scoperto che ha anche un amante e non so che fare.
Mi sono sempre ripetuta di essere forte, di farcela, di ignorare tutto ma sento come se nel corso del tempo iniziassi a chiudermi troppo in me stessa per farmi forza.
Ho difficoltà a esternare le mie emozioni soprattutto se sto male.
Ho due amiche femmine e il resto ho solo amici maschi e nonostante ciò sono anni che non riesco ad avere una relazione stabile con qualcuno.
Vorrei trovare qualcuno di cui innamorarmi, qualcuno che mi faccia dimenticare tutto il marasma che mi circonda ma è come se quando uscissi con qualcuno mi paralizzassi.
Non mi vengono più le parole, non so che dire, sono in imbarazzo e 9 volte su 10 mando tutto all'aria.
Può essere legato con tutto questo?
Come è possibile che abbia questa "paralisi"?
Perché nonostante sia il mio più grande desiderio trovare qualcuno, non ci riesco?
Vorrei anche andare da una psicologa ma, non potendocela permettere, mio padre mi ha proposto di andare da una sua amica.
È una cattiva idea?
Potrebbe influenzare la terapia?
È da un po' che penso di aver perso totalmente il "controllo" di me stessa.
Cercherò quindi di riassumere ciò che negli ultimi 15 anni possa essere stata la causa di ciò.
Tutto è iniziato quando mio padre si è messo a lavorare in proprio.
Debiti, problemi, stress e ansia per tutto.
Nel mentre io passavo nell' adolescenza e da lì in poi il rapporto con mio padre si è totalmente rovinato.
È diventato molto rigido, eccessivamente geloso, spesso violento e non mancavano momenti di urla bestemmie e parolacce.
Ora come ora per evitare di litigare evitiamo di parlare.
Mia madre, l'unica che ho sempre reputato la mia "ancora di salvezza", di fronte a mille difficoltà e litigi, ha iniziato a bere arrivando ad essere ubriaca quasi ogni sera.
In più (proprio stasera) ho scoperto che ha anche un amante e non so che fare.
Mi sono sempre ripetuta di essere forte, di farcela, di ignorare tutto ma sento come se nel corso del tempo iniziassi a chiudermi troppo in me stessa per farmi forza.
Ho difficoltà a esternare le mie emozioni soprattutto se sto male.
Ho due amiche femmine e il resto ho solo amici maschi e nonostante ciò sono anni che non riesco ad avere una relazione stabile con qualcuno.
Vorrei trovare qualcuno di cui innamorarmi, qualcuno che mi faccia dimenticare tutto il marasma che mi circonda ma è come se quando uscissi con qualcuno mi paralizzassi.
Non mi vengono più le parole, non so che dire, sono in imbarazzo e 9 volte su 10 mando tutto all'aria.
Può essere legato con tutto questo?
Come è possibile che abbia questa "paralisi"?
Perché nonostante sia il mio più grande desiderio trovare qualcuno, non ci riesco?
Vorrei anche andare da una psicologa ma, non potendocela permettere, mio padre mi ha proposto di andare da una sua amica.
È una cattiva idea?
Potrebbe influenzare la terapia?
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Lo psicologo non può chiedere altro che il suo onorario e non deve avere o aver avuto relazioni significative di tipo personale con il suo cliente/paziente.
Penso comunque che la scelta della psicologa spetti a lei perchè se la scelta è forzata o condizionata facilmente non porta risultati apprezzabili. Un rapporto di fiducia o almeno una certa disponibilità nei confronti del professionista è indispensabile.
Detto ciò mi sembra plausibile che una situazione familiare difficile, come quella descritta possa influenzare le sue relazioni interpersonali ed in particolare quelle sentimentali. Tenga presente che le figure genitoriali sono cruciali per lo sviluppo socio-affettivo, ivi comprese le relazioni di coppia.
Spesso pertanto lo psicologo si trova a dover migliorare i rapporti genitoriali al fine di migliorare una relazione eterosessuale.
E spesso più della realtà in sé, è importante il modo di percepirla da parte dell'individuo. Una delle funzioni dello psicologo psicoterapeuta consiste proprio nel facilitare una modificazione migliorativa della percezione della realtà.
cordiali saluti
Penso comunque che la scelta della psicologa spetti a lei perchè se la scelta è forzata o condizionata facilmente non porta risultati apprezzabili. Un rapporto di fiducia o almeno una certa disponibilità nei confronti del professionista è indispensabile.
Detto ciò mi sembra plausibile che una situazione familiare difficile, come quella descritta possa influenzare le sue relazioni interpersonali ed in particolare quelle sentimentali. Tenga presente che le figure genitoriali sono cruciali per lo sviluppo socio-affettivo, ivi comprese le relazioni di coppia.
Spesso pertanto lo psicologo si trova a dover migliorare i rapporti genitoriali al fine di migliorare una relazione eterosessuale.
E spesso più della realtà in sé, è importante il modo di percepirla da parte dell'individuo. Una delle funzioni dello psicologo psicoterapeuta consiste proprio nel facilitare una modificazione migliorativa della percezione della realtà.
cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 24/01/2020.
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