Psicologia infantile bambina 12 mesi

Salve, ho una bambina di 12 mesi che frequenta il nido da circa 3 mesi. Fino ad oggi non c'è stato mai nessun problema, è sempre stata accompagnata da mia moglie e si è sempre staccata serenamente.
Oggi è stata accompagnata dai nonni materni e, per la prima volta, è scoppiata a piangere rifiutando di essere lasciata e cercando in tutti i modi il nonno.
Oltretutto cerca il nonno come nessun altra persona, si getta tra le sue braccia cercandolo anche quando sta con me ( padre ) o addirittura con la madre. Non fa cosi' con gli altri nonni o con la nonna materna. Lo cerca in modo esclusivo e vuole stare quasi esclusivamente con lui.
Questi nonni vivono a distanza, ci vediamo ogni 1-2 mesi ma quando accade viviamo assieme per 7-15 giorni. Durante questi periodo il nonno vive il rapporto con mia figlia quasi in modo morboso, la toglie di mano dagli altri, la cerca ogni istante, dicendo che "deve fare il pieno" fino alla volta successiva.
Ovviamente io come padre e mia moglie come madre educhiamo la bambina, mentre lui fa "il nonno" quindi coccolandola e basta.
Può essere che la bambina lo riconosca come "porto sicuro", ovvero percepisca che stando con lui non verrà mai sgridata, le verrà concesso tutto ecc..?
E' necessario cambiare qualcosa in noi o nel comportamento del nonno?
Non vorremmo che così facendo la bambina soffrisse troppo i distacchi o diventasse troppo dipendende dal nonno, che riteniamo debba pur sempre avere un ruolo non così fondamentale.
Anche a livello psicologico, come genitori, vedere che nostra figlia vuole stare solo con nonno e ci rifiuta, ci fa stare male.

Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentilie utente, i rapporti morbosi tra nonni e nipoti rappresentano dei classici e spesso si risolvono senza alcun intervento. Tuttavia vi sono alcune dinamiche che potrebbero dar vita a comportamenti disfunzionali. Non è possibile da questa sede dare consigli su cosa andrebbe cambiato senza conoscere a fondo la famiglia. Ma possiamo certo consigliare una consulenza di mediazione famigliare con la possiblità di coinvolgere anche i nonni affinchè si possano trovare le migliori strategie famigliari per un rapporto più funzionale.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
a parte qualche pianto, mi sembra di capire che la bimba sia perfettamente in salute, per cui credo che possiate stare tranquilli.

I problemi legati alle dinamiche familiari solitamente vengono affrontati, appunto, in famiglia, attraverso la comunicazione. Provate, prima di rivolgervi agli specialisti, ad affrontarlo da soli: lei può iniziare parlandone con sua moglie, visto che se ho capito bene il problema è legato al nonno materno.

In questi casi il vostro buon senso genitoriale potrà guidarvi meglio di qualunque specialista.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
Mi pare che lei descriva bene la situazione - peraltro classica, dato che da sempre i nonni "rovinano" bonariamente l'educazione impartita dai genitori ai figli.

Anch'io credo che potrete risovere il problema facendo più affidamento sul buon senso. Ma se non doveste riuscirci da soli potete sempre rivolgervi a un aiuto professionale.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com