Non provo emozione nel rapporto sessuale
Buongiorno,
Vi scrivo per un problema che mi sta dando parecchio fastidio...sono passati un po’ di mesi, è tempo fa ebbi un problema di erezione durante un rapporto con la mia fidanzata, con cui vivo una relazione tranquilla e stabile da 8 anni.
Purtroppo ho sempre avuto paura che la storia un giorno potesse finire, non abbiamo mai avuto grossi litigi e da sempre abbiamo vissuto vedendoci in pratica tutti i giorni.
Dopo la défaillance ho sempre avuto paura del rapporto sessuale, avendo pensato che magari non riuscivo più a fare l’amore con lei come prima, ed in effetti è così.
Non riesco ad essere tranquillo in quella situazione, spesso soffro di attacchi di panico, sono anche caduto in un periodo depressivo con sintomi ansiosi ogni giorno.
Il sesso non va bene, nel senso che lei è molto presa, io sono impaurito...ho sempre avuto una grandissima fame di sesso, sono giovane e ho 26 anni...da quel momento non ho più visto il sesso come una cosa bella, e quando lo faccio a livello emozionale non provo nulla, ho quasi pensato che non mi piacessero più le donne...inoltre l’erezione c’è, ma non è mai troppo forte, lo sento che è diverso...e non riesco più a godermi il momento come prima, dalla via che ho paura di riavere una nuova défaillance.
Mi sento completamente vuoto dentro quando faccio sesso, e provo dopo l’eiaculazione rabbia, nervoso...sono sparite anche le fantasie sessuali... mi fa malissimo sentirmi così, ho paura di rovinare un rapporto meraviglioso, mi sentivo come se fossimo già una famiglia...ora mi sento completamente vuoto...faccio psicoterapia...è saltato fuori che sono in un periodo di depressione, con lo spettro ossessivo compulsivo, e mi ha diagnosticato l’ansia dell’abbandono...ma dopo tre mesi ancora non vedo molti miglioramenti e vorrei che tutto tornasse come prima se non meglio, ma non so come fare...volevo chiedervi consiglio in merito, se vista la mia situazione può essere normale non provare emozioni in campo sessuale (difficilmente provo gioia durante il giorno, spesso sono triste e non ho voglia di fare nulla).
Grazie di eventuali risposte
Vi scrivo per un problema che mi sta dando parecchio fastidio...sono passati un po’ di mesi, è tempo fa ebbi un problema di erezione durante un rapporto con la mia fidanzata, con cui vivo una relazione tranquilla e stabile da 8 anni.
Purtroppo ho sempre avuto paura che la storia un giorno potesse finire, non abbiamo mai avuto grossi litigi e da sempre abbiamo vissuto vedendoci in pratica tutti i giorni.
Dopo la défaillance ho sempre avuto paura del rapporto sessuale, avendo pensato che magari non riuscivo più a fare l’amore con lei come prima, ed in effetti è così.
Non riesco ad essere tranquillo in quella situazione, spesso soffro di attacchi di panico, sono anche caduto in un periodo depressivo con sintomi ansiosi ogni giorno.
Il sesso non va bene, nel senso che lei è molto presa, io sono impaurito...ho sempre avuto una grandissima fame di sesso, sono giovane e ho 26 anni...da quel momento non ho più visto il sesso come una cosa bella, e quando lo faccio a livello emozionale non provo nulla, ho quasi pensato che non mi piacessero più le donne...inoltre l’erezione c’è, ma non è mai troppo forte, lo sento che è diverso...e non riesco più a godermi il momento come prima, dalla via che ho paura di riavere una nuova défaillance.
Mi sento completamente vuoto dentro quando faccio sesso, e provo dopo l’eiaculazione rabbia, nervoso...sono sparite anche le fantasie sessuali... mi fa malissimo sentirmi così, ho paura di rovinare un rapporto meraviglioso, mi sentivo come se fossimo già una famiglia...ora mi sento completamente vuoto...faccio psicoterapia...è saltato fuori che sono in un periodo di depressione, con lo spettro ossessivo compulsivo, e mi ha diagnosticato l’ansia dell’abbandono...ma dopo tre mesi ancora non vedo molti miglioramenti e vorrei che tutto tornasse come prima se non meglio, ma non so come fare...volevo chiedervi consiglio in merito, se vista la mia situazione può essere normale non provare emozioni in campo sessuale (difficilmente provo gioia durante il giorno, spesso sono triste e non ho voglia di fare nulla).
Grazie di eventuali risposte
[#1]
Gentile utente,
mi fa piacere che lei si sia già rivolto ad un collega e credo che 3 mesi siano il tempo utile per una valutazione iniziale e per l'instaurarsi di una relazione adeguata... quindi si dia tempo!
Detto ciò, mi pare di capire che ci sia stato un trigger, e che in seguito a questo si sia instaurata sia una certa ansia anticipatoria sia si siano definiti dei fattori di mantenimento del problema. Non posso entrare nel merito del disturbo depressivo che il collega ha diagnosticato, ma mi pare di capire che la sfera sessuale conti molto e che, non vivendola bene, questo può "appesantire" ulteriormente il suo umore.
Se fossi in lei proverei a dedicarmi a questo con il collega, lavorando per vivere al meglio il rapporto sessuale. Sono convinta che quando tornerà a godersi il momento inizierà anche a stare meglio.
mi fa piacere che lei si sia già rivolto ad un collega e credo che 3 mesi siano il tempo utile per una valutazione iniziale e per l'instaurarsi di una relazione adeguata... quindi si dia tempo!
Detto ciò, mi pare di capire che ci sia stato un trigger, e che in seguito a questo si sia instaurata sia una certa ansia anticipatoria sia si siano definiti dei fattori di mantenimento del problema. Non posso entrare nel merito del disturbo depressivo che il collega ha diagnosticato, ma mi pare di capire che la sfera sessuale conti molto e che, non vivendola bene, questo può "appesantire" ulteriormente il suo umore.
Se fossi in lei proverei a dedicarmi a questo con il collega, lavorando per vivere al meglio il rapporto sessuale. Sono convinta che quando tornerà a godersi il momento inizierà anche a stare meglio.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Dordoni
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.8k visite dal 22/01/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?