Esaurimento?
Egrgi dottori,
ho 27 anni,da alcuni anni non riesco a portare avanti gli studi universitari alternado periodi in cui non riesco minimamente a trovare forza di concentrazione,ad altri in cui stentatamente riesco a fare qualcosa,le sedute di esame sono poi sempre un trauma, spesso non riesco ad affrontarle e scappo via.
Non è sempre stato così:la mia carriera scolastica era molto brillante.In tale situazione i miei familiari si mostarno molto ostili nei miei confronti ed usando di frequente espressioni del tipo "abbiamo puntato sul cavallo zoppo" e dandomi del "crapulone".Ma in verità io non mi diverto affatto,anche le mie relazioni interpersonali si stanno sfilacciando,faccio sempre piu fatica a stare dietro ai miei amici e a volte mi impongo di uscire per la paura di restare solo e non riuscire piu ad inserirmi.Avevo una relazione che durava da due anni con una persona di 6 anni piu giovane di me,ma 8 mesi fa l'ho troncata,non so neanche bene perchè,credo perchè mi pesasse la sua eccessiva dipendenza da me ,che non sono ingrado neppure di badare a me stesso a quanto pare.Nonostante ciò 3 mesi fa ho tentato di intrecciare una relazione con una coetanea,ma non è stato che un tentativo andato a male.L'esito negativo della faccenda non mi ha portato una dolore acuto,come di solito mi capitava in questi casi,ma una certa tristezza insistente e costante,che mi accompagna tutto il giorno e che ormai mi pare slegata dalla causa che l'ha generata,e stronca ancora di piu ogni mia voglia di fare alcunchè,percui,sostanzialmente, sto passando i giorni facendo nulla o facendo finta di fare qualcosa, mentre l'insonnia di cui ho sempre sofferto sporadicamente si è fatta piu insistente.
Questa volta anche mia madre pare essersi resa conto del peggioramento del mio comportamento, ed è convinta che io abbia un esaurimento e insite per portarmi da un neurologo.
Io mi sento molto confuso: ho un qulche tipo di affezione? sono solo una persona indolente che cerca alibi con se stessa per non fare niente?Non so,non so neppure se le parole che ho usato rendano bene il mio stato di disagio e prostrazione,spero di si.
In ogni modo visto che mia madre è decisa a portarmi da uno specialista,vorrei sapere se secondo voi è il caso o meno,e, se si,se va bene uno neurologo od un'altro specialista magari indicandomene uno che si trova nella mia zona.
Grazie
ho 27 anni,da alcuni anni non riesco a portare avanti gli studi universitari alternado periodi in cui non riesco minimamente a trovare forza di concentrazione,ad altri in cui stentatamente riesco a fare qualcosa,le sedute di esame sono poi sempre un trauma, spesso non riesco ad affrontarle e scappo via.
Non è sempre stato così:la mia carriera scolastica era molto brillante.In tale situazione i miei familiari si mostarno molto ostili nei miei confronti ed usando di frequente espressioni del tipo "abbiamo puntato sul cavallo zoppo" e dandomi del "crapulone".Ma in verità io non mi diverto affatto,anche le mie relazioni interpersonali si stanno sfilacciando,faccio sempre piu fatica a stare dietro ai miei amici e a volte mi impongo di uscire per la paura di restare solo e non riuscire piu ad inserirmi.Avevo una relazione che durava da due anni con una persona di 6 anni piu giovane di me,ma 8 mesi fa l'ho troncata,non so neanche bene perchè,credo perchè mi pesasse la sua eccessiva dipendenza da me ,che non sono ingrado neppure di badare a me stesso a quanto pare.Nonostante ciò 3 mesi fa ho tentato di intrecciare una relazione con una coetanea,ma non è stato che un tentativo andato a male.L'esito negativo della faccenda non mi ha portato una dolore acuto,come di solito mi capitava in questi casi,ma una certa tristezza insistente e costante,che mi accompagna tutto il giorno e che ormai mi pare slegata dalla causa che l'ha generata,e stronca ancora di piu ogni mia voglia di fare alcunchè,percui,sostanzialmente, sto passando i giorni facendo nulla o facendo finta di fare qualcosa, mentre l'insonnia di cui ho sempre sofferto sporadicamente si è fatta piu insistente.
Questa volta anche mia madre pare essersi resa conto del peggioramento del mio comportamento, ed è convinta che io abbia un esaurimento e insite per portarmi da un neurologo.
Io mi sento molto confuso: ho un qulche tipo di affezione? sono solo una persona indolente che cerca alibi con se stessa per non fare niente?Non so,non so neppure se le parole che ho usato rendano bene il mio stato di disagio e prostrazione,spero di si.
In ogni modo visto che mia madre è decisa a portarmi da uno specialista,vorrei sapere se secondo voi è il caso o meno,e, se si,se va bene uno neurologo od un'altro specialista magari indicandomene uno che si trova nella mia zona.
Grazie
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Gentile utente, l'idea di andare da uno specilista non guasterebbe affatto, anzi. Da come racconta le cose sembra che possa trattarsi di una forma di depressione anche se sarà appunto lo specialista a fare la diagnosi. Il termine esaurimento è una etichetta generica e priva di significato. Tuttavia non credo che il neurologo sia la figura più indicata. Uno psichiatra o uno psicoterapeuta farebbero più al caso suo.
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
essendo questa "tristezza" un sintomo che ti accompagna da qualche mese forse è proprio il caso di approfondire la diagnosi: per questo ti consiglio una consulenza psichiatrica.
E' tipico dei disturbi dell'umore creare un disagio alla persona da un punto di vista sociale e lavorativo: infatti con gli altri da un po' tempo non ti senti a tuo agio, ti sforzi quando devi uscire; inoltre dal punto di vista lavorativo (studio) sembra tutto molto faticoso ed in salita.
Io ti consiglio di associare alla consulenza psichiatrica quella con uno psicoterapeuta: credo sia per te giunto il momento di fare chiarezza sugli aspetti dolorosi della tua vita.
Prova anche a leggerti questo articolo sulla depressione https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Non mollare, mi raccomando!
essendo questa "tristezza" un sintomo che ti accompagna da qualche mese forse è proprio il caso di approfondire la diagnosi: per questo ti consiglio una consulenza psichiatrica.
E' tipico dei disturbi dell'umore creare un disagio alla persona da un punto di vista sociale e lavorativo: infatti con gli altri da un po' tempo non ti senti a tuo agio, ti sforzi quando devi uscire; inoltre dal punto di vista lavorativo (studio) sembra tutto molto faticoso ed in salita.
Io ti consiglio di associare alla consulenza psichiatrica quella con uno psicoterapeuta: credo sia per te giunto il momento di fare chiarezza sugli aspetti dolorosi della tua vita.
Prova anche a leggerti questo articolo sulla depressione https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Non mollare, mi raccomando!
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#3]
Ex utente
Davvero grazie per le vostre repentine risposte,
credo di dover fare dunque una visita psichiatrica,ma ora mi trovo col problema di dover capire a chi rivolgermi e non so su che basi scegliere,anche perchè pare che sarà una faccenda che dovrò sbrigare da solo.
E' opportuno rivolgersi in prima istanza ad un centro di igiene mentale?o nella mia regione ci sono strutture piu idonee o specialisti qualificati che potete indicarmi?
Spero di non aver chiesto troppo.
Grazie mille
credo di dover fare dunque una visita psichiatrica,ma ora mi trovo col problema di dover capire a chi rivolgermi e non so su che basi scegliere,anche perchè pare che sarà una faccenda che dovrò sbrigare da solo.
E' opportuno rivolgersi in prima istanza ad un centro di igiene mentale?o nella mia regione ci sono strutture piu idonee o specialisti qualificati che potete indicarmi?
Spero di non aver chiesto troppo.
Grazie mille
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Prova a mandare una mail al Dottor Ruggiero https://www.medicitalia.it/francescosaverioruggiero/ che lavora nella tua zona
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 16/03/2009.
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