Omosessuale o bisessuale
Salve!
Sono una ragazza di quasi 19 anni. Circa due anni fa, all’età di 16, ho finalmente ammesso a me stessa di essere omosessuale. Ricordo il periodo precedente alla mia accettazione ancora tuttora: il pensiero di essere lesbica mi assillava, non riuscivo ad ammetterlo a me stessa, la cosa mi turbava profondamente; tuttavia non potevo ignorare questa mia tendenza: ho provato a stare con un ragazzo quando avevo 15 anni perché sì, mi piaceva esteticamente parlando, ma era più un disperato tentativo di convincermi che le donne non mi interessavano, e quando mi baciò per la prima volta la cosa mi fece abbastanza schifo, tanto che lo lasciai qualche giorno dopo. Fin da bambina, guardando i cartoni animati, mi sono sempre immedesimata in ruoli maschili, e alle scuole medie spesso e volentieri fantasticavo di essere un ragazzo per poter così corteggiare alcune mie compagnette di scuola. Aggiungiamo poi che ho avuto sempre e solo sogni erotici nei confronti di altre donne, mai con uomini. Quando poi ho iniziato a prendere coscienza di questa cosa, cercavo in tutti i modi di farmi piacere i ragazzi a livello sessuale, ma niente, apatia totale. Anche quando durante i primi anni del liceo leggevo storie erotiche, l’idea di essere baciata da un ragazzo non mi esaltava minimamente, e di conseguenza mi immedesimavo nella figura maschile perché trovavo più eccitante baciare una ragazza. E, ciliegina sulla torta, avevo una cotta per la mia migliore amica. Quando poi ho accettato la mia condizione, mi sono sentita serena e felice col mondo, sono veramente stata bene con me stessa, e mi sono innamorata di un’altra ragazza con la quale ho avuto il mio primo rapporto sessuale. I miei hanno accettato la cosa, anche se inizialmente sostenevano che la mia fosse solo una fase transitoria e che mi sarebbe presto passata, cosa che escludo totalmente, perché ripeto, ho avuto queste tendenze da sempre.
Tuttavia ultimamente mi è sorto il dubbio se in realtà io non sia bisessuale. Questo dubbio atroce mi è venuto quando ho sentito mio padre dire che su internet ha letto storie di uomini che da omosessuali sono diventati eterosessuali (dopo essersi fatti fare il lavaggio del cervello da circoli cattolici, ovvio). Tuttavia la cosa mi ha turbata, perchè ho provato a immaginare me stessa a fianco di un uomo, e da allora questi pensieri mi assillano come non mai. Il fatto è che quando vedo un bel ragazzo, fisicamente parlando me ne sento attratta, certo, ma a livello sessuale continua a non esaltarmi per niente. E aggiungo anche il fatto che immaginarmi vicino a un uomo mi fa sentire psicologicamente male. Quindi mi chiedo: se fino a qualche giorno fa ero sicura della mia omosessualità, perchè adesso questi pensieri mi assillano? Possibile che in realtà io sia bisessuale? O è solo una paura che è scattata nel mio cervello in seguito a ciò che ha detto mio padre?
Grazie in anticipo e chiedo scusa per il linguaggio confusionario.
Sono una ragazza di quasi 19 anni. Circa due anni fa, all’età di 16, ho finalmente ammesso a me stessa di essere omosessuale. Ricordo il periodo precedente alla mia accettazione ancora tuttora: il pensiero di essere lesbica mi assillava, non riuscivo ad ammetterlo a me stessa, la cosa mi turbava profondamente; tuttavia non potevo ignorare questa mia tendenza: ho provato a stare con un ragazzo quando avevo 15 anni perché sì, mi piaceva esteticamente parlando, ma era più un disperato tentativo di convincermi che le donne non mi interessavano, e quando mi baciò per la prima volta la cosa mi fece abbastanza schifo, tanto che lo lasciai qualche giorno dopo. Fin da bambina, guardando i cartoni animati, mi sono sempre immedesimata in ruoli maschili, e alle scuole medie spesso e volentieri fantasticavo di essere un ragazzo per poter così corteggiare alcune mie compagnette di scuola. Aggiungiamo poi che ho avuto sempre e solo sogni erotici nei confronti di altre donne, mai con uomini. Quando poi ho iniziato a prendere coscienza di questa cosa, cercavo in tutti i modi di farmi piacere i ragazzi a livello sessuale, ma niente, apatia totale. Anche quando durante i primi anni del liceo leggevo storie erotiche, l’idea di essere baciata da un ragazzo non mi esaltava minimamente, e di conseguenza mi immedesimavo nella figura maschile perché trovavo più eccitante baciare una ragazza. E, ciliegina sulla torta, avevo una cotta per la mia migliore amica. Quando poi ho accettato la mia condizione, mi sono sentita serena e felice col mondo, sono veramente stata bene con me stessa, e mi sono innamorata di un’altra ragazza con la quale ho avuto il mio primo rapporto sessuale. I miei hanno accettato la cosa, anche se inizialmente sostenevano che la mia fosse solo una fase transitoria e che mi sarebbe presto passata, cosa che escludo totalmente, perché ripeto, ho avuto queste tendenze da sempre.
Tuttavia ultimamente mi è sorto il dubbio se in realtà io non sia bisessuale. Questo dubbio atroce mi è venuto quando ho sentito mio padre dire che su internet ha letto storie di uomini che da omosessuali sono diventati eterosessuali (dopo essersi fatti fare il lavaggio del cervello da circoli cattolici, ovvio). Tuttavia la cosa mi ha turbata, perchè ho provato a immaginare me stessa a fianco di un uomo, e da allora questi pensieri mi assillano come non mai. Il fatto è che quando vedo un bel ragazzo, fisicamente parlando me ne sento attratta, certo, ma a livello sessuale continua a non esaltarmi per niente. E aggiungo anche il fatto che immaginarmi vicino a un uomo mi fa sentire psicologicamente male. Quindi mi chiedo: se fino a qualche giorno fa ero sicura della mia omosessualità, perchè adesso questi pensieri mi assillano? Possibile che in realtà io sia bisessuale? O è solo una paura che è scattata nel mio cervello in seguito a ciò che ha detto mio padre?
Grazie in anticipo e chiedo scusa per il linguaggio confusionario.
[#1]
Gentile ragazza, provi a pensare a quando i suoi conflitti erano orientati a capire se era omosesuale o meno. Poi come si sono risolti? con l'accettazione della sua condizione, e come ci è arrivata a questo? attraverso la consapevolezza delle cose che le piacevano e quelle che non le piacevono. Ora sta rivivendo la stesso cosa sull'idea di una eventuale bisessualità. Mi viene da dire: e allora? Se dovesse interrogare i suoi istinti ed accorgersi che possa essere così quale sarebbe il problema? Se un uomo dovesse piacerle sarebbe ok altrimenti non sarebbe mica obbligata. Mi creda la cosa è più semplice di come la pone e si sta fasciando la testa di ferite inesistenti. Mi permetta un banalissimo esempio. se lei non ha mai provato interesse per l'insalata russa ( un alimento a caso) non si pone l'assillo che un giorno potrebbe anche piacerle. Ma se questa dovesse diventare di suo gradimento allora la mangerebbe senza problemi, non crede?
cordialmente
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
intanto mi felicito con te: in pochissimo tempo sei riuscita a capire ed accettare la tua omosessualità, e soprattutto a condividerla con le persone a cui vuoi bene.
Questo non è cosa da poco, te l'assicuro, e lo dico perchè spesso lavoro con pazienti anche di 30 o 40 anni che, se sono riusciti ad accettare con estrema difficoltà il proprio orientamento sessuale, tuttora non ne hanno fatto parola con nessuno, e vivono una vita in totale clandestinità.
Ho voluto sottolinearti questo punto perchè mi dice che, in fondo, sei una ragazza forte e (abbastanza) decisa. E forse è proprio questo il problema: se da un lato hai accettato l'omosessualità, dall'altro sembri non accettare i (a mio avviso) normali dubbi che il mondo ti fa venire. Per questo ti spaventi.
Se non ti senti attratta fisicamente e sessualmente dagli uomini sarà difficile diventare bisessuale. Almeno, stando alle tue parole, oggi non lo sei.
Per cui ti consiglio di lasciare passare un po' di tempo. Se in futuro dovessi porti ancora queste domande, prova a sentire il parere di qualcuno esperto.
intanto mi felicito con te: in pochissimo tempo sei riuscita a capire ed accettare la tua omosessualità, e soprattutto a condividerla con le persone a cui vuoi bene.
Questo non è cosa da poco, te l'assicuro, e lo dico perchè spesso lavoro con pazienti anche di 30 o 40 anni che, se sono riusciti ad accettare con estrema difficoltà il proprio orientamento sessuale, tuttora non ne hanno fatto parola con nessuno, e vivono una vita in totale clandestinità.
Ho voluto sottolinearti questo punto perchè mi dice che, in fondo, sei una ragazza forte e (abbastanza) decisa. E forse è proprio questo il problema: se da un lato hai accettato l'omosessualità, dall'altro sembri non accettare i (a mio avviso) normali dubbi che il mondo ti fa venire. Per questo ti spaventi.
Se non ti senti attratta fisicamente e sessualmente dagli uomini sarà difficile diventare bisessuale. Almeno, stando alle tue parole, oggi non lo sei.
Per cui ti consiglio di lasciare passare un po' di tempo. Se in futuro dovessi porti ancora queste domande, prova a sentire il parere di qualcuno esperto.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#3]
Gentile Utente, l'orientamento sessuale verso una donna piuttosto che verso un uomo non è una cosa che si sceglie: si impone. Sentirsi attratti e innamorati è di per se sufficiente a capire quale è l'oggetto del proprio desiderio. Nella vita tutto puo' succedere, quando capita,l'evidenza non puo'essere negata. Cio'che mi colpisce nel suo messaggio è riportare come da bambina si è sempre sentita attratta dai ruoli maschili e che ancora oggi è affascinata dalla bellezza virile. Ora vorrei porle un dubbio, piu'che darle una risposta: se in una coppia lesbica,una delle due si "traveste" da maschio, possiamo parlare ancora di omosessualità? Non è forse ancora questo "gioco" un tentativo di riproporre i ruoli eterosessuali ed in fondo si rivela essere ancora una paura verso l'accettazione della propria omosessualità? Ora io non so se questa è la sua situazione, per maggiori chiarimenti dovrebbe rivolgersi ad un/una collega psicoterapeuta, le voglio solo suggerire l'idea che il percorso verso l'accettazione serena del proprio orientamento omosessuale non è un fatto cosi' semplice; come le ha risposto il dott.Bulla, ha fatto fino ad oggi un percorso notevole, forse ancora,dovrà accettare di essere pienamente donna che ama un'altra donna e non un surrogato maschile.
Dott.ssa Mirella Caruso.
www.mirellacaruso.it
Dott.ssa Mirella Caruso.
www.mirellacaruso.it
Dr.ssa Mirella Caruso www.mirellacaruso.it
Milano: via A. Stradivari, 6.
Bologna: via Malvolta, 3.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.4k visite dal 15/03/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.