Un incidente automobilistico nel quale ha perso la vita il ragazzo
Gentili Dottori e' da qualche tempo che mi pongo una domanda e ho trovato forse un mezzo per avere una risposta esauriente.Nel 1996 all'eta' di 21 anni ho avuto un incidente automobilistico nel quale ha perso la vita il ragazzo da me'investito senza colpa.Cio' e' stato appurato subito da testimoni e in seguito dai vari gradi di giudizio.Dopo il primo periodo di smarrimento e dopo aver preso coscienza dell'accaduto e' seguito un periodo abbastanza brutto durante il quale mi sentivo veramente un'altro durato circa un'anno poi piano piano ho incontrato una ragazza che e' poi la mia attuale moglie,ci siamo fidanzati,sposati,due splendidi bambini e la vita ha ripreso il suo corso regolare.Sono ormai passati circa 12 anni e mi sono accorto gia' da parecchio che ripensando all'accaduto lo vedo molto lontano e insignificante,rimosso in pratica.Mi chiedevo pero' se qualcosa di inconscio puo' essere rimasto che mi provoca il mio essere piuttosto ansioso o agitato o preoccupato.Mi chiedevo se tali atteggiamenti fanno parte del mio carattere o posso ricondurli a quel fatto.mi scuso per la lungaggine e forse la poca chiarezza e ringrazio in anticipo chi vorra' rispondermi.
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Gentile signore,
non è semplice rispondere al quesito che lei pone senza conoscerlo. Da quello che scrive le ipotesi sono due: o aveva un carattere ansioso che è stato ulteriormente turbato da un avvenimento traumatico come quello che ha riportato oppure la tendenza all'ansia si è sviluppata in seguito all'incidente.
Io sposterei la sua attenzione su un altro versante: come mai si chiede proprio ora se le è rimasto qualcosa di inconscio di quel fatto, dopo molti anni? Tanto più che lei dice di averlo rimosso.
Purtroppo non può trovare qui la risposta, la invito a rivolgersi ad uno psicologo per una consulenza: rivolgendosi ad un professionista in carne ed ossa potrà dare ed avere molte elementi utili ripetto alla domanda che si pone.
Un caro saluto,
non è semplice rispondere al quesito che lei pone senza conoscerlo. Da quello che scrive le ipotesi sono due: o aveva un carattere ansioso che è stato ulteriormente turbato da un avvenimento traumatico come quello che ha riportato oppure la tendenza all'ansia si è sviluppata in seguito all'incidente.
Io sposterei la sua attenzione su un altro versante: come mai si chiede proprio ora se le è rimasto qualcosa di inconscio di quel fatto, dopo molti anni? Tanto più che lei dice di averlo rimosso.
Purtroppo non può trovare qui la risposta, la invito a rivolgersi ad uno psicologo per una consulenza: rivolgendosi ad un professionista in carne ed ossa potrà dare ed avere molte elementi utili ripetto alla domanda che si pone.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#2]
Gentile Utente,
sembra che il suo senso di colpa oggi abbia cambiato forma, e si materializzi più o meno con questa domanda: "me ne sono dimenticato troppo in fretta dell'incidente?"
La mia è solo una sensazione ovviamente. Ma visto che oggi lei ha qualche dubbio, e visto che quanto successo in passato non è cosa da poco, perchè non confrontarsi con qualcuno?
A volte parlare con uno psicologo può servire a scopi preventivi, senza aspettare i vari peggioramenti
sembra che il suo senso di colpa oggi abbia cambiato forma, e si materializzi più o meno con questa domanda: "me ne sono dimenticato troppo in fretta dell'incidente?"
La mia è solo una sensazione ovviamente. Ma visto che oggi lei ha qualche dubbio, e visto che quanto successo in passato non è cosa da poco, perchè non confrontarsi con qualcuno?
A volte parlare con uno psicologo può servire a scopi preventivi, senza aspettare i vari peggioramenti
[#3]
Gentile utente
Immagino che un episodio come quello che le è capitato sia difficile da dimenticare anche a distanza di tempo. Noi continuiamo ad andare avanti e un'altra persona, accidentalmente, è morta e non può più avere le stesse cose che abbiamo noi, come una moglie e dei figli.
I misteri irrisolti che riguardano vita e morte ci accompagnano sempre come esseri coscienti, ma ancora di più quando ci toccano così da vicino.
Tuttavia, la risposta alla domanda che pone potrebbe ottenerla, se crede, attraverso dei consulti psicologici. Potrebbe essere che lei è effettivamente una persona ansiosa e tendente a preoccuparsi, oppure che la sua agitazione sia effettivamente un residuo dell'accaduto. Può fare dei colloqui chiarificatori che la aiuteranno in ogni caso a sentirsi meglio.
Cordiali saluti
Immagino che un episodio come quello che le è capitato sia difficile da dimenticare anche a distanza di tempo. Noi continuiamo ad andare avanti e un'altra persona, accidentalmente, è morta e non può più avere le stesse cose che abbiamo noi, come una moglie e dei figli.
I misteri irrisolti che riguardano vita e morte ci accompagnano sempre come esseri coscienti, ma ancora di più quando ci toccano così da vicino.
Tuttavia, la risposta alla domanda che pone potrebbe ottenerla, se crede, attraverso dei consulti psicologici. Potrebbe essere che lei è effettivamente una persona ansiosa e tendente a preoccuparsi, oppure che la sua agitazione sia effettivamente un residuo dell'accaduto. Può fare dei colloqui chiarificatori che la aiuteranno in ogni caso a sentirsi meglio.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Utente
Ringrazio di cuore tutti voi che mi avete risposto ma il Dott. Bulla di primo acchito mi sembra e dico sembra abbia centrato una cosa che a volte mi chiedo;se l'abbia dimenticato troppo in fretta oppure se ci pensi con troppa superficialita' eppure dovrei esserne comunque contento di questo credo e non chiedermi perche' ci pensi con superficialita'.Per quanto riguarda l'ansia e la preoccupazione a questo non so darmi una risposta seguiro il vostro consiglio.grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 14/03/2009.
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