Ansia costante aiuto

Buonasera sono una ragazza di ormai 28 anni ho una vita apparentemente perfetta un ragazzo che sto da molto tempo che mi ama ed una famiglia che mi ama.
Purtoppo soffro però di ansia e attacchi di panico.
Sono stata già curata anni fa per lo stesso motivo quando alla fine della triennale all Università sono caduta in una depressione ansia somatizzata fortissima attacchi di panico de ero con il tempo rinata.

Adesso mi ritrovo con le stessi identici problemi: ansia con somatizzazioni continue da sbandamenti, nodo alla gola, agitazione, tachicardia, tutto questo mi provoca un forte disagio, ho avuto attacchi di panico in macchina tanto che non riesco a guidare adesso mi tremano le gambe solo al pensiero.
Mi sono rivolta al mio medico e mi ha prescritto ciò che avevo già preso e mi aveva fatto rinascere paroxetina è una settimana che la assumo 10mg che da domani mi vuole portare a 20mg.

I miei problemi di fondo penso possano derivare dallo stress determinato da concorso andati male a cui ho messo tutto il mio impegno e ho creduto molto, l Università la quale mi dividono3 esami dalla laurea e ho perso voglia e motivazione alle volte ho vergogna quando sento gli altri parlare del lavoro e mi allontano quasi per non sentire.
I miei genitori persone a cui sono legatissima mi capiscono o meglio perché un giorno sono scoppiata a piangere dalla disperazione però nello stesso tempo mi criticano ad esempio (guarda quello ha la tua età ha già finito ha già un lavoro ecc) commenti che mi fanno molto male.
Io ho paura del giudizio degli altri, di deludere i miei genitori.
Tendo sempre a programmare tutto.
Da una settimana a questa parte mi sembra di stare peggio con i sintomi e nomale un peggioramento iniziale con paroxetina?
Per esempio mi agito anche a camminare per strada dato che ho senso di sbandamento.
Mi passerà mai del tutto questo problema?
[#1]
Dr.ssa Michela Campanella Psicologo, Psicoterapeuta 2
Gen. Sign.na,

Il panico è una forma estrema di paura. Paura che è il risultato di una reazione innescata da ciò che percepiamo con i nostri sensi ( olfatto, udito, vista ecc) o da immagini mentali realistiche o fantastiche che coinvolgono il nostro organismo.
Da tutto ciò si ha una reazione a catena con battito cardiaco accelerato, ritmo respiratorio alterato, sudorazione, tremori, nausea, ecc.
Solitamente la persona per cercare di arginare la situazione, la complica ancora di più, mettendo in atto 3 tentativi di soluzione:
1) Evitando le situazioni temute
2) Parlando costantemente del problema e cercando rassicurazioni
3)Chiedendo aiuto alle persone vicino

Tutto questo non solo mantiene i sintomi ma li aggrava ancora di più.
Lei stessa, parla di una programmazione continua, il che fa pensare a un tentativo di controllare la sua vita e ciò che può farla stare male. Tuttavia il controllo, fa perdere il controllo e amplifica le reazioni ansiose.
Il mio consiglio è di evitare di fare cronicizzare il problema e farsi aiutare da un terapeuta, magari ad orientamento breve strategico, che in tempi brevi potrà aiutarla ad affrontare il problema.

Cordiali saluti

Dr.ssa Michela Campanella
Psicoterapeuta Breve Strategica

[#2]
Utente
Utente
Si indubbiamente il controllo che voglio avere su tutto mi fa male ma purtoppo non riesco a controllarmi. Ho si alle volte anche attacchi di panico innescato però sempre da somatizzazioni che ho da quando mi sveglio a quando vado a dormire. Respiro male, sono tutta tesa, sbandamenti insomma sto veramente male. Sono limitata solo casa mia sto meglio più o meno perché li ho anche in casa, ma se pensi che devo uscire mi agito ancora di più. Lei pensa che è un grande problema difficile da risolveee? Quali sono le strategie di cui lei parla?
Per ora prendo paroxetina ma per il momento sto anche peggio. Non vorrei prendere ansiolitici
[#3]
Dr.ssa Michela Campanella Psicologo, Psicoterapeuta 2
Il controllo di cui parlo, comprende anche il controllare reazioni fisiologiche, che per loro natura non possono essere controllate.
Se ad esempio, inizio ad "ascoltarmi" e prestare attenzione ad ogni segnale che il mio corpo manda, innesco una reazione eccessiva, da parte dello stesso.
L'esempio classico è chiedere a qualcuno di iniziare a prestare attenzione al proprio battito cardiaco, ad ascoltarlo attentamente, il risultato sarà quello di alterarlo.
Il suo, non è un problema difficile da risolvere, tuttavia bisogna fare qualcosa di diverso, se vogliamo ottenere soluzioni differenti.
Ribadisco il consiglio, di intraprendere un percorso terapeutico.

Saluti
[#4]
Utente
Utente
Voglio sottolineare che soffro maggiormente della cosiddetta
Ansia generalizzata che poi a volte sfocia in panico( mi
È capitato alla guida infatti da una settimana solo al pensiero di guidare mi tremano le gambe) insomma ho sintomi tutto il giorno sintomi invalidanti che non sono facili da gestire e controllare e non è facile non pensarci. Il respiro corto, bocca secca, respirare male, tensione, sbandamenti mentre cammino.
Chiaramente non so esattamente il malessere da dove derivi ma posso dire che sono una persona ipercontrollanre deve andare tutto secondo i miei programmi, molto ambiziosa bei miei progetti tant e che se falliscono mi sento malissimo. Temo il giudizio dei miei.
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