Devo rivolgermi a uno psicologo?

Buongiorno,
scrivo non tanto per ricevere un parere diretto, ma per sapere se è il caso che io mi rivolga a uno psicologo. Anche se purtroppo da studentessa universitaria e lavoratrice non credo di potermelo permettere. Ma d'altronde si vive una volta sola e vale la pena farlo bene.
Espongo brevemente il mio problema: ho avuto un'infanzia un pò burrascosa ma forse niente di tanto anormale, non vedo mio padre da 11 anni, un pò per volontà mia un pò per volontà sua; mia madre è molto molto protettiva, ansiosa, a volte è capitato avesse veri attacchi di panico, e io crescendo noto di stare sviluppando il suo stesso atteggiamento nei confronti della vita (pessimismo assoluto e paura). Ho sempre avuto problemi nei rapporti interpersonali, eppure dopo un'adolescenza triste (bulimia, solitudine e cose così) negli ultimi anni credevo di aver vinto la mia sfida con la vita. Eppure mi capita di essere colta nella notte da pensieri devastanti, da una paura folle non so nemmeno bene di cosa.
So che la vita che ho non è quella che vorrei, ma so anche che certe cose non possono essere cambiate. Ora mi chiedo: può una terapia aiutarmi a capire e a superare oppure non ho nessun problema e devo solo capire in che modo vivere serenamente?
Ringrazio chiunque abbia la pazienza di leggere e rispondere.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Cara signorina lei pone le seguenti domande:

(...)può una terapia aiutarmi a capire e a superare oppure non ho nessun problema e devo solo capire in che modo vivere serenamente? (...)

se lei pensa di non ever nessun problema e non sente alcun disagio a tal punto da vivere serenamente anche qualche conflitto che si presenta allora non ha necessità di andare da uno psicologo. Ma se c'è disagio, se c'è sofferenza e questa da sola non riesce ad arginarla allora la risposta è si! Sono i suoi vissuti a darle una mano nel rispondere. Si interroghi su questi.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Utente
Utente
Si lei ha perfettamente ragione, io infatti credevo di aver risolto tutti i miei problemi. In queste ultime settimane però mi è capitato di sfociare in pianti senza spiegazione (ad esempio al ritorno da una serata divertente con amici, oppure nel bagno dell'ufficio!). Non so cosa pensare, e se faccio queste domande è perchè non so capire da sola se ho un problema oppure no. E forse questa è già una risposta..
[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Come vede sono le sue emozioni a rispondere per lei.
Le ascolti.

saluti
[#4]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
"(bulimia, solitudine e cose così) "

Gentile Utente,
scritte in questo modo le sue parole fanno pensare che lei si sottovaluti un pochino: diciamo che soffrire di bulimia, di solitudine, di pessimismo, e di tristezza può portare una persona ad avere dei "segni", un qualcosa che le rimane dentro, e che di fronte a particolari esperienze durante la vita (ad es lo stress di un nuovo lavoro, un litigio, ecc) possono lanciare un "segnale" emotivo.

Secondo me quando una persona si chiede "ho bisogno di uno psicologo?" vale la pena trovare la risposta proprio con l'aiuto di uno psicologo, al quale rivolgere questo dubbio.

Per cui, se fossi in Lei, un colloquio lo farei. Ha la possibilità di richiederne uno gratuito presso un CPS oppure un Consultorio Familiare

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#5]
Utente
Utente
Intato grazie per la risposta. Sicuramente io ho coscienza di portare dei segni del mio passato e di non aver ancora ricucito il rapporto con me stessa, cosa che forse non avverrà mai; e forse un aiuto psicologico potrebbe aiutarmi. E' una cosa che ho sempre pensato, ma ho anche sempre pensato di non avere poi dei problemi così seri da dover "meritare" un aiuto. Ho sempre creduto di potermi aiutare da sola, anche se non so se ne sono stata capace.
Vi ringrazio per il consiglio, ne terrò conto.
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza
Se mi permette l'osservazione, vorrei farle presente che è giusto tener presente da dove si parte (ciò che le è successo in passato) ma che non deve aspettarsi di dover necessariamente rielaborare il suo passato in terapia, soffrendone, per arrivare a capo dei suoi problemi. Non so se anche questa prospettiva la trattenga dal prendere la decisione di recarsi da uno specialista, ma nel caso tenga presente che esistono percorsi terapeutici brevi e focalizzati dove si lavora soprattutto sul presente.

Per il resto se vuole spendere meno può rivolgersi a una struttura pubblica, dove potrà ugualmente trovare professionisti seri e preparati.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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