Come aiutare il mio ragazzo ansioso?
Buongiorno a tutti.
Vi scrivo per avere un parere professionale riguardo alla situazione ansiosa che sta vivendo il mio ragazzo.
Partendo dal presupposto che è un ragazzo timido, si vergogna a baciarmi in pubblico perché pensa "chissà cosa dice chi ci vede" quando un bacio è una cosa innocente.
In generale pensa sempre a cosa possono pensare gli altri di quello che fa, di come si comporta (addirittura a volte non è se stesso neanche con sua mamma, questo è quello che vedo io perché con me è diverso, lo conosco ma più che altro c'è molta empatia e so cosa pensa anche solo guardandolo)... mi ha sempre comunque fatta sentire importante, se non davanti agli altri perché è più rigido, con me si lascia più andare perché ci siamo solo io e lui, e io stessa sono invece estroversa e quindi lo faccio aprire con me.
Tuttavia, anche io sono una persona insicura e vedendo la sua rigidezza, a volte penso se davvero mi vuole, se magari ne avesse un'altra si lascerebbe più andare... ci siamo leggermente staccati nell'ultimo periodo per via del fatto che tra qualche mese si deve laureare.
La situazione dell'università lo rende molto agitato e lo ossessiona... È fuori corso e non riesce a finire gli ultimi esami; in più i suoi amici non sanno che lui non ha mai fatto una quinquennale (come invece ha sempre detto loro) ma che aveva cambiato per fare una triennale.
Quindi loro si aspettano che lui si laurei diventando avvocato ma in realtà ha solo fatto una triennale e non sarà avvocato! Ha mentito sempre per questa paura di cosa potevano dire... e dopo tanti anni che non ha mai detto la verità, sa che ora deve dirgliela perché sono amici stretti dalla nascita e dovrà invitarli.
Quindi, con tutte queste preoccupazioni e la paura di non riuscire a dare gli ultimi esami e quindi di non laurearsi ancora ma rimandare, si aggiunge il fatto che è spento e il non sentire emozioni gli fa dubitare di me perché si chiede cosa prova e perché quando siamo insieme non sta bene come vorrebbe.
Io ho bisogno di sicurezze ma sto portando pazienza e gli sto vicino, anche se a volte mi chiedo anche io se mi ama ancora ma è offuscato, o se non mi ama più.
Il punto è che si dovrebbe laureare tra 4 mesi e in questi due mesi che vengono deve dare gli ultimi esami sperando di passarli! Come posso fare io per farlo star meglio?
Mi sento impotente ma avendo ancora mesi davanti non possiamo vivere in questo stato di ansia continua.
Il suo essere agitato mi fa venire l'ansia anche a me e a volte perdo la forza per tenere duro, sapendo che lui ora non sa cosa prova, perché non sente emozioni, e sentendomi non voluta/desiderata... ma volendo comunque stargli vicino.
Come posso fare?
Devo comprargli dei prodotti per l'ansia per aiutarlo?
Grazie se risponderete.
Vi scrivo per avere un parere professionale riguardo alla situazione ansiosa che sta vivendo il mio ragazzo.
Partendo dal presupposto che è un ragazzo timido, si vergogna a baciarmi in pubblico perché pensa "chissà cosa dice chi ci vede" quando un bacio è una cosa innocente.
In generale pensa sempre a cosa possono pensare gli altri di quello che fa, di come si comporta (addirittura a volte non è se stesso neanche con sua mamma, questo è quello che vedo io perché con me è diverso, lo conosco ma più che altro c'è molta empatia e so cosa pensa anche solo guardandolo)... mi ha sempre comunque fatta sentire importante, se non davanti agli altri perché è più rigido, con me si lascia più andare perché ci siamo solo io e lui, e io stessa sono invece estroversa e quindi lo faccio aprire con me.
Tuttavia, anche io sono una persona insicura e vedendo la sua rigidezza, a volte penso se davvero mi vuole, se magari ne avesse un'altra si lascerebbe più andare... ci siamo leggermente staccati nell'ultimo periodo per via del fatto che tra qualche mese si deve laureare.
La situazione dell'università lo rende molto agitato e lo ossessiona... È fuori corso e non riesce a finire gli ultimi esami; in più i suoi amici non sanno che lui non ha mai fatto una quinquennale (come invece ha sempre detto loro) ma che aveva cambiato per fare una triennale.
Quindi loro si aspettano che lui si laurei diventando avvocato ma in realtà ha solo fatto una triennale e non sarà avvocato! Ha mentito sempre per questa paura di cosa potevano dire... e dopo tanti anni che non ha mai detto la verità, sa che ora deve dirgliela perché sono amici stretti dalla nascita e dovrà invitarli.
Quindi, con tutte queste preoccupazioni e la paura di non riuscire a dare gli ultimi esami e quindi di non laurearsi ancora ma rimandare, si aggiunge il fatto che è spento e il non sentire emozioni gli fa dubitare di me perché si chiede cosa prova e perché quando siamo insieme non sta bene come vorrebbe.
Io ho bisogno di sicurezze ma sto portando pazienza e gli sto vicino, anche se a volte mi chiedo anche io se mi ama ancora ma è offuscato, o se non mi ama più.
Il punto è che si dovrebbe laureare tra 4 mesi e in questi due mesi che vengono deve dare gli ultimi esami sperando di passarli! Come posso fare io per farlo star meglio?
Mi sento impotente ma avendo ancora mesi davanti non possiamo vivere in questo stato di ansia continua.
Il suo essere agitato mi fa venire l'ansia anche a me e a volte perdo la forza per tenere duro, sapendo che lui ora non sa cosa prova, perché non sente emozioni, e sentendomi non voluta/desiderata... ma volendo comunque stargli vicino.
Come posso fare?
Devo comprargli dei prodotti per l'ansia per aiutarlo?
Grazie se risponderete.
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La cosa migliore è invitarlo caldamente a fare un percorso psicoterapeutico. Queste vicende rischiano di complicarsi di "bugia" in bugia, per ogni nascondimento Infine si crea un castello mostruoso che crolla addosso. Non è certo qualche pillola che può risolvere il modo di affrontare la vita e le scelte, anzi rischia di togliere ulteriormente energia e lucidità. Non pensi di essere lei a poterlo aiutarle davvero, ci vuole un professionista e molta pazienza.
Non so quale sia la vostra sitiazione economica, eventualmente i genitori di cosa sono al corrente? Sono gli unici che possono dare un aiuto concreto per pagare una terapia? Mi sembra che la situazione sia urgente...
Non so quale sia la vostra sitiazione economica, eventualmente i genitori di cosa sono al corrente? Sono gli unici che possono dare un aiuto concreto per pagare una terapia? Mi sembra che la situazione sia urgente...
Dr.ssa Eleonora Arduino
psicologa-psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 06/01/2020.
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