Bisogno continuo di sesso sfociato in un travestito
Buongiorno, ho 29 anni ed il mio compagno 32.
Abbiamo una relazione da 6 anni, i nostri problemi sono sorti dopo circa un anno quando ha iniziato a manifestare la sua facile irascibilità e severità anche per le cose più banali.
Questo ha avuto come conseguenza il mio nervosismo, inizialmente silenzioso e via via sempre più aggressivo.
Ci sono stati dei tradimenti, da parte di entrambi, specialmente nei momenti di crisi più grossi.
Abbiamo analizzato insieme il perché e ci siamo perdonati.
Ora però mi ha confessato di avere avuto dalla maggiore età (ancora prima di avere rapporti con donne, essendo stato un ragazzo molto timido e riservato che faceva fatica a trovare ragazze con cui uscire) diversi rapporti con uomini travestiti non operati (secondo quanto dice meno di 10 negli ultimi 10 anni in cui ha avuto relazioni), l'ultimo da pochi giorni.
Si tratta di uomini trovati tramite siti di incontri con cui ha solo rapporti sessuali.
Vive la sua sessualità in maniera molto aggressiva, si masturba anche 4 volte al giorno anche se abbiamo rapporti, non mi ha mai nascosto il piacere che prova nel farsi penetrare analmente, cosa che ho fatto nonostante non sia propriamente tra le mie principali fantasie sessuali, so che ha gusti particolari nel sesso, feticismo e sadomasochismo, ma non ho mai creduto fosse un vero problema il mio non volere entrare totalmente in questo mondo.
Fin quando non mi ha appunto confessato questo.
Mi dice di non essere omosessuale, ma per lui è stata la soluzione più semplice senza pagare per avere qualcuno che lo penetrasse e gli facesse avere orgasmi visto che io non voglio sempre avere rapporti.
Mi ha promesso che ora che lo ha ammesso sa che non può più farlo, ovviamente non so se credergli visto che conosce bene le mie idee su tradimenti e coppie aperte e avrebbe dovuto parlarmene prima, anche se capisco quanto possa essere difficile affrontare un argomento di questo tipo di cui mai ha parlato prima.
Io mi sento bloccata, non sento sentimenti e non riesco a capire se veramente la soluzione sia semplicemente essere più presente sessualmente e più disinibita o semplicemente le nostre incompatibilità siano giunte ad un punto in cui l'unica soluzione sia separarci.
So che l'ho trascurato molto sessualmente parlando, sa che sicuramente la sua severità incide nella mia mancanza di voglia, ma mi chiedo se in realtà ci sia dell'altro di cui ancora non si è "liberato" parlandomene...
Abbiamo una relazione da 6 anni, i nostri problemi sono sorti dopo circa un anno quando ha iniziato a manifestare la sua facile irascibilità e severità anche per le cose più banali.
Questo ha avuto come conseguenza il mio nervosismo, inizialmente silenzioso e via via sempre più aggressivo.
Ci sono stati dei tradimenti, da parte di entrambi, specialmente nei momenti di crisi più grossi.
Abbiamo analizzato insieme il perché e ci siamo perdonati.
Ora però mi ha confessato di avere avuto dalla maggiore età (ancora prima di avere rapporti con donne, essendo stato un ragazzo molto timido e riservato che faceva fatica a trovare ragazze con cui uscire) diversi rapporti con uomini travestiti non operati (secondo quanto dice meno di 10 negli ultimi 10 anni in cui ha avuto relazioni), l'ultimo da pochi giorni.
Si tratta di uomini trovati tramite siti di incontri con cui ha solo rapporti sessuali.
Vive la sua sessualità in maniera molto aggressiva, si masturba anche 4 volte al giorno anche se abbiamo rapporti, non mi ha mai nascosto il piacere che prova nel farsi penetrare analmente, cosa che ho fatto nonostante non sia propriamente tra le mie principali fantasie sessuali, so che ha gusti particolari nel sesso, feticismo e sadomasochismo, ma non ho mai creduto fosse un vero problema il mio non volere entrare totalmente in questo mondo.
Fin quando non mi ha appunto confessato questo.
Mi dice di non essere omosessuale, ma per lui è stata la soluzione più semplice senza pagare per avere qualcuno che lo penetrasse e gli facesse avere orgasmi visto che io non voglio sempre avere rapporti.
Mi ha promesso che ora che lo ha ammesso sa che non può più farlo, ovviamente non so se credergli visto che conosce bene le mie idee su tradimenti e coppie aperte e avrebbe dovuto parlarmene prima, anche se capisco quanto possa essere difficile affrontare un argomento di questo tipo di cui mai ha parlato prima.
Io mi sento bloccata, non sento sentimenti e non riesco a capire se veramente la soluzione sia semplicemente essere più presente sessualmente e più disinibita o semplicemente le nostre incompatibilità siano giunte ad un punto in cui l'unica soluzione sia separarci.
So che l'ho trascurato molto sessualmente parlando, sa che sicuramente la sua severità incide nella mia mancanza di voglia, ma mi chiedo se in realtà ci sia dell'altro di cui ancora non si è "liberato" parlandomene...
[#1]
Non amo "sparare" diagnosi, ma mi sembra che il suo compagno soffra di una forma di narcisismo piuttosto forte, soprattutto se non ritiene di avere un problema, se cioè non si interroga sui suoi propri comportamenti e pulsioni , sia nei suoi confronti (irascibilità e severità) che dei compagni occasionali verso i quali sembra desideroso di esercitare più che altro potere.
Temo che, se lui non riesce a mettersi in discussione, lei debba riflettere seriamente su cosa vi unisce e decidere di conseguenza. Non credo sia facile se è andata così per ben 6 anni, per cui valuti di farsi aiutare a fare chiarezza.
Temo che, se lui non riesce a mettersi in discussione, lei debba riflettere seriamente su cosa vi unisce e decidere di conseguenza. Non credo sia facile se è andata così per ben 6 anni, per cui valuti di farsi aiutare a fare chiarezza.
Dr.ssa Eleonora Arduino
psicologa-psicoterapeuta
[#2]
Gentile utente,
che ci sia o meno anche "dell'altro", ciò che il suo partner le ha detto sulle sue preferenze sessuali, tradotte in esperienze reali a sua insaputa, riterrei sia abbastanza per escludere una relazione unicamente orientata verso una sola persona di genere femminile.
Lei purtroppo non ci dice molto di sé stessa, forse perché colpita dalla "confessione" di lui.
Ecco le poche notizie che trapelano dalla sua email: "Ci sono stati dei tradimenti, da parte di entrambi"; "io non voglio sempre avere rapporti"; "conosce bene le mie idee su tradimenti e coppie aperte e avrebbe dovuto parlarmene prima"; "Io mi sento bloccata, non sento sentimenti e non riesco a capire se veramente la soluzione sia semplicemente essere più presente sessualmente e più disinibita"; "So che l'ho trascurato molto sessualmente parlando, sa che sicuramente la sua severità incide nella mia mancanza di voglia".
Come lei stessa affronti il sesso non è chiaro da queste parole, e quindi risulta difficile rispondere al suo quesito, se "le nostre incompatibilità siano giunte ad un punto in cui l'unica soluzione sia separarci". Quanto siete incompatibili?
Ci sono tanti aspetti nel legame di coppia e certamente la sessualità è uno dei principali, ma vanno conosciuti anche gli altri e va meglio definito questo, col sapere quali siano le sue preferenze, le sue aspettative, le sue resistenze.
Ciò è molto difficile online, per cui le suggerirei dei colloqui psicologici di persona. Le consiglio anche di portare con sé la sua lettera, per analizzarla col professionista di sua scelta.
Una cosa che mi lascia perplessa è il suo riferimento alla "severità" sopravvenuta nel partner dopo un anno di relazione. Severità, oppure nervosismo, intolleranza per un legame insoddisfacente? O invece altri eventi esterni pesano sulla vostra relazione?
Come vede ci sono diversi punti da analizzare, e lei in questo momento, colpita dalla inaspettata confessione, "bloccata" e "senza sentimenti", come scrive, non può farlo da sola né insieme al partner.
Le faccio molti auguri. Ci tenga al corrente.
che ci sia o meno anche "dell'altro", ciò che il suo partner le ha detto sulle sue preferenze sessuali, tradotte in esperienze reali a sua insaputa, riterrei sia abbastanza per escludere una relazione unicamente orientata verso una sola persona di genere femminile.
Lei purtroppo non ci dice molto di sé stessa, forse perché colpita dalla "confessione" di lui.
Ecco le poche notizie che trapelano dalla sua email: "Ci sono stati dei tradimenti, da parte di entrambi"; "io non voglio sempre avere rapporti"; "conosce bene le mie idee su tradimenti e coppie aperte e avrebbe dovuto parlarmene prima"; "Io mi sento bloccata, non sento sentimenti e non riesco a capire se veramente la soluzione sia semplicemente essere più presente sessualmente e più disinibita"; "So che l'ho trascurato molto sessualmente parlando, sa che sicuramente la sua severità incide nella mia mancanza di voglia".
Come lei stessa affronti il sesso non è chiaro da queste parole, e quindi risulta difficile rispondere al suo quesito, se "le nostre incompatibilità siano giunte ad un punto in cui l'unica soluzione sia separarci". Quanto siete incompatibili?
Ci sono tanti aspetti nel legame di coppia e certamente la sessualità è uno dei principali, ma vanno conosciuti anche gli altri e va meglio definito questo, col sapere quali siano le sue preferenze, le sue aspettative, le sue resistenze.
Ciò è molto difficile online, per cui le suggerirei dei colloqui psicologici di persona. Le consiglio anche di portare con sé la sua lettera, per analizzarla col professionista di sua scelta.
Una cosa che mi lascia perplessa è il suo riferimento alla "severità" sopravvenuta nel partner dopo un anno di relazione. Severità, oppure nervosismo, intolleranza per un legame insoddisfacente? O invece altri eventi esterni pesano sulla vostra relazione?
Come vede ci sono diversi punti da analizzare, e lei in questo momento, colpita dalla inaspettata confessione, "bloccata" e "senza sentimenti", come scrive, non può farlo da sola né insieme al partner.
Le faccio molti auguri. Ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 06/01/2020.
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