Esibizionismo in privato
Buonasera,
Ho 40 anni, sono un uomo gay e vivo al nord.
Da alcuni anni ho trovato un modo di vivere la mia sessualità che, seppur vivendo le esperienze che descriverò in modo sereno, ho qualche dubbio sul fatto che in qualche modo mi abbiano cambiato, reso diverso.
Mi spiego.
Da alcuni anni trovo piacevole avere una sessualità di tipo egoistico, inizialmente cercavo la compagnia di ragazzi più giovani di me da cui farmi praticare rapporti orali e manuali, mettendomi io nudo e pretendendo che loro restassero vestiti e non si procurassero piacere, e trovavo spesso ragazzi disposti a soddisfare volentieri questo mio desiderio.
Negli ultimi tempi ho cambiato tipo di destinatario, ora preferisco cercare uomini più maturi di me e che non mi attraggano fisicamente.
Le modalità sono sempre più o meno le stesse: pretendo di essere nudo solo io, che l'altro rimanga vestito e che sia solo io a godere.
In più ultimamente provo particolare piacere se l'altro esprime parole di apprezzamento verso le caratteristiche fisiche maschili del mio corpo, non solo in merito all'organo sessuale ma anche alla barba, alla villosità del mio corpo.
Ho una relazione stabile da 14 anni ma i rapporti col mio compagno sono ormai molto rari.
So per certo che anche lui va con altri e tacitamente abbiamo accettato l'apertura della coppia.
È possibile che questo mio comportamento sia una compensazione per torti subiti da bambino?
Parlo di episodi di bullismo a scuola e catechismo in cui venivo chiamato con quei termini poco belli contro i gay e le prostitute.
Inoltre ho anche la sensazione che questo mio comportamento sia anche la compensazione del sentirmi poco desiderato dal mio compagno.
Già dai primi tempi la nostra sessualità era sbilanciata.
Io ero quello con più desiderio, lui più trattenuto.
Abbiamo una relazione a distanza e il fatto che lui si addormentasse quando ci ritrovavamo finalmente a letto il sabato sera mi faceva sentire tremendamente mortificato.
Per non rimanerci male ogni volta, piano piano ho smesso di aspettarmi qualcosa.
Cercare di parlargli è stato quasi inutile, il succo del discorso è che se voglio stare con lui lo prendo così com'è, se no...
Adesso cerco negli altri un desiderio nei miei confronti talmente forte da annullare il loro.
Provo una grande gratificazione nel mostrarmi nudo, anche che mi si osservi mentre mi masturbo, ma non è una cosa che farei in pubblico o con degli sconosciuti.
Mi piace fatta a tu per tu nell'intimo di casa.
E' sano questo mio egoismo sessuale?
Tutto sommato non mi fa star male, anzi, mi sento gratificato.
Grazie a chi risponderà.
Ho 40 anni, sono un uomo gay e vivo al nord.
Da alcuni anni ho trovato un modo di vivere la mia sessualità che, seppur vivendo le esperienze che descriverò in modo sereno, ho qualche dubbio sul fatto che in qualche modo mi abbiano cambiato, reso diverso.
Mi spiego.
Da alcuni anni trovo piacevole avere una sessualità di tipo egoistico, inizialmente cercavo la compagnia di ragazzi più giovani di me da cui farmi praticare rapporti orali e manuali, mettendomi io nudo e pretendendo che loro restassero vestiti e non si procurassero piacere, e trovavo spesso ragazzi disposti a soddisfare volentieri questo mio desiderio.
Negli ultimi tempi ho cambiato tipo di destinatario, ora preferisco cercare uomini più maturi di me e che non mi attraggano fisicamente.
Le modalità sono sempre più o meno le stesse: pretendo di essere nudo solo io, che l'altro rimanga vestito e che sia solo io a godere.
In più ultimamente provo particolare piacere se l'altro esprime parole di apprezzamento verso le caratteristiche fisiche maschili del mio corpo, non solo in merito all'organo sessuale ma anche alla barba, alla villosità del mio corpo.
Ho una relazione stabile da 14 anni ma i rapporti col mio compagno sono ormai molto rari.
So per certo che anche lui va con altri e tacitamente abbiamo accettato l'apertura della coppia.
È possibile che questo mio comportamento sia una compensazione per torti subiti da bambino?
Parlo di episodi di bullismo a scuola e catechismo in cui venivo chiamato con quei termini poco belli contro i gay e le prostitute.
Inoltre ho anche la sensazione che questo mio comportamento sia anche la compensazione del sentirmi poco desiderato dal mio compagno.
Già dai primi tempi la nostra sessualità era sbilanciata.
Io ero quello con più desiderio, lui più trattenuto.
Abbiamo una relazione a distanza e il fatto che lui si addormentasse quando ci ritrovavamo finalmente a letto il sabato sera mi faceva sentire tremendamente mortificato.
Per non rimanerci male ogni volta, piano piano ho smesso di aspettarmi qualcosa.
Cercare di parlargli è stato quasi inutile, il succo del discorso è che se voglio stare con lui lo prendo così com'è, se no...
Adesso cerco negli altri un desiderio nei miei confronti talmente forte da annullare il loro.
Provo una grande gratificazione nel mostrarmi nudo, anche che mi si osservi mentre mi masturbo, ma non è una cosa che farei in pubblico o con degli sconosciuti.
Mi piace fatta a tu per tu nell'intimo di casa.
E' sano questo mio egoismo sessuale?
Tutto sommato non mi fa star male, anzi, mi sento gratificato.
Grazie a chi risponderà.
[#1]
Gentile utente,
noi qui ci occupiamo dei disagi di chi ci scrive,
mentre Lei non sembra manifestare disagi:
"...Tutto sommato non mi fa star male, anzi, mi sento gratificato."
Per cercare di capire un po' di più della propria sessualità e gusti personali non basta un consulto online;
una consulenza *di persona* potrebbe soddisfare le Sue curiosità.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
noi qui ci occupiamo dei disagi di chi ci scrive,
mentre Lei non sembra manifestare disagi:
"...Tutto sommato non mi fa star male, anzi, mi sento gratificato."
Per cercare di capire un po' di più della propria sessualità e gusti personali non basta un consulto online;
una consulenza *di persona* potrebbe soddisfare le Sue curiosità.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 03/01/2020.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).