Situazione psicologica complicata
Salve a tutti.
È la prima volta che scrivo su questo sito dopo aver letto, occasionalmente, diversi consulti sui più disparati argomenti.
Vado al dunque: sono da poco uno studente universitario, ho cambiato "vita" da poco e speravo che questo cambiamento incidesse anche nella mia situazione psicologica certe volte insostenibile anche per me stesso, ma non è stato così.
Parto dagli albori per farvi capire meglio di cosa sto parlando: da piccolo sono sempre stato carente di salute, mia madre e mio padre spendevano molti soldi in medicine e spesso grazie a medici dalla dubbia formazione finivo per prendere troppe medicine e cortisone senza un vero motivo.
Questa cosa, insieme alll'abitudine di mia madre di ingozzarmi di cibo, mi hanno fatto sviluppare delle cattive abitudini che nel tempo hanno avuto le loro ripercussioni.
A 13 anni pesavo 105 kg, a scuola venivo bullizzato, le ragazze si divertivano a giocare con i miei sentimenti, i miei "amici" facevano altrettanto e io il massimo che potevo fare per rimediare era chiudermi in me stesso e fare finta di nulla.
A 14-15 anni mi innamorai seriamente di una ragazza e a causa del suo rifiuto iniziai ad odiare me stesso.
Persi 30 kg in 3 mesi mangiando poco e nulla, lasciandomi però tutti i segni di chi dimagrisce troppo in troppo poco tempo.
Ancora oggi ho cicatrici ovunque, numerosissime smagliature molto evidenti, pelle superflua e anche il petto.
Tutto questo ha causato in me una totale perdita di autostima.
Non riesco a relazionarmi bene con le altre persone in alcuni contesti e ho paura di essere visto in costume.
Sono stato in depressione per almeno 3 anni se non di più e ancora oggi lotto contro di essa.
Mi faccio prendere dall'ansia, ho paura dei giudizi, sono bipolare e ho un carattere fragile.
Durante la vita ho cambiato spesso modo di comportarmi, passando dall'ipersensibile all'apatia totale, dall'odiare me stesso ad amarlo, dall'essere socievole ad essere scontroso e provare rabbia per tutto.
Molti amici mi hanno voltato le spalle, amici di cui mi fidavo e a cui ho dato molto.
Con la vita sentimentale ho fatto a pugni tutta la vita: ho scoperto il mio modo di amare gli altri quando ero piccolo e continuo tutt'ora ad avere più o meno lo stesso ideale di relazione amorosa, ma i miei tentativi di avere una ragazza sono andati tutti male, tranne per una storia di qualche mese che una volta terminata mi ha gettato dentro un abisso di disperazione durato quasi 2 anni.
Fondamentalmente non ho problemi con le ragazze, riesco a parlarci e ho un paio di amiche, ma nulla di più.
Molti mi dicono che sono introverso e taciturno quando sono in mezzo a sconosciuti, ma quando mi apro e mi sento "accettato" divento molto estroverso ed attivo nelle conversazioni.
Il mio problema è la scarsa autostima e il mio vedermi imperfetto in qualsiasi campo, sentendomi spesso incompreso e peggiore degli altri.
Non ho la possibilità di fare una liposuzione o permettermi uno psicologo, ma ho bisogno di un parere esperto
È la prima volta che scrivo su questo sito dopo aver letto, occasionalmente, diversi consulti sui più disparati argomenti.
Vado al dunque: sono da poco uno studente universitario, ho cambiato "vita" da poco e speravo che questo cambiamento incidesse anche nella mia situazione psicologica certe volte insostenibile anche per me stesso, ma non è stato così.
Parto dagli albori per farvi capire meglio di cosa sto parlando: da piccolo sono sempre stato carente di salute, mia madre e mio padre spendevano molti soldi in medicine e spesso grazie a medici dalla dubbia formazione finivo per prendere troppe medicine e cortisone senza un vero motivo.
Questa cosa, insieme alll'abitudine di mia madre di ingozzarmi di cibo, mi hanno fatto sviluppare delle cattive abitudini che nel tempo hanno avuto le loro ripercussioni.
A 13 anni pesavo 105 kg, a scuola venivo bullizzato, le ragazze si divertivano a giocare con i miei sentimenti, i miei "amici" facevano altrettanto e io il massimo che potevo fare per rimediare era chiudermi in me stesso e fare finta di nulla.
A 14-15 anni mi innamorai seriamente di una ragazza e a causa del suo rifiuto iniziai ad odiare me stesso.
Persi 30 kg in 3 mesi mangiando poco e nulla, lasciandomi però tutti i segni di chi dimagrisce troppo in troppo poco tempo.
Ancora oggi ho cicatrici ovunque, numerosissime smagliature molto evidenti, pelle superflua e anche il petto.
Tutto questo ha causato in me una totale perdita di autostima.
Non riesco a relazionarmi bene con le altre persone in alcuni contesti e ho paura di essere visto in costume.
Sono stato in depressione per almeno 3 anni se non di più e ancora oggi lotto contro di essa.
Mi faccio prendere dall'ansia, ho paura dei giudizi, sono bipolare e ho un carattere fragile.
Durante la vita ho cambiato spesso modo di comportarmi, passando dall'ipersensibile all'apatia totale, dall'odiare me stesso ad amarlo, dall'essere socievole ad essere scontroso e provare rabbia per tutto.
Molti amici mi hanno voltato le spalle, amici di cui mi fidavo e a cui ho dato molto.
Con la vita sentimentale ho fatto a pugni tutta la vita: ho scoperto il mio modo di amare gli altri quando ero piccolo e continuo tutt'ora ad avere più o meno lo stesso ideale di relazione amorosa, ma i miei tentativi di avere una ragazza sono andati tutti male, tranne per una storia di qualche mese che una volta terminata mi ha gettato dentro un abisso di disperazione durato quasi 2 anni.
Fondamentalmente non ho problemi con le ragazze, riesco a parlarci e ho un paio di amiche, ma nulla di più.
Molti mi dicono che sono introverso e taciturno quando sono in mezzo a sconosciuti, ma quando mi apro e mi sento "accettato" divento molto estroverso ed attivo nelle conversazioni.
Il mio problema è la scarsa autostima e il mio vedermi imperfetto in qualsiasi campo, sentendomi spesso incompreso e peggiore degli altri.
Non ho la possibilità di fare una liposuzione o permettermi uno psicologo, ma ho bisogno di un parere esperto
[#1]
Gentile utente,
Lei sta vivendo una "Situazione psicologica complicata" (titolo)
e il "parere esperto" che ci chiede coincide con quello che dichiara di non poter fare:
un percorso psicologico.
Ma il modo c'è.
Il primo passo,
possibile senza alcun esborso economico,
è di rivolgersi allo sportello psicologico del Suo Ateneo.
Lo Psicologo che La riceverà esaminerà assieme a Lei *di persona* la situazione
e vedrete insieme cosa è possibile fare:
alcune sedute? un mini percorso? altro?
Ritiene di poter dare ascolto a questo suggerimento?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei sta vivendo una "Situazione psicologica complicata" (titolo)
e il "parere esperto" che ci chiede coincide con quello che dichiara di non poter fare:
un percorso psicologico.
Ma il modo c'è.
Il primo passo,
possibile senza alcun esborso economico,
è di rivolgersi allo sportello psicologico del Suo Ateneo.
Lo Psicologo che La riceverà esaminerà assieme a Lei *di persona* la situazione
e vedrete insieme cosa è possibile fare:
alcune sedute? un mini percorso? altro?
Ritiene di poter dare ascolto a questo suggerimento?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 769 visite dal 28/12/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.