Come gestire amicizie e più tra gay che si assume e un gay represso?
Salve, sono gay e mi assumo come tale, sebbene lo vivo discretamente, di nascosto.
Ho un amico di cui sono sicuro che è un gay represso.
Abbiamo già avuto qualche esperienze sessuale che io definirei superficiali, solo qualche giocchetti, senza mai arrivare alla penetrazione.
Solo che questo amico è troppo represso e non ammette né assume essere gay, per diversi motivi: religioso, società, etc...
Lui riconosce che l'esperienza sessuale in sé è belissima ma ogni volta afferma non voler continuare a fare giochi sessuali per i suddetti motivi, sopratutto per il motivo religioso.
Questo mi rende triste e mi fà tante frustrazioni.
Come devo gestire?
Lasciare perdere?
insistere?
Spiiegargli che l'omossessualità è normale, etccc?
Grazie.
Ho un amico di cui sono sicuro che è un gay represso.
Abbiamo già avuto qualche esperienze sessuale che io definirei superficiali, solo qualche giocchetti, senza mai arrivare alla penetrazione.
Solo che questo amico è troppo represso e non ammette né assume essere gay, per diversi motivi: religioso, società, etc...
Lui riconosce che l'esperienza sessuale in sé è belissima ma ogni volta afferma non voler continuare a fare giochi sessuali per i suddetti motivi, sopratutto per il motivo religioso.
Questo mi rende triste e mi fà tante frustrazioni.
Come devo gestire?
Lasciare perdere?
insistere?
Spiiegargli che l'omossessualità è normale, etccc?
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
Se il Suo "amico gay" non si sente di proseguire l'esperienza sessuale con Lei per "motivi religiosi"
non rimane che rispettarlo.
Questo vale sia per persone omo che etero o altro.
Talvolta rispettare le scelte altrui costa fatica,
ma tutto il resto sarebbe pressione e
- in ultima analisi -
violenza psicologica, non crede?
Se poi fosse "un gay represso",
ancor più abbisogna di tempo per capirsi, no?
Dott. Brunialti
Se il Suo "amico gay" non si sente di proseguire l'esperienza sessuale con Lei per "motivi religiosi"
non rimane che rispettarlo.
Questo vale sia per persone omo che etero o altro.
Talvolta rispettare le scelte altrui costa fatica,
ma tutto il resto sarebbe pressione e
- in ultima analisi -
violenza psicologica, non crede?
Se poi fosse "un gay represso",
ancor più abbisogna di tempo per capirsi, no?
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Sono d'accordo sulla risposta molto pertinente e La ringrazio.
Lei diceva che costa fatica rispettare la scelta dell'altro (ovvero il rifiuto dell'altro a proseguire il sesso) ed è vero, anche perche lui stesso è ad oggi esitante. Lui va avanti-indietro: oggi sì, domani, no; e questo atteggiamento erratico da parte sua genera una situazione di incertezza e quindi la mia frustrazione è più difficile a vivere.
Cosa si consiglia di solito per superare questa fatica? Trovare qualcun' altro? Respingere io stesso i miei impulsi verso di lui? Fare finta come non ci fosse niente?
Ho solamente bisogno di consigli come dimenticare questi pulsioni di fare sesso con lui.
Grazie ancora.
Lei diceva che costa fatica rispettare la scelta dell'altro (ovvero il rifiuto dell'altro a proseguire il sesso) ed è vero, anche perche lui stesso è ad oggi esitante. Lui va avanti-indietro: oggi sì, domani, no; e questo atteggiamento erratico da parte sua genera una situazione di incertezza e quindi la mia frustrazione è più difficile a vivere.
Cosa si consiglia di solito per superare questa fatica? Trovare qualcun' altro? Respingere io stesso i miei impulsi verso di lui? Fare finta come non ci fosse niente?
Ho solamente bisogno di consigli come dimenticare questi pulsioni di fare sesso con lui.
Grazie ancora.
[#3]
"..Cosa si consiglia di solito per superare questa fatica?.."
Se si tratta di un percorso che lui sta facendo, l'attesa paziente può essere pertinente,
sempre che Lei ci tenga.
In altri casi .. starà a Lei decidere cosa fare.
In ogni caso ne parli apertamente con lui.
Cordiali saluti
Dott. Brunialti
Se si tratta di un percorso che lui sta facendo, l'attesa paziente può essere pertinente,
sempre che Lei ci tenga.
In altri casi .. starà a Lei decidere cosa fare.
In ogni caso ne parli apertamente con lui.
Cordiali saluti
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 26/12/2019.
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