Il mio fidanzato è depresso e non vuole fare l'amore con me
Salve dottori,
Ho 24 anni e sono fidanzata da quasi 2 anni con un ragazzo della mia stessa età.
Da un anno la sua depressione si è riacutizzata, sta andando da uno psichiatra che lo sta trattando con fluoxetina (prima prendeva la paroxetina), anche se secondo me non è abbastanza e avrebbe bisogno di uno psicologo.
Vi spiego:
Ha sempre sonno, si lamenta del lavoro e del mutuo, è apatico, non ammette di essere depresso, anzi dice di essere così di natura (ma nei periodi in cui stava bene non era affatto così), non ha voglia di fare l'amore con me (gli ho chiesto se fossi io il problema, ma mi ha detto che di me non ha niente da ridire e che il problema è che non ha stimoli sessuali, non ha semplicemente voglia neanche di Masturbarsi) e ha ammesso che le ultime volte che lo abbiamo fatto si è sforzato, non aveva voglia.
Io gliene parlo ma non è assolutamente disponibile al dialogo, cerco di capire, magari usando anche modi troppo bruschi, ma sono arrivata allo stremo.
Sono stanca e non so come comportarmi.
Anche perché lui non vede miglioramenti e dice che meglio di così non può stare.
Praticamente secondo lui, la cosa è normale e non ammette di essere depresso (cosa diagnosticata dallo psichiatra) quindi non si sforza neanche di stare meglio.
Non fa passi avanti e non vuole migliorare.
Vi chiedo aiuto, soprattutto su come posso comportarmi io.
Perché lo amo, voglio stargli accanto, ma allo stesso tempo non vorrei andare a fondo anch'io.
Vorrei sentirmi desiderata e amata e non aver paura di perderlo.
Grazie per la risposta.
Ho 24 anni e sono fidanzata da quasi 2 anni con un ragazzo della mia stessa età.
Da un anno la sua depressione si è riacutizzata, sta andando da uno psichiatra che lo sta trattando con fluoxetina (prima prendeva la paroxetina), anche se secondo me non è abbastanza e avrebbe bisogno di uno psicologo.
Vi spiego:
Ha sempre sonno, si lamenta del lavoro e del mutuo, è apatico, non ammette di essere depresso, anzi dice di essere così di natura (ma nei periodi in cui stava bene non era affatto così), non ha voglia di fare l'amore con me (gli ho chiesto se fossi io il problema, ma mi ha detto che di me non ha niente da ridire e che il problema è che non ha stimoli sessuali, non ha semplicemente voglia neanche di Masturbarsi) e ha ammesso che le ultime volte che lo abbiamo fatto si è sforzato, non aveva voglia.
Io gliene parlo ma non è assolutamente disponibile al dialogo, cerco di capire, magari usando anche modi troppo bruschi, ma sono arrivata allo stremo.
Sono stanca e non so come comportarmi.
Anche perché lui non vede miglioramenti e dice che meglio di così non può stare.
Praticamente secondo lui, la cosa è normale e non ammette di essere depresso (cosa diagnosticata dallo psichiatra) quindi non si sforza neanche di stare meglio.
Non fa passi avanti e non vuole migliorare.
Vi chiedo aiuto, soprattutto su come posso comportarmi io.
Perché lo amo, voglio stargli accanto, ma allo stesso tempo non vorrei andare a fondo anch'io.
Vorrei sentirmi desiderata e amata e non aver paura di perderlo.
Grazie per la risposta.
[#1]
Gentile signorina
Intanto grazie a lei per averci interpellato.
In una delle mie prime risposte fornite su questo blog (in quel caso ad un uomo) scrivevo che: Il piacere é un flusso di sentimenti, come é stato definito da Lowen, che va verso l'esterno in risposta all'ambiente, lo attribuiamo generalmente all'oggetto o alla situazione che provoca una simile risposta. Quindi la gente pensa al piacere in termini di una prestazione, sia essa sessuale, ludica o altro. Certamente c'é piacere in situazioni che stimolano un flusso del sentimento, ma il punto di vista che identifica la capacità di provare piacere con la situazione, é poco realistico, in quanto una cosa è piacevole soltanto quando siamo nello stato d'animo giusto per provarla .
Lei sta vivendo una situazione decisamente difficile per la sua giovane età quando il desiderio di conoscere l’altro anche attraverso il corpo é naturale, come lo é il bisogno di sentirsi apprezzate e amate, ed é molto ammirevole che si ponga delle domande e che cerchi le migliori soluzioni, ma, come le ha già detto il suo ragazzo e come le ho scritto sopra, il problema non è lei. Come intelligentemente ha intuito, la cosa più giusta da fare è convincerlo a fare alcune sedute da un/una collega per lui stesso e per la relazione che rischia di naufragare. La psicoterapia é spesso consigliata anche in accompagnamento ai farmaci che non deve sospendere. É molto utile inoltre avere una diagnosi esatta; la depressione può essere anche il sintomo di molti altri disturbi che vale la pena di indagare. Legga bene cosa ha scritto lo psichiatra e poi gli esprima in maniera decisa quanto lei ritiene che debba essere fatto per la vostra vita futura.
Sperando di essere stata utile le auguro buone cose
Intanto grazie a lei per averci interpellato.
In una delle mie prime risposte fornite su questo blog (in quel caso ad un uomo) scrivevo che: Il piacere é un flusso di sentimenti, come é stato definito da Lowen, che va verso l'esterno in risposta all'ambiente, lo attribuiamo generalmente all'oggetto o alla situazione che provoca una simile risposta. Quindi la gente pensa al piacere in termini di una prestazione, sia essa sessuale, ludica o altro. Certamente c'é piacere in situazioni che stimolano un flusso del sentimento, ma il punto di vista che identifica la capacità di provare piacere con la situazione, é poco realistico, in quanto una cosa è piacevole soltanto quando siamo nello stato d'animo giusto per provarla .
Lei sta vivendo una situazione decisamente difficile per la sua giovane età quando il desiderio di conoscere l’altro anche attraverso il corpo é naturale, come lo é il bisogno di sentirsi apprezzate e amate, ed é molto ammirevole che si ponga delle domande e che cerchi le migliori soluzioni, ma, come le ha già detto il suo ragazzo e come le ho scritto sopra, il problema non è lei. Come intelligentemente ha intuito, la cosa più giusta da fare è convincerlo a fare alcune sedute da un/una collega per lui stesso e per la relazione che rischia di naufragare. La psicoterapia é spesso consigliata anche in accompagnamento ai farmaci che non deve sospendere. É molto utile inoltre avere una diagnosi esatta; la depressione può essere anche il sintomo di molti altri disturbi che vale la pena di indagare. Legga bene cosa ha scritto lo psichiatra e poi gli esprima in maniera decisa quanto lei ritiene che debba essere fatto per la vostra vita futura.
Sperando di essere stata utile le auguro buone cose
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.6k visite dal 21/12/2019.
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