Perché non mi sento donna?

Buongiorno a tutti.

Scrivo qui perché sento proprio il bisogno di sfogarmi, uno sfogo contro me stessa principalmente.
Sono una donna di 32 anni e ho un figlio di quasi 6.
Vivo nello stesso stabile di mia madre al piano sopra il suo e piano piano sto arredando il mio appartamento.
Mio figlio quando non è a scuola per la maggior parte del tempo sta con mia madre per via dei miei orari di lavoro e solo nel fine settimana posso tenerlo con me.
Sto scrivendo questo post perché mi rendo conto di avere un problema: nonostante io abbia più di 30 anni mi sento e mi comporto come una ragazzina che non ha responsabilità e questo mi fa stare proprio male.
Ad esempio, non sono come le "classiche" mamme lavoratrici che riescono sempre a tenere pulita e sistemata la casa.
Nelle mie ore libere preferisco riposarmi e rilassarmi guardando qualcosa in tv e così via, dovrei sfruttare questo tempo invece per prendermi la responsabilità di avere una casa mia e dare una bella sistemata, ma è più forte di me.
Così mi trovo nel fine settimana a fare tutto quello che avrei potuto fare durante la settimana poco alla volta.
Anche al lavoro non mi sento abbastanza all'altezza, sono distratta e ho la testa per aria a volte tanto che certi clienti (in modo scherzoso) mi definiscono "sognatrice" il che è carino, ma ovviamente dipende dalle situazioni e io ce la metto tutta per stare con i piedi per terra il più possibile.

Sono cresciuta in una famiglia di Testimoni di Geova, non so se da questo potrebbe dipendere qualcosa, io ne sono convinta.
Non ho potuto vivere la mia infanzia e non mi sono mai sentita adulta.
Mi sento come se fossi in una sorta di limbo.
Da piccola niente compleanni, niente feste ecc... Tutt'oggi anche se non sono più tdg queste per me sono cose futili... Vedo mamme che si spaccano per addobbare la casa in occasione del natale ma io non ci riesco proprio.
Oppure donne sempre perfette, le unghie sempre fatte, trucco impeccabile e casa extra pulita, ma mi chiedo come fanno?
La mia camera da letto sembra quella di un teenager, se vado al centro commerciale mi fermo a guardare i gadget che hanno nei negozi di videogiochi ecc anzicché fermarmi a guardare le vetrine dei negozi di gioielli... Non mi sento una donna matura e questo mi terrorizza a volte e mi rende molto insicura.

Grazie in anticipo a chi leggerà e risponderà.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

Lei non nomina minimamente il papà del Suo bambino; è presente? Se sì, che cosa pensa di questa situazione? Le è di aiuto in casa con la gestione del bimbo e della casa?

Che tipo di fatica incontra nell'occuparsi di se stessa e della casa? Secondo Lei come mai ha così tanto bisogno di riposo, lavora molto?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Buonasera dottoressa, innanzitutto grazie per avermi risposto.
Il papà di mio figlio non è molto presente. Abbiamo convissuto fino a poco prima che nostro figlio compisse un anno e da allora si fa vivo poco e niente. Non ho mai avuto un sostegno morale, fisico o economico da lui. A volte gli chiedo una mano per le cose che riguardano nostro figlio e lui partecipa quando può (ad esempio visite, ricevimenti a scuola ecc) però mi piacerebbe che fosse lui stesso a prendere l'iniziativa ma non lo fa mai! In tre anni di materna non è mai andato a prendere il bimbo a scuola, in 5 anni non ha mai fatto un pensierino quando quelle poche volte viene a vederlo. Capisco i suoi problemi economici e non ho mai preteso nulla da lui ma almeno ogni tanto potrebbe portare un cioccolatino per il figlio o un giochino di pochi euro? Sono cose che dovrebbero avvenire spontaneamente e non mi va di chiedergliele.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

probabilmente la questione è un po' diversa da quella presentata in prima battuta; sembrerebbe, infatti, che ci sia una deflessione del tono dell'umore.

Non è facile accudire un'altra persona, soprattutto se si tratta di un bimbo che è completamente dipendente da Lei.

Senz'altro sono necessari, anzi indispensabili, aiuti da più fronti. Ma io Le suggerirei anche di provare a parlarne con uno psicologo direttamente, prenotando un colloquio clinico in un qualunque ospedale della Sua zona.

Mi faccia sapere.

Nel frattempo, Le auguro Buone Feste!