Insicurezze e tendenza a doversi giustificare per tutto
Salve dottori e dottoresse, vi scrivo per un problema che mi perseguita ormai da un po'.
Ho 26 anni e sono sempre stato un ragazzo molto insicuro, cosa che ha trovato conseguenze e forse anche cause nelle relazioni con le ragazze.
Diciamo che fino ai 18/19 anni non mi sono mai piaciuto del tutto, e ho sempre lavorato su me stesso per migliorare il mio aspetto estetico, ed è appunto verso i 18/19 anni che ho iniziato ad apprezzarmi di più, continuando a migliorarmi ogni giorno, sia fisicamente che caratterialmente, per piacermi sempre di più e stare sempre meglio con me stesso.
Ho imparato a conoscermi ed apprezzarmi anche caratterialmente, a migliorare i miei difetti per cercare di essere una persona sempre piu valida, tuttavia, non mi sento tranquillo.
Sento ancora in parte le mie insicurezze, e spesso ho paura di perdere ciò che ho guadagnato, le sicurezze conquistate e la tranquillità acquisita.
Dopo il liceo, nonostante avessi buoni voti, non sono andato all' università, ho perso 2 anni e poi mi sono diplomato in arte drammatica (sono un attore e modello).
Ora, parallelamente alla vita attoriale, mi sono iscritto all' università e sta andando bene, ho una media piuttosto alta, tuttavia mi sento come se dovessi giustificarmi per ogni cosa, con gli altri e con me stesso.
Giustificarmi per essere felice, pensare cose come a dire "hai acquisito certezze ora solo per fortuna, se non avessi fallito in alcune cose o incontrato una certa persona non avresti quelle certezze ora, è solo fortuna".
Oppure giustificarmi con persone che magari mi criticano, e invece non dovrebbero avere cosi tanta influenza su di me.
Sento come se non riuscissi a godermi appieno le cose, come se non mi stessi godendo appieno questi che sono gli anni migliori della vita di una persona.
E come dicevo questo giustificarmi, sentirmi non all' altezza, mi porta a essere insicuro, essere insicuro con le ragazze, voler tanto una relazione ma allo stesso tempo sentirmi spaventato dal non saperla gestire.
Ho dato il mio primo bacio a 21 anni, e sono ancora vergine, nonostante sia oggettivamente un ragazzo di bello aspetto, inserito nella moda e che da ciò che dicono amici e amiche dovrebbe avere una storia sentimentale diversa.
La mancanza di una ragazza accanto mi fa sentire ancora più inferiore, soprattutto l' essere ancora vergine, mi fa sentire come se non fossi completamente adulto, come se fossi inferiore agli altri.
A tutto ciò contribuiscono anche le difficoltà economiche, che aggiungono altre sensazioni di incertezza.
Ora c'è una ragazza molto carina che mi piace tantissimo sia esteticamente che caratterialmente, ma come sempre ho paura di esprimere il mio interesse per lei, sentendomi insicuro e pensando che sicuramente verrei rifiutato, nonostante alcune amiche abbiano notato nei suoi comportamenti possibili interessi.
Per questo vi chiedo, per questa situazione con lei mai soprattutto in generale, come posso liberarmi di queste insicurezze e sentirmi più sereno?
Ho 26 anni e sono sempre stato un ragazzo molto insicuro, cosa che ha trovato conseguenze e forse anche cause nelle relazioni con le ragazze.
Diciamo che fino ai 18/19 anni non mi sono mai piaciuto del tutto, e ho sempre lavorato su me stesso per migliorare il mio aspetto estetico, ed è appunto verso i 18/19 anni che ho iniziato ad apprezzarmi di più, continuando a migliorarmi ogni giorno, sia fisicamente che caratterialmente, per piacermi sempre di più e stare sempre meglio con me stesso.
Ho imparato a conoscermi ed apprezzarmi anche caratterialmente, a migliorare i miei difetti per cercare di essere una persona sempre piu valida, tuttavia, non mi sento tranquillo.
Sento ancora in parte le mie insicurezze, e spesso ho paura di perdere ciò che ho guadagnato, le sicurezze conquistate e la tranquillità acquisita.
Dopo il liceo, nonostante avessi buoni voti, non sono andato all' università, ho perso 2 anni e poi mi sono diplomato in arte drammatica (sono un attore e modello).
Ora, parallelamente alla vita attoriale, mi sono iscritto all' università e sta andando bene, ho una media piuttosto alta, tuttavia mi sento come se dovessi giustificarmi per ogni cosa, con gli altri e con me stesso.
Giustificarmi per essere felice, pensare cose come a dire "hai acquisito certezze ora solo per fortuna, se non avessi fallito in alcune cose o incontrato una certa persona non avresti quelle certezze ora, è solo fortuna".
Oppure giustificarmi con persone che magari mi criticano, e invece non dovrebbero avere cosi tanta influenza su di me.
Sento come se non riuscissi a godermi appieno le cose, come se non mi stessi godendo appieno questi che sono gli anni migliori della vita di una persona.
E come dicevo questo giustificarmi, sentirmi non all' altezza, mi porta a essere insicuro, essere insicuro con le ragazze, voler tanto una relazione ma allo stesso tempo sentirmi spaventato dal non saperla gestire.
Ho dato il mio primo bacio a 21 anni, e sono ancora vergine, nonostante sia oggettivamente un ragazzo di bello aspetto, inserito nella moda e che da ciò che dicono amici e amiche dovrebbe avere una storia sentimentale diversa.
La mancanza di una ragazza accanto mi fa sentire ancora più inferiore, soprattutto l' essere ancora vergine, mi fa sentire come se non fossi completamente adulto, come se fossi inferiore agli altri.
A tutto ciò contribuiscono anche le difficoltà economiche, che aggiungono altre sensazioni di incertezza.
Ora c'è una ragazza molto carina che mi piace tantissimo sia esteticamente che caratterialmente, ma come sempre ho paura di esprimere il mio interesse per lei, sentendomi insicuro e pensando che sicuramente verrei rifiutato, nonostante alcune amiche abbiano notato nei suoi comportamenti possibili interessi.
Per questo vi chiedo, per questa situazione con lei mai soprattutto in generale, come posso liberarmi di queste insicurezze e sentirmi più sereno?
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L'ultima domanda che pone sintetizza bene la situazione. Vi è una grande insicurezza e difficoltà nei rapporti, ma questa non è che la forma emergente di problemi più profondi. Non esiste una soluzione comportamentale che può essere consigliata e che sia risolutiva. Per quanti sforzi lei faccia sul piano della volontà, questi non le procurano adattamento, equilibrio e buone relazioni. Eppure lei ha le risorse, intellettive e sensibili, per ottenere questi obiettivi ma ha bisogno di farsi aiutare accettando di intraprendere una psicoterapia, ove potere finalmente liberare e maturare le sue potenzialità.
Dr. DANIELE RONDANINI- Dirig. Psicologo ASL RM 2- Psicoterapeuta - Psicoanalista Junghiano Didatta e Supervisore- Docente - CIPA Roma
3384703937
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 17/12/2019.
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