Sentimenti per un prete
Salve,
Avevo già scritto sull'argomento ma, dopo una risposta, non ne ho avute altre (al contrario di quanto sperassi).
In ogni caso, da allora questo sentimento non mi passa, continuo a pensare a lui, che non vedo più da un mese e che non rivedrò per chissà quanto tempo: l'hanno mandato in missione dall'altra parte del mondo, a svolgere il suo sacerdozio.
Ma non riesco a farmi passare questi sentimenti, che in alcuni momenti delle mie giornate mi soffocano.
Cosa faccio?
Mi dichiaro per "liberarmi" di questo peso?
Avevo già scritto sull'argomento ma, dopo una risposta, non ne ho avute altre (al contrario di quanto sperassi).
In ogni caso, da allora questo sentimento non mi passa, continuo a pensare a lui, che non vedo più da un mese e che non rivedrò per chissà quanto tempo: l'hanno mandato in missione dall'altra parte del mondo, a svolgere il suo sacerdozio.
Ma non riesco a farmi passare questi sentimenti, che in alcuni momenti delle mie giornate mi soffocano.
Cosa faccio?
Mi dichiaro per "liberarmi" di questo peso?
[#1]
Gentile utente,
- perchè "liberarsi di questo peso" scaricandolo sull'altro?
- Questi sentimenti rappresentano un "SUO" problema;
e dunque perchè complicare la vita ad un prete "..mandato in missione dall'altra parte del mondo, a svolgere il suo sacerdozio.."?
- Cosa si aspetterebbe di ottenere "dichiarandosi"?
Anzichè risposte, dunque,
tre domande per stimolarLa a riflettere profondamente.
Se non ce la fa a "..a farmi passare questi sentimenti, che in alcuni momenti delle mie giornate mi soffocano.."
chieda aiuto di persona ad una nostra Collega Psy:
c'è da elaborare il "lutto",
ma ancor prima occorre chiudere dentro di sè una storia che sembrerebbe senza sbocco considerato lo status di prete.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
- perchè "liberarsi di questo peso" scaricandolo sull'altro?
- Questi sentimenti rappresentano un "SUO" problema;
e dunque perchè complicare la vita ad un prete "..mandato in missione dall'altra parte del mondo, a svolgere il suo sacerdozio.."?
- Cosa si aspetterebbe di ottenere "dichiarandosi"?
Anzichè risposte, dunque,
tre domande per stimolarLa a riflettere profondamente.
Se non ce la fa a "..a farmi passare questi sentimenti, che in alcuni momenti delle mie giornate mi soffocano.."
chieda aiuto di persona ad una nostra Collega Psy:
c'è da elaborare il "lutto",
ma ancor prima occorre chiudere dentro di sè una storia che sembrerebbe senza sbocco considerato lo status di prete.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
rispondo alle sue domande:
1. Non si tratta di scaricarlo sull'altro, il peso, ma di liberarmene io. In passato, mi ero dichiarata ad un ragazzo (non prete), ne è rimasto sicuramente basito dalla mia dichiarazione, ma dopodiché la sua vita ha ripreso tranquillamente il suo corso dopo pochi giorni.
2. Scusi, "complicare la vita ad un prete" in che senso? Non lo costringo certo a fare nulla, e se la sua vocazione è così forte, ha solo da dire "no grazie" e io rispetterò pienamente la sua decisione
3. non mi aspetto nulla dichiarandomi. COme le dicevo, anni fa ero innamorata di un ragazzo che non mi voleva. Ma non riuscivo a farmi passare quei sentimenti. E un modo per "andare avanti" è stato proprio dichiararmi e sentirmi dire chiaro e tondo che non avevo speranze
1. Non si tratta di scaricarlo sull'altro, il peso, ma di liberarmene io. In passato, mi ero dichiarata ad un ragazzo (non prete), ne è rimasto sicuramente basito dalla mia dichiarazione, ma dopodiché la sua vita ha ripreso tranquillamente il suo corso dopo pochi giorni.
2. Scusi, "complicare la vita ad un prete" in che senso? Non lo costringo certo a fare nulla, e se la sua vocazione è così forte, ha solo da dire "no grazie" e io rispetterò pienamente la sua decisione
3. non mi aspetto nulla dichiarandomi. COme le dicevo, anni fa ero innamorata di un ragazzo che non mi voleva. Ma non riuscivo a farmi passare quei sentimenti. E un modo per "andare avanti" è stato proprio dichiararmi e sentirmi dire chiaro e tondo che non avevo speranze
[#3]
Dunque Lei possedeva già la risposta alla domanda posta nel consulto,
se dopo ben 6 (sei) minuti di riflessione scriveva la risposta.
Una risposta centrata su di sè.
In questi casi è inutile chiedere.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
se dopo ben 6 (sei) minuti di riflessione scriveva la risposta.
Una risposta centrata su di sè.
In questi casi è inutile chiedere.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.2k visite dal 16/12/2019.
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