Il mio medico di base mi ha fatto fare esami del sangue e delle

Gentilissimi medici sono un ragazzo di 25 anni,
e faccio un lavoro di ufficio molto stressante.
da circa un anno soffro di problemi di minzione.
dopo un periodo di forte stress per lo più lavorativo
nel giro di un giorno (durante una situazione di forte stress)
ho cominciato a sentire il bisogno impellente di andare ad urinare,
con molta frequenza, tanto che nel percorso casa-ufficio mi dovevo
fermare ad urinare più volte.
questo non si verifica durante il sonno.
il mio medico di base mi ha fatto fare esami del sangue e delle
urine ma questo sono regolari.
ho provato ad eliminare caffeina (caffè, coca cola, ...) e la
situazione sembra essere leggermente migliorata, ma questo
problema è talmente fastidioso che ho diminuito di molto le mie
uscite serali e cerco di evitare posti dove non ci sono dei bagni.
mi è stato prescritto il prazene 10mg ma questo sembra
solo alleviare temporaneamente e non del tutto il problema,
tanto che non sono sicuro che sia veramente efficace o no.
ho provato con attività fisica e ho cercato di rellentare un po
con il lavoro ma il problema sembra stabile, non migliora e non
peggiora, anzi in alcuni casi (conda in strada, attesa di qualcosa,
code) il fenomeno diventa più acuto, alle volte è presente anche
mal di stomaco ed inoltre sono eccessivamente ansioso,
anche immotivatamente (ed esempio una normalissima uscita con amici)
potrebbe essere un problema psicologico ?

grazie per qualsiasi risposta.
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente, per poter dire se il suo problema sia o meno psicologico sarebbe necessario prima di tutto escludere una causa medica attraverso opportuni approfondimenti clinici: ad esempio ha già fatto una visita urologica?
Qualora gli esami specialistici risultassero negativi dovrebbe prendere in considerazione l'eventualità di una visita psicologica: l'ansia, effettivamente, può influire in modo sensibile sulla frequenza della minzione.
Forse anche in presenza di cause mediche al problema varrebbe la pena un colloquio psicologico onde poter approfondire le conseguenze psicologiche dovute all'evitamento di situazioni sociali, ecc.

Cordialmente

Daniel Bulla
dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile utente,
ancora una volta mi trovo a concordare con l'esame del caso effettuato dal collega Bulla. Anch'io sono del parere che siano necessari tanto una visita medico-specialistica quanto una consulenza psicologica. La prima servirebbe a idividuare possbili cause organiche del disturbo, la seconda ad approfondire i fattori psicologici che, almeno a quanto pare dalla rapida descrzione del caso, sembrano comunque implicati e potrebbero avere un ruolo significativo se non nella genesi quantomeno nell'esacerbazione del disturbo. A questo proposito sarebbe utile indagare, come è consuetudine nelle problematiche di tipo ansioso, il significato simbolico del sintomo,ovvero, per utilizzare un linguaggio più quotidiano, che cosa questo disturbo le consente di fare o di evitare. Avviene spesso infatti che i sintomi organici siano prodotti o eascerbati dal'azione dalla relazione mente-corpo al fine di raggiungere un scopo inconscio ma preciso che consente al soggetto di gestire meglio una situazione diventata per lui insostenibile o causa di forte disagio ( ad esempio, per citare qualche caso in cui mi sono imbattuta di recente, il perpetuarsi di una patologia della condotta alimentare da parte della figlia per tenere unita una famiglia in cui la madre minacciava una imminente separazione, o ancora una enuresi prolungata e inconsueta per l' età allo scopo di eviatare vacanze scolastiche in un gruppo classe in cui il ragazzo si sentiva inadeguato). Nel suo caso si potrebbero individuare meglio i momenti in cui si acuisce o si attenua il sintomo e verificare cosa è effettivamente cambiato nella sua vita da quando presenta questo malessere, nonchè, ovviamente e soprattutto, come lei si sente.

Flavia I. Passoni
Studiopsicologia1@libero.it

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it

[#3]
Utente
Utente
grazie mille per le risposte,
aggiungo che questo fenomeno di notte non si verifica e in più volevo precisare che non ci sono perdite, ma solo lo stimolo ad urinare, che può essere più o meno acuto in diversi momenti della giornata, ad esempio durante le ore di ufficio il fenomeno è poco presente mentre si acutizza durante il viaggio casa-lavoro o uscite, impegni ..
è per questo che mi sono posto questa domanda.
[#4]
Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 342 10
Gentile Utente, i sintomi ed i contesti da lei così chiaramente riportati sono ben compatibili con una origine psicologica degli stessi. Pertanto, esperiti gli accertamenti clinici di routine, conviene pensare di affrontare il problema per ciò che è. Potrebbe essere presa in considerazione l'idea di iniziare una psicoterapia, in genere l'approccio cognitivo comportamentale può dare buoni risultati. Mi permetto di aggiungere che in casi del genere conviene non aspettare che il problema vada avanti, in quanto mi sembra di capire che si sta già creando una "organizzazione di strategie" intorno allo stesso.
Cordiali Saluti
Dr Gianni Ronzani

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani

[#5]
Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
Gentile utente,
per prima cosa è utile effettuare accertamenti medici specifici, con riferimento al dosaggio delle catecolamine urinarie e del cortisolo plasmatico ed ecografia renale-surrenale accurata. Escluse eventuali cause internistiche, il quadro orienta verso un possibile disturbo delo spettro panico-agorafobico, nel quale una condizione di iperreattività neurovegetativa determina una iperproduzione di noradrenalina, dalla quale origina l'aumento del'urgenza minzionale. In tal caso andrà impostata una terapia specifica (il Prazene che le è stato consigliato è un banale sintomatico).
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

[#6]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

concordo con il collega Presta in merito alle possibili cause di questo quadro.
Una visita urologica, inoltre, non sarebbe da escludere.
In ogni caso, solo dopo aver escluso qualsiasi causa organica potrebbe rivolgersi ad uno psichiatra ma se il suo problema psicologico 'agisce' in modo organico sara' comunque necessario trovare il 'sistema scompensato' che le provoca questa minzione continua.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

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[#7]
Utente
Utente
grazie per le risposte.
vi aggiorno in merito alle mie visite e a gli esami che sto facendo:
gli esami del sangue e delle urine sono nella norma.
ho fatto un'ecografia ai reni e alla vescica e anche qui tutto nella norma.
sono stato sottoposto ad una uroflussometria e il valore del "peak flow" è un po basso (8 ml/s). da qui il mio urologo ha deciso di sottopormi ad un esame urodinamico,
questo il responso:
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comparsa di alcune contrazioni dstrusoriali non inibite a piccolo riempimento, fino a 40-50ml con iniziale stimolo minzionale. si prosegue riempimento fino a 284ml in concomitanza di stimolo minzionale urgente.

curva p/f: flusso massimo ridotto. ausilio di torchio addominale volontario nella seconda parte della minzione.

cc: vescica con note di iperattività destrusoriale iniziale.
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dopo questo esame il mio urologo ha deciso che devo fare una visita neurologica.
il mio neurologo dopo una prima visita generale dove non ha riscontrato nulla di anomalo ha deciso di farmi fare questi due esami:
- pess pudendo ed emg piano perineale
- rm midollo lombare

quindi in realtà non ho ancora scoperto molto.
[#8]
Utente
Utente
aggiungo che mi sono preso un periodo di pausa dal lavoro e sono in vacanza a casa da circa un mese e mezzo ma non ci sono stati miglioramenti, questo mi fa pensare che potrebbe non essere stress.

inoltre sto assumendo giornalmente prazene e vesiker (solifenacina succinato) c'è un leggerissimo miglioramento ma molto lontano dalla normalità.