Disturbo di personalità di tipo istrionico
Salve, sono 8 anni che mi sento vittima della relazione che ho con il mio partner il quale credo soffra di tale disturbo.
Negli anni di relazione di sono verificati frequentemente episodi che seguono sempre la stessa routine:
1)Prima vengo cercata, ed al mio rifiuto, dopo giorni di sofferenza, si ripresenta ancora di più in modo drammatico quasi da suscitare in me la preoccupazione che possa accadere qualcosa.
Quando non riesce ad ottenere ciò che vuole, inserisce terzi nella relazione che sono amici, familiari o i miei stessi figli.
2)Dopo avergli dato altre possibilità, litighiamo e senza nemmeno cercare soluzione ai possibili problemi della nostra relazione, dice di non volermi sentire mai più lasciandomi.
3)Successivamente torna a cercarmi piangendo e dicendomi che sta male e che ha bisogno di me.
La motivazione per cui decido di riprendere sempre la relazione oltre a quella affettiva è perchè in questi 8 anni, a piccoli passi, si sono verificati dei piccoli cambiamenti.
Inizialmente forse si sentiva a disagio in quanto lui non è mai stato spostato e con relazioni di poca importanza fino a 38 anni ed io una donna separata con dei figli, ma nel tempo trascorso insieme ha cercato di integrarsi nella famiglia purtroppo con scarsi risultati a causa del suo atteggiamento assillante, geloso, possessivo, narcisista che cura il suo bell'aspetto, sempre alla ricerca di affetto.
A volte è quasi come se volesse mettersi in pari con i miei figli.
Ho chiesto aiuto ad uno psicoteraputa il quale è stato anche lui contattato da l mio partner.
Lo psicologo però lo ha affidato alla cura di una sua collega alla quale il mio partner ha chiesto di fare una seduta di coppia insieme ad entrambi gli psicologi.
Dopo questa prima seduta siamo tornati insieme, ma dopo pochi giorni mi ha nuovamente lasciata a causa di una banalità come ogni altra volta.
Siamo tuttora separati e la nostra relazione dura solitamente pochi giorni perchè viene sempre interrotta dai suoi capricci.
Vorrei solo fuggire per non farmi trovare mai più, ma non posso perchè devo accudire i miei figli.
Negli anni di relazione di sono verificati frequentemente episodi che seguono sempre la stessa routine:
1)Prima vengo cercata, ed al mio rifiuto, dopo giorni di sofferenza, si ripresenta ancora di più in modo drammatico quasi da suscitare in me la preoccupazione che possa accadere qualcosa.
Quando non riesce ad ottenere ciò che vuole, inserisce terzi nella relazione che sono amici, familiari o i miei stessi figli.
2)Dopo avergli dato altre possibilità, litighiamo e senza nemmeno cercare soluzione ai possibili problemi della nostra relazione, dice di non volermi sentire mai più lasciandomi.
3)Successivamente torna a cercarmi piangendo e dicendomi che sta male e che ha bisogno di me.
La motivazione per cui decido di riprendere sempre la relazione oltre a quella affettiva è perchè in questi 8 anni, a piccoli passi, si sono verificati dei piccoli cambiamenti.
Inizialmente forse si sentiva a disagio in quanto lui non è mai stato spostato e con relazioni di poca importanza fino a 38 anni ed io una donna separata con dei figli, ma nel tempo trascorso insieme ha cercato di integrarsi nella famiglia purtroppo con scarsi risultati a causa del suo atteggiamento assillante, geloso, possessivo, narcisista che cura il suo bell'aspetto, sempre alla ricerca di affetto.
A volte è quasi come se volesse mettersi in pari con i miei figli.
Ho chiesto aiuto ad uno psicoteraputa il quale è stato anche lui contattato da l mio partner.
Lo psicologo però lo ha affidato alla cura di una sua collega alla quale il mio partner ha chiesto di fare una seduta di coppia insieme ad entrambi gli psicologi.
Dopo questa prima seduta siamo tornati insieme, ma dopo pochi giorni mi ha nuovamente lasciata a causa di una banalità come ogni altra volta.
Siamo tuttora separati e la nostra relazione dura solitamente pochi giorni perchè viene sempre interrotta dai suoi capricci.
Vorrei solo fuggire per non farmi trovare mai più, ma non posso perchè devo accudire i miei figli.
[#1]
Gentile signora, nonostante siate tutt'ora separati la cosa più saggia da fare sarebbe quella di continuare le sedute dallo psicologo, anche da sola.Questo le permetterà di raggiungere una maggiore consapevolezza sia sul suo partner che soprattutto sulle sue reazioni. inoltre l'aiuterà anche a capire e gestire meglio le sue eventuali prossime scelte qualora il suo partner dovesse tornare.
cordialmente
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
stare vicino ad una persona incostante è davvero molto difficile, per cui se ad ora Lei non l'ha lasciato perdere significa che per questa persona lei prova un grande sentimento.
Da come l'ha descritto credo che il suo partner abbia bisogno di una valutazione psichiatrica: in questi casi un aiuto farmacologico aiuta la persona ad avere un umore più stabile, a vivere meglio e quindi ad integrarsi in modo migliore con la società.
Se fossi in lei metterei la consulenza psichiatrica come condizione essenziale al continuamento del vostro rapporto. Andateci insieme alla visita.
Tutto questo richiede un bello sforzo da parte Sua: se è davvero innamorata di lui, lo sforzo sarà minimo
stare vicino ad una persona incostante è davvero molto difficile, per cui se ad ora Lei non l'ha lasciato perdere significa che per questa persona lei prova un grande sentimento.
Da come l'ha descritto credo che il suo partner abbia bisogno di una valutazione psichiatrica: in questi casi un aiuto farmacologico aiuta la persona ad avere un umore più stabile, a vivere meglio e quindi ad integrarsi in modo migliore con la società.
Se fossi in lei metterei la consulenza psichiatrica come condizione essenziale al continuamento del vostro rapporto. Andateci insieme alla visita.
Tutto questo richiede un bello sforzo da parte Sua: se è davvero innamorata di lui, lo sforzo sarà minimo
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#3]
Utente
Dr. De Vincentiis,Dr Bulla, vi ringrazio molto per la vostra cortese attenzione, volevo farvi sapere, che sono sempre presente alle mie sedute,anche se speravo di farle insieme al mio partner, cosi come anche lui voleva, ma dopo la presunta diagnosi, mi chiedo se con un aiuto farmacologico dovesse stabilizzarsi, su quale fase si fermerà? quella dove lui diceva di voler fuggire..o su quella dove esternava una fragilità estrema visibile agli occhi di chiunque, tanto era in lui la paura di perdermi,inoltre è riuscito sempre a farsi credere sulla sua fedeltà perchè in modo disperato la reclamava e sentivo la sua sincerità,ma ora non riesco più a credergli,spero di avere presto la certezza su come realmente stanno le cose.grazie!
[#4]
Gentile utente
La presunta diagnosi di cui parla, sarebbe l'idea che lei stessa si è fatta dei comportamenti del suo fidanzato, oppure una diagnosi vera e propria che lui avrebbe ricevuto?
Perché a giudicare da ciò che descrive, con tutte le riserve del caso e i limiti di questo mezzo telematico, non mi pare che si possa parlare di disturbo istrionico di personalità solo perché al suo ragazzo piace vestirsi bene ed attrarre attenzione.
Anzi, se i comportamenti disturbanti riguardano più che altro la sfera dell'affettività, si potrebbe semmai trattare di un altro tipo di disturbo.
Ma in ogni caso mi sembrano comportamenti che difficilmente potranno essere risolti per via medica o psichiatrica. La visita psichiatrica può sempre farla - se riuscite a convincerlo - ma sarebbe forse più importante che continuiate i vostri consulti di coppia.
Cordiali saluti
La presunta diagnosi di cui parla, sarebbe l'idea che lei stessa si è fatta dei comportamenti del suo fidanzato, oppure una diagnosi vera e propria che lui avrebbe ricevuto?
Perché a giudicare da ciò che descrive, con tutte le riserve del caso e i limiti di questo mezzo telematico, non mi pare che si possa parlare di disturbo istrionico di personalità solo perché al suo ragazzo piace vestirsi bene ed attrarre attenzione.
Anzi, se i comportamenti disturbanti riguardano più che altro la sfera dell'affettività, si potrebbe semmai trattare di un altro tipo di disturbo.
Ma in ogni caso mi sembrano comportamenti che difficilmente potranno essere risolti per via medica o psichiatrica. La visita psichiatrica può sempre farla - se riuscite a convincerlo - ma sarebbe forse più importante che continuiate i vostri consulti di coppia.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Utente
Grazie per la sua risposta Dr. Santonocito.
La diagnosi riguardo un disturbo di personalità di tipo istrionico è un ipotesi che mi è stata suggerita da una persona competente conoscente la mia relazione.
Quali altri disturbi possono entrare a far parte della sfera che stiamo trattando?
Lei dice che sono comportamenti difficilmente risolvibili per via medica o psichiatrica, in che modo allora è possibile risolverli visto che non si possono continuare i consulti di coppia a causa della sua instabilità?
Cordiali saluti!
La diagnosi riguardo un disturbo di personalità di tipo istrionico è un ipotesi che mi è stata suggerita da una persona competente conoscente la mia relazione.
Quali altri disturbi possono entrare a far parte della sfera che stiamo trattando?
Lei dice che sono comportamenti difficilmente risolvibili per via medica o psichiatrica, in che modo allora è possibile risolverli visto che non si possono continuare i consulti di coppia a causa della sua instabilità?
Cordiali saluti!
[#6]
Gentile utente
La cautela è d'obbligo perché: 1) stiamo parlando di una terza persona e 2) lo stiamo facendo attraverso un mezzo telematico. Per questo lei deve prendere tutto ciò che le diciamo sempre con il valore d'ipotesi e nulla più.
E quindi, come comprenderà, non ha alcun senso continuare a parlare per ipotesi e farsi delle idee che potrebbero poi anche riverlarsi sbagliate. Il senso di ciò che le ho detto è che la terapia preferita per i disturbi di personalità è generalmente la psicoterapia. Ma noi non sappiamo se di disturbo di personalità si tratta, o almeno io non posso saperlo. Quindi non ha senso discuterne.
Se ricorda, le ho spiegato che la formulazione di una diagnosi è un atto delicato e importante che non può essere preso sottogamba. E che il suo accanirsi a voler sapere a tutti i costi rimanda probabilmente a una questione sua personale che deve risolvere, prima di sperare di risolvere il problema dell'altra persona.
Cordiali saluti
La cautela è d'obbligo perché: 1) stiamo parlando di una terza persona e 2) lo stiamo facendo attraverso un mezzo telematico. Per questo lei deve prendere tutto ciò che le diciamo sempre con il valore d'ipotesi e nulla più.
E quindi, come comprenderà, non ha alcun senso continuare a parlare per ipotesi e farsi delle idee che potrebbero poi anche riverlarsi sbagliate. Il senso di ciò che le ho detto è che la terapia preferita per i disturbi di personalità è generalmente la psicoterapia. Ma noi non sappiamo se di disturbo di personalità si tratta, o almeno io non posso saperlo. Quindi non ha senso discuterne.
Se ricorda, le ho spiegato che la formulazione di una diagnosi è un atto delicato e importante che non può essere preso sottogamba. E che il suo accanirsi a voler sapere a tutti i costi rimanda probabilmente a una questione sua personale che deve risolvere, prima di sperare di risolvere il problema dell'altra persona.
Cordiali saluti
[#8]
Gentile Signora
immagino quanto possa essere difficile gestire una relazione amorosa con una persona così imprevedibile, quindi comprendo la sua necessità di avere delle risposte per orientarsi in questo panorama dai contorni incerti e instabili.
Tuttavia credo che ci troviamo davanti a due problemi:
1. la sua disponibilità ad "accettare" questa situazione, alla fine dei conti quando lui torna lei è sempre li ad aspettarlo e questo significherà pur qualcosa
2. lei giustamente sottolinea
"in che modo allora è possibile risolverli visto che non si possono continuare i consulti di coppia a causa della sua instabilità?"
ed io sono perfettamente d'accordo con lei, credo che in casi come questo si possa fare un ottimo lavoro dal punto di vista psicoterapeutico ma per farlo sia necessario creare LE GIUSTE CONDIZIONI.
Per questo motivo io prima di ogni cosa richiederei una consulenza psichiatrica e solo in seconda battuta una psicologica, individuale e non di coppia, almeno in una prima fase.
La saluto cordialmente
immagino quanto possa essere difficile gestire una relazione amorosa con una persona così imprevedibile, quindi comprendo la sua necessità di avere delle risposte per orientarsi in questo panorama dai contorni incerti e instabili.
Tuttavia credo che ci troviamo davanti a due problemi:
1. la sua disponibilità ad "accettare" questa situazione, alla fine dei conti quando lui torna lei è sempre li ad aspettarlo e questo significherà pur qualcosa
2. lei giustamente sottolinea
"in che modo allora è possibile risolverli visto che non si possono continuare i consulti di coppia a causa della sua instabilità?"
ed io sono perfettamente d'accordo con lei, credo che in casi come questo si possa fare un ottimo lavoro dal punto di vista psicoterapeutico ma per farlo sia necessario creare LE GIUSTE CONDIZIONI.
Per questo motivo io prima di ogni cosa richiederei una consulenza psichiatrica e solo in seconda battuta una psicologica, individuale e non di coppia, almeno in una prima fase.
La saluto cordialmente
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 8k visite dal 10/03/2009.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.