Rapporto madre-figlia
Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni e volevo chiedere un parere in merito al rapporto che ho con mia madre.
Premetto che io ho solo lei, purtroppo mio padre, con cui avevo un rapporto meraviglioso, è morto pochi anni fa.
Il rapporto tra noi due è abbastanza distaccato, io le voglio molto bene e so che anche lei mi ama molto come è naturale che sia, ma è una donna molto chiusa e con lei non mi sono mai sentita a mio agio a parlare di sessualità.
Quando ha scoperto che avevo rapporti sessuali con il mio fidanzato, con cui al tempo stavo da qualche mese (avevo 20 anni, non 12), l'ha presa molto male, apostrofandomi in malo modo - successivamente si è scusata ma ha comunque ribadito che avrei dovuto aspettare di più.
Dopo circa un anno sono andata con lei a fare degli accertamenti in quanto avevo il ciclo irregolare e il suo ginecologo mi ha prescritto la pillola, lei non era d'accordo sul fatto che la prendessi, mi ha detto di pensarci su e di fare come volevo (= non prenderla); ad ogni modo io ho iniziato a prendere la pillola, e devo dire che da quel momento ho potuto vivere più serenamente la mia sessualità - sono una studentessa, non voglio avere figli, voglio potermi realizzare e vivere la mia giovinezza almeno per un altro po' - mia madre non mi ha più chiesto se la prendessi o meno, ha scoperto che la utilizzavo solo trovandone una confezione in una mia vecchia borsa, non mi ha detto nulla di che, ma era visibilmente delusa.
Pochi giorni fa ho avuto un problema con il ciclo e lei ha ribadito che dovrei smettere di prendere la pillola, di ripensarci - da quella conversazione ho capito che mia madre non sa minimamente quale sia il funzionamento della pillola, ha fatto un discorso abbastanza insensato, ma non ho avuto il coraggio di ribattere in quanto con lei non lo posso assolutamente fare.
dopo questo fatto ho preso in considerazione di smettere con i contraccettivi ormonali quasi solo per fare un piacere a lei, ma mi chiedo se questo sia giusto o se dovrei semplicemente fregarmene (anche se so che lo fa per il mio bene) e vivere la mia sessualità nel modo in cui mi sento più sicura e tutelata... non saprei cosa risponderle in caso mi chiedesse ancora se la prendo o no: mentirle e farla contenta, o dirle la verità e ribadire che che la mia sfera intima è una cosa privata, entro la quale mi può consigliare, ma non obbligare.
Premetto che io ho solo lei, purtroppo mio padre, con cui avevo un rapporto meraviglioso, è morto pochi anni fa.
Il rapporto tra noi due è abbastanza distaccato, io le voglio molto bene e so che anche lei mi ama molto come è naturale che sia, ma è una donna molto chiusa e con lei non mi sono mai sentita a mio agio a parlare di sessualità.
Quando ha scoperto che avevo rapporti sessuali con il mio fidanzato, con cui al tempo stavo da qualche mese (avevo 20 anni, non 12), l'ha presa molto male, apostrofandomi in malo modo - successivamente si è scusata ma ha comunque ribadito che avrei dovuto aspettare di più.
Dopo circa un anno sono andata con lei a fare degli accertamenti in quanto avevo il ciclo irregolare e il suo ginecologo mi ha prescritto la pillola, lei non era d'accordo sul fatto che la prendessi, mi ha detto di pensarci su e di fare come volevo (= non prenderla); ad ogni modo io ho iniziato a prendere la pillola, e devo dire che da quel momento ho potuto vivere più serenamente la mia sessualità - sono una studentessa, non voglio avere figli, voglio potermi realizzare e vivere la mia giovinezza almeno per un altro po' - mia madre non mi ha più chiesto se la prendessi o meno, ha scoperto che la utilizzavo solo trovandone una confezione in una mia vecchia borsa, non mi ha detto nulla di che, ma era visibilmente delusa.
Pochi giorni fa ho avuto un problema con il ciclo e lei ha ribadito che dovrei smettere di prendere la pillola, di ripensarci - da quella conversazione ho capito che mia madre non sa minimamente quale sia il funzionamento della pillola, ha fatto un discorso abbastanza insensato, ma non ho avuto il coraggio di ribattere in quanto con lei non lo posso assolutamente fare.
dopo questo fatto ho preso in considerazione di smettere con i contraccettivi ormonali quasi solo per fare un piacere a lei, ma mi chiedo se questo sia giusto o se dovrei semplicemente fregarmene (anche se so che lo fa per il mio bene) e vivere la mia sessualità nel modo in cui mi sento più sicura e tutelata... non saprei cosa risponderle in caso mi chiedesse ancora se la prendo o no: mentirle e farla contenta, o dirle la verità e ribadire che che la mia sfera intima è una cosa privata, entro la quale mi può consigliare, ma non obbligare.
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Gentile utente,
se le rispondessi cosa sarebbe meglio fare probabilmente non farei qualcosa di diverso da quello che fa sua madre con lei (oltre al fatto che non posso io decidere per lei cosa sia meglio per lei, non crede?). Lei cosa vorrebbe fare? Mi pare di capire che il problema, quindi, non sia decidere se prendere o no la pillola, ma il fatto che si senta bloccata tra decidere quello che lei ritiene giusto per sé e accontentare sua madre, che a quanto mi pare di capire, almeno su questa questione, abbia una visione diversa dalla sua. Quindi forse una domanda utile, piuttosto di cosa sia giusto fare, potrebbe essere questa: che accade se fa una cosa sulla quale sua madre la pensa diversamente? qual è la difficoltà per lei nel fare una scelta che sua madre può non approvare? Credo che puntare a modificare gli altri, in questo caso sua madre, sia imbarcarsi in un'impresa davvero ardua.. forse sarebbe utile vedere anche il ruolo che lei si ritrova a giocare nella relazione con sua madre, affinchè possa trovare un modo di vedere le cose che le consentano di scegliere con maggior serenità, senza sentirsi incastrata e riappropriandosi delle proprie scelte, senza delegarle ad altri.
Saluti
se le rispondessi cosa sarebbe meglio fare probabilmente non farei qualcosa di diverso da quello che fa sua madre con lei (oltre al fatto che non posso io decidere per lei cosa sia meglio per lei, non crede?). Lei cosa vorrebbe fare? Mi pare di capire che il problema, quindi, non sia decidere se prendere o no la pillola, ma il fatto che si senta bloccata tra decidere quello che lei ritiene giusto per sé e accontentare sua madre, che a quanto mi pare di capire, almeno su questa questione, abbia una visione diversa dalla sua. Quindi forse una domanda utile, piuttosto di cosa sia giusto fare, potrebbe essere questa: che accade se fa una cosa sulla quale sua madre la pensa diversamente? qual è la difficoltà per lei nel fare una scelta che sua madre può non approvare? Credo che puntare a modificare gli altri, in questo caso sua madre, sia imbarcarsi in un'impresa davvero ardua.. forse sarebbe utile vedere anche il ruolo che lei si ritrova a giocare nella relazione con sua madre, affinchè possa trovare un modo di vedere le cose che le consentano di scegliere con maggior serenità, senza sentirsi incastrata e riappropriandosi delle proprie scelte, senza delegarle ad altri.
Saluti
Dr.ssa Caterina Zanusso - Psicologa Psicoterapeuta Padova e Skype
Cell: 347.1173841 Mail: zanusso.caterina@gmail.com
www.caterinazanusso.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 09/12/2019.
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