Si può perdonare un tradimento che non è stato né fisico né mentale?

Buonasera,
Ho 26 anni e ho una relazione da 4 anni e mezzo con un ragazzo di 29 anni.

La nostra relazione si è conclusa da ormai 10 giorni, a causa di un mio gravissimo errore.

Il nostro rapporto non andava poi così tanto a gonfie vele, spesso e volentieri litigavamo sempre a causa mia; un esempio: mi capitava di far serata con amici insieme a lui e magari esageravamo nel bere per poi sentirmi male e a lui questo dava fastidio; oppure nel lavoro si lamentava del fatto che non sono mai riuscita a mettermi un soldo da parte; o che a livello caratteriale erano più le volte che gli rispondevo male piuttosto che accettare le critiche e così via...
succede che per l’ennesimo sgarro che ho fatto, ovvero ubriacarmi e vomitare a casa sua abbiamo l’ennesima litigata in cui lui mi caccia da casa sua in malo modo e che non ce la fa più con me ed il mio modo di comportarmi.

Accade quindi che la sera prima, che usciamo tutti insieme con gli amici, conosco un ragazzo che ha provato a flirtare con me ma io non me lo sono filato più di tanto, mi aggiunge il giorno seguente su Facebook e mi scrive.

Io inizialmente non gli ho dato importanza al messaggio, poi però gli rispondo un po’ per ripicca a come mi aveva trattata il mio ragazzo e un po’ perché fondamentalmente per l’ennesima volta il modo in cui mi ha trattata il mio ragazzo, mi ha ferita.
Sostanzialmente ci ho parlato solo 3 volte con questo ragazzo, e ad un messaggio, non so cosa mi abbia detto la testa in quell’istante, gli ho detto che se sarebbe continuata la nostra conoscenza doveva rimanere segreta.
Il mio ragazzo in qualche modo lo è venuto a scoprire ed è rimasto molto ferito, tutto si aspettava da me ma non questo è soprattutto quella frase che ho scritto a quel ragazzo e per questo mi ha lasciata.

Sto soffrendo tutt’ora perché mi rendo conto che ciò che ho fatto è imperdonabile, perché mi rendo conto che il mio è stato l’ennesimo atteggiamento egoistico e da bambina.

Quello che posso giurare è che mai e poi mai mi sarei spinta oltre, perché non gli ho mai mancato di rispetto in 4 anni, non mi sarei permessa tutt’ora.
Posso dire soltanto che nell’ultimo periodo mi sono sentita trascurata, messa sotto pressione da lui che voleva un mio cambiamento, mi sono sentita debole e costantemente criticata; tanto da farmi dubitare di me stessa se ero giusta per lui o meno.
Ora man mano che passano i giorni mi rendo conto che sto male senza di lui e che con tutta me
stessa voglio cambiare e dimostrargli che di me può fidarsi.
Come posso fargli capire tutto ciò?
Ho bisogno di consigli.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile ragazza,
a quel che pare aveva creato, col suo ragazzo, un "rapporto dispari": lei sempre nel ruolo della ragazzina immatura, lui sempre in quello del padre severo.
Non è una situazione ideale, come dimostra il fatto che ne avete sofferto e alla fine vi siete lasciati.
Sempre in quest'ottica va vista la sua frase imprudente al ragazzo su Facebook: una persona adulta e dignitosa non flirta di nascosto, non cerca alleanze subdole con gente appena conosciuta. Essersi sentita ferita dal suo ragazzo e cercare una rivalsa contro di lui non è una ragione per abbassare il livello di sé stessa.
Questo atteggiamento non indica lealtà e rispetto di sé, nemmeno quando, dodicenni, si nascondono ai genitori i primi flirt, figuriamoci tra adulti.
A questo punto lei deve chiedersi quali elementi le fanno scegliere di mostrarsi così "immatura", perché sceglie di bere e mangiare fino a sentirsi male, sprecare il suo stipendio, e forse anche altre risorse: com'è andata la scuola, per esempio?
Un atteggiamento di questo genere non è semplice autoindulgenza, la "voglia di divertirsi", perché non è divertente vomitare ogni volta che si esce con gli amici, e in più lei sapeva bene di dare un dispiacere al suo ragazzo e di mettere a rischio il vostro rapporto.
Perché lo faceva? Questo, prima di ogni nuovo contatto col suo ragazzo, andrebbe indagato a fondo con l'aiuto di un/una psicologo/a.
Lei scrive: "messa sotto pressione da lui che voleva un mio cambiamento, mi sono sentita debole e costantemente criticata; tanto da farmi dubitare di me stessa se ero giusta per lui o meno".
Il suo punto di vista sarebbe corretto, se lei si fosse trovata davanti ad un partner che criticava la radice profonda del suo essere, ma il suo ragazzo criticava dei comportamenti che lei stessa definisce egoistici e da bambina. "Giusta per lui", si chiede? Altri invece apprezzerebbero questi suoi comportamenti? E in questo caso, lei li sceglierebbe come partner?
Ci rifletta, e si faccia aiutare ad attuare un vero cambiamento, non quello che vuole lui ma quello che vuole lei stessa.
Lo faccia prima di riprendere i contatti col suo ragazzo, altrimenti il suo tornare a cercarlo sarà ancora una pretesa infantile, in grado piuttosto di nuocere che di migliorare il vostro rapporto.
Vedrà quante risorse meravigliose può scoprire in sé stessa, se cesserà di ribellarsi ogni volta che le viene rivolta una critica... con la quale, in fondo, lei è d'accordo.
Ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Gentile Dr.ssa,
La ringrazio per la sua risposta.
Voglio giusto chiarire solo una cosa: non sono stata io a cercare un altro uomo, il mio errore è stato abbassarmi a rispondergli solo per fare un torto al mio ragazzo, per l’ennesimo malo modo in cui mi ha trattata.
Non che voglia giustificarmi, però ci tenevo a precisare che in quasi 5 anni di relazione non mi è mai passato per la testa di cercare altre persone.
Ad ogni modo, effettivamente mi rendo conto che si, ho bisogno di un aiuto per attuare un vero e proprio cambiamento nel mio modo di essere, perché la voglia c’è ma sola non riesco.
Voglio trovare una soluzione per poter intraprendere nuovamente una relazione con lui, ma con i giusti presupposti.
Grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Brava! Vedrà che la crisi sarà produttiva, come avviene sempre. Io le faccio i migliori auguri.