Zero emozioni e forte apatia
Sono un ragazzo di 30anni, 3anni fa ho avuto un bruttissimo incidente stradale senza colpa con la macchina, trasportavano con me una persona anziana, per non agitarla ulteriormente mi sono tenuto tutto dentro, non ho reagito, premetto che ho avuto un infanzia piuttosto turbolenta e da piccolo ero un bambino molto sensibile, prima di questi incidente ero riuscito a trovare un certo equilibrio, da quel giorno le cose sono cambiate, non ho più paura di niente, ma sono diventato un sasso, dopo l'incidente ho avuto problemi economici gravi che ho risolto in seguito, mia moglie ha avuto problemi in gravidanza in quel periodo le sono stato accanto ma non riuscivo molto ad empatizzare, quando è nata mia figlia ho assistito al parto ma non sono riuscito ad emozionarmi, il peggio è venuto dopo sono entrato in un tunnel, non reagisco, non ho voglia di stare in compagnia, perché non riesco a trovare emozioni, con mia moglie sono freddo e mi viene spesso l'apatia, passo dal letto al divano, sul lavoro sono il contrario ma solo per sopravvivenza, la mia vita è diventata casa /lavoro, lavoro /casa unico svago è vedere qualche partita, ho una madre con problemi di ansia e non riesce a capire il mio disagio, disagio che è sfocato soltanto un giorno con un forte pianto ma dopo qualche settimana è ricominciato, chi mi sta intorno se ne è accorto che c'è qualcosa che non va, ma riesco a fingere bene, vorrei tornare ad emozionarmi e tornare a vivere a colori, mi sento spento, e vorrei farlo sopratutto per mia figlia come posso risolvere questo problema?
Non ho problemi di alcolismo ne di droga e non ho mai preso psicofarmaci, sono solo un ragazzo che vive a metà non riesco nemmeno ad arrabbiarmi e questo mi fa male dentro.
Vi ringrazio spero in una risposta
Non ho problemi di alcolismo ne di droga e non ho mai preso psicofarmaci, sono solo un ragazzo che vive a metà non riesco nemmeno ad arrabbiarmi e questo mi fa male dentro.
Vi ringrazio spero in una risposta
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Buongiorno, credo che si possa pensare ad un trauma che Lei ha subito in relazione all'incidente che descrive.
L'esperienza fortemente negativa, come Lei racconta, non ha avuto la possibilità di essere integrata nella sua vita che, peraltro, nello stesso periodo ha avuto una serie di forti sollecitazioni come la problematica economica, la gravidanza di sua moglie . Le sue reazioni sembrano permettere una sorta di 'equilibrio' perché allontanano qualsiasi fonte di stimolazione affettiva ed emotiva ma nello stesso tempo questa barriera difensiva la rende insoddisfatto e privo di quella contentezza che Lei , da giovane padre, si aspetterebbe e vorrebbe nella sua vita familiare come ci richiede: "vorrei tornare ad emozionarmi e tornare a vivere a colori, mi sento spento, e vorrei farlo sopratutto per mia figlia ...".
Diventare genitori ci pone di fronte alla nostra esperienza di figli e il preoccuparsi per la qualità della relazione con sua figlia la rende,in realtà, meno apatico di quanto Lei pensi perché mette in evidenza la sua sensibilità e il suo senso di responsabilità nei confronti del suo ruolo di padre e di marito e dimostra buone potenzialità di cambiamento.
Le consiglio di farsi supportare in un percorso psicoterapeutico che le permetta di garantirsi una buona vita con se stesso e con i suoi cari.
L'esperienza fortemente negativa, come Lei racconta, non ha avuto la possibilità di essere integrata nella sua vita che, peraltro, nello stesso periodo ha avuto una serie di forti sollecitazioni come la problematica economica, la gravidanza di sua moglie . Le sue reazioni sembrano permettere una sorta di 'equilibrio' perché allontanano qualsiasi fonte di stimolazione affettiva ed emotiva ma nello stesso tempo questa barriera difensiva la rende insoddisfatto e privo di quella contentezza che Lei , da giovane padre, si aspetterebbe e vorrebbe nella sua vita familiare come ci richiede: "vorrei tornare ad emozionarmi e tornare a vivere a colori, mi sento spento, e vorrei farlo sopratutto per mia figlia ...".
Diventare genitori ci pone di fronte alla nostra esperienza di figli e il preoccuparsi per la qualità della relazione con sua figlia la rende,in realtà, meno apatico di quanto Lei pensi perché mette in evidenza la sua sensibilità e il suo senso di responsabilità nei confronti del suo ruolo di padre e di marito e dimostra buone potenzialità di cambiamento.
Le consiglio di farsi supportare in un percorso psicoterapeutico che le permetta di garantirsi una buona vita con se stesso e con i suoi cari.
Dr.ssa Daniela Pellitteri
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 07/12/2019.
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