Vedovo in nuova relazione sbaglia a chiamare con il nome della moglie

Salve, sono un uomo di 43 anni vedovo da più di 3 anni e con un bambino, ho intrapreso una relazione vera con una donna di 37 anni non sposata ma con un bambino.
Relazione passionale e di amore vero x entrambi, iniziata 8 mesi fà ma molto intensa e vissuta insieme e con i bambini condividendo molto, siamo riusciti a farli sentire subito in sintonia.
Abbiamo già fatto progetti per il futuro insieme, passo che comporta cambiamenti x entrambi visto che viviamo in due regioni diverse.
Ma il problema sono io, mi è capitato spesso in questi 8 mesi di chiamarla con il nome di quella che è stata mia moglie in diversi contesti, fino ad arrivare la settimana scorsa nel clou di un rapporto sessuale.
Abbiamo in passato spesso analizzato insieme il problema è io ho sempre detto una cosa che è poi la verità che ora amo lei più di quanto abbia mai amato mia moglie in 20 anni di relazione fra matrimonio e fidanzamento! Ho provato a giustificarmi dicendo che è x abitudine, e che associo quel nome all’amore e questo l’ha mandata in bestia; siamo arrivati alla conclusione che necessitiamo di aiuto da parte di specialisti!
Lei mi ha sempre detto che se pur vero erano passati più di 3 anni io non ero pronto magari è io ho sempre sostenuto il contrario!!
Altro mio problema è stato non essere riuscito a ricordare momenti importanti di questa nuova storia e invece ricordare dettagli di 20 anni fa!!
Spesso lei viene da me nella casa che era prima anche di mia moglie e anche qui ho dovuto far un grosso lavoro spesso sotto sua richiesta nel renderla quantomeno un po’ nostra sostituendo le foto e togliendo quello che poteva essere stato della relazione precedente.

Vi assicuro che veramente amo questa donna più di quanto abbia amato quella che è stata mia moglie, e che non ho problemi di sovrapposizioni di persone o ricordi che si sovrappongono, mi aiutate.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
le devo dire che credo sia problematico il suo approccio a questo nuovo legame, e per quanto io non possa sapere nulla di quello che pensa davvero la sua attuale partner, da ciò che ci riferisce mi sembra che questa signora non stia affrontando la realtà in un'ottica realistica, rispettosa dei suoi sentimenti e del suo passato.
Che lei ricordi una donna con cui ha vissuto gli anni della prima giovinezza e della maturità, con la quale ha condiviso il matrimonio, i progetti, una casa e perfino un figlio, mi sembra perfettamente normale, e se una nuova partner la ama davvero dovrebbe accogliere tutto questo. E' anche normale che al riproporsi di una nuova situazione stabile lei adotti automaticamente tutto ciò che associa all'amore, il nome della persona amata tanto a lungo per prima cosa.
Ora lei invece sembra vergognarsi quasi di aver avuto un passato matrimoniale, che al contrario testimonia la sua capacità di creare legami stabili.
Lei modifica la sua casa, arriva a togliere le foto di sua moglie, per adeguarsi ai desideri di una persona che conosce da appena otto mesi.
Fa confronti assolutamente inopportuni, sostenendo di amare più la nuova arrivata di quanto abbia mai amato sua moglie!
Ma scherziamo?
E suo figlio, deve crescere vedendo censurare la figura materna? Magari costretto a nascondere i momenti di nostalgia, il rimpianto? E domani, se sposerà l'attuale partner, cos'altro succederà a questo poverino? Finirà in collegio, perché non rimanga lì a ricordare che lei ha già vissuto una storia d'amore?
Mi chiedo chi sia davvero la sua attuale partner, così decisa nel censurare i momenti essenziali della sua vita: come si fa a dire ad un vedovo che essendo trascorsi già tre anni, in pratica dovrebbe aver dimenticato?
Questa signora ha avuto a sua volta una lunga relazione o un matrimonio, o ha vissuto solo storie effimere, basate su flash emotivi e gelosie di stampo adolescenziale?
Attenzione, caro utente. Spesso il desiderio di vivere un nuovo amore, l'entusiasmo di scoprirci di nuovo innamorati, comportano per un vedovo due difficoltà.
Una consiste nel non vedere davvero le differenze tra la storia che abbiamo alle spalle e la nuova; le due partner sono differenti, di questo occorre prendere atto, e forse otto mesi non sono sufficienti a capire davvero chi è l'altra.
La seconda consiste nel fatto che abbiamo avuto un'altra storia d'amore, ed è necessario che l'altro comprenda e abbracci anche il nostro passato, se davvero ci ama.
Ben venga l'idea di ricorrere ad uno specialista, per condurre al meglio la vostra vicenda. Tanti auguri, intanto, a tutti e quattro voi.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Cara Dottoressa Potenza, pensando di dilungarmi troppo ho omesso di dire che le foto di mio figlio con la madre sono state messe tutte nella camera del bambino concordando con lui quali e con quale ordine metterle in una cornice regalata dall’attuale compagna, ho omesso pure di dire che lei è innamorata di mio figlio e stravede per lui e i due hanno un rapporto seppur da poco tempo veramente quasi da genitore/figlio; cosa che non succede a me visto che la figlia ha già un padre che vede saltuariamente come da disposizione del giudice. Inutile dire che il padre non digerisce la mia figura e prova di continuo a screditarmi con la bambina con scarsi risultati però!!
E poi cosa mi dice del fatto che non sono riuscito ad immagazzinare ricordi fondamentali di questa relazione giovane e invece conservo ricordi di molti anni addietro?
Grazie per il tempo dedicatomi!!
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
non posso pronunciarmi sul motivo per cui di questa relazione non ha certi ricordi fondamentali, mentre su esperienze del passato ne ha. Questi sono i classici dati che si valutano -e non sempre in maniera esatta- tramite il colloquio psicologico, ma che non è opportuno cercare di chiarire online.
Si tratta per prima cosa di capire se questi ricordi omessi sono definiti "fondamentali" da lei stesso oppure dalla partner.
Vedo che l'ex compagno non ha digerito la fine della relazione, avvenuta in marcato disaccordo, se ci sono le disposizioni di un giudice. Come mai? Attenzione: c'è una grande differenza tra un matrimonio interrotto da una tragica fatalità e una relazione condotta e terminata in maniera conflittuale.
Un altro campanello d'allarme si trova nelle frasi: "lei è innamorata di mio figlio e stravede per lui e i due hanno un rapporto seppur da poco tempo veramente quasi da genitore/figlio; cosa che non succede a me visto che la figlia ha già un padre che vede saltuariamente".
Quello di un rapporto genitore/figlio può essere un vivo desiderio del genitore e del bambino, ma può essere anche una sovrapposizione indebita ad un ricordo che non va confuso o rimosso, così come può diventare causa di gelosia da parte dell'altra piccola, specie se si verifica un rapporto dispari: lei stesso non ritiene di dover assumere atteggiamenti paterni, perché la bambina un papà lo ha già; ma anche suo figlio, è bene ricordare, ha già la sua mamma, anche se non è più vicina a lui.
In poche parole, caro utente, la invito alla cautela.
I prossimi mesi saranno fondamentali per capire quanto voi adulti, tra voi e coi bambini, sappiate adoperare empatia, intelligenza emotiva, reciproco accoglimento.
Intanto, con delicatezza, faccia sempre sentire a suo figlio che il vostro è un rapporto privilegiato e indissolubile al di là di qualunque nuova partner.
Auguri.