Ho 21 anni e penso che la soluzione alla mia vita sia morire come posso fare?
Vi prego aiutatemi ho un urgente bisogno di aiuto mi chiamo Mauro e ho 21 anni e dai circa miei 18 anni che soffro di depressione e l'unica soluzione che ho in mente è il suicidio io so perfettamente le ragioni per questa mia depressione e sarebbero la misura del mio pene che mi mortifica non ho il coraggio di avere nuove amicizie femminili e non so più socializzare con ragazze e mi fa tanto paura il pensiero di trovarmi in situazioni di rapporti con le ragazze anche perché sono precoce e non credo in me come uomo e come persona ho un'autostima di me stesso a meno di zero e questo mi deprime tanto poi l'altro problema è che sto molto male per come la politica negli ultimi 30 anni ha rovinato questo Paese riducendo al minimo le opportunità di futuro per tutti noi giovani purtroppo l'unica cosa che me ne intendo e che capisco è la politica e purtroppo mi deprime tanto non ho progetti per il futuro non ho interesse di vita per queste due ragioni e non so più come fare uno specialista mi disse che il mio pene era normale ma non ne sono per niente convinto di sta cosa e poi ho provato ad andare dalle psicologhe di un ospedale ma a quanto pare non mi hanno proprio capito e poi dopo la quarta volta non so per quale motivo i miei genitori non mi ci hanno più portato e per questo non ho il coraggio di chiedere loro di andare da un vero psicologo avrei voluto dopo il diploma studiare andare all'università e fare l'unica facoltà per cui ho passione e che farei volentieri cioè scienze politiche ma per i miei problemi ho tanta paura ad affrontare una carriera universitaria ho paura di fallire ho paura di tutto e soprattutto ho tanta paura di crescere perché non credo in nulla poi ora sono agli arresti domiciliari per spaccio di ashish e marijuana perche non ho trovato mai lavoro perché mi hanno sempre proposto di essere sottopagato e sinceramente non mi andava ma l'ho fatto per passare del tempo e per non chiedere mai nulla a nessuno ma ora ho capito che non c'è speranza di vita facendo quelle cose poi ho una dipendenza dalle canne ma stando qui dentro casa il mio consumo si è più che dimezzato e sto semprw pensando di andare a studiare una volta finiti sti domiciliari ma purtroppo ci sono sempre quelle paure che mi frenano non so più come fare con i miei non ci parlo mai perché ho un rapporto difficile e complicato però non so più come fare consigliatemi qualche soluzione perché io vorrei tanto iniziare a vivere ma purtroppo la mia unica soluzione è ammazzarmi ma per questo non trovo nemmeno il coraggio per farlo aiutatemi sono in una situazione disperata
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Gentile utente,
dato il suo stato di profondo malessere, paragonabile ad una malattia organica, può e deve chiedere al suo medico di famiglia di venire a casa sua a visitarla. Ciò le permetterà di vedere il suo medico anche se è agli arresti domiciliari. Potrebbe naturalmente anche chiedere alla polizia il permesso per andare da lui, ma dovrebbe fare la fila nello studio, e questo forse le risulterebbe sgradevole.
Quando il medico sara a casa sua, gli parli DA SOLO, e si faccia visitare stando soli in una stanza CON LA PORTA CHIUSA.
Come richiesta, chieda al medico di leggere questa lettera che ci ha mandato.
Se è una persona scrupolosa, lui saprà come procedere.
Lei intanto metta da parte i pensieri suicidi, ma anche gli spinelli.
Ci faccia sapere. Auguri!
dato il suo stato di profondo malessere, paragonabile ad una malattia organica, può e deve chiedere al suo medico di famiglia di venire a casa sua a visitarla. Ciò le permetterà di vedere il suo medico anche se è agli arresti domiciliari. Potrebbe naturalmente anche chiedere alla polizia il permesso per andare da lui, ma dovrebbe fare la fila nello studio, e questo forse le risulterebbe sgradevole.
Quando il medico sara a casa sua, gli parli DA SOLO, e si faccia visitare stando soli in una stanza CON LA PORTA CHIUSA.
Come richiesta, chieda al medico di leggere questa lettera che ci ha mandato.
Se è una persona scrupolosa, lui saprà come procedere.
Lei intanto metta da parte i pensieri suicidi, ma anche gli spinelli.
Ci faccia sapere. Auguri!
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Vede purtroppo il mio medico di famiglia non mi ha mai aiutato anzi l'ho visto come un nemico perché quando andai da lui all'inizio dei miei problemi mi disse che me ne andai di testa e mi fece andare dalle psicologhe dell'ospedale che come ho detto non è servito a nulla poi successivamente gli ho riproposto i miei pensieri depressivi e mi disse smetti con gli spinelli e fatti una scopata e risolvi tutti i problemi lei non immagina quella risposta mi ha fatto sentire una merda quindi il mio medico non mi sarebbe per niente d'aiuto..
[#3]
Gentile utente,
qualche prescrizione corretta il suo medico gliel'aveva fornita: andare da uno psicologo.
Perché dice che "non è servito a nulla"? E perché nella lettera precedente dice: "dopo la quarta volta non so per quale motivo i miei genitori non mi ci hanno più portato e per questo non ho il coraggio di chiedere loro di andare da un vero psicologo"?
Stia certo che non si lavora in un ospedale se non si è "veri" psicologi. Vorrei capire però perché un maggiorenne viene accompagnato dai genitori e soprattutto perché i suoi hanno interrotto i colloqui psicologici senza darle spiegazioni.
Se poi questi colloqui non le sono stati utili, le cause possono essere diverse, ma andavano discusse con lo specialista: o lei non si è impegnato nel lavoro di cambiamento, oppure la psicologa che ha visto non è riuscita a comprendere quali siano le sue richieste, o ancora, come sempre accade nella depressione, allo psicoterapeuta va affiancato lo psichiatra, che attraverso i farmaci riequilibra lo stato dell'umore, e lei forse si è rifiutato di farsi aiutare da questo professionista?
Sappia che l'intervento dello psichiatra, utile sempre in caso di depressione, quando c'è un consumo di sostanze diventa indispensabile.
Scrivendoci, sembra che lei stia delineando quali sono le cose che non vanno. Infatti scrive: "per i miei problemi ho tanta paura ad affrontare una carriera universitaria ho paura di fallire ho paura di tutto e soprattutto ho tanta paura di crescere".
Torni da uno psicoterapeuta e gli faccia leggere tutte le email che ci siamo scambiati fin qui. Ne cerchi uno che sia anche psichiatra oppure torni all'ospedale, dove i vari professionisti lavorano insieme.
Tenga conto che lei ha molta paura (e per questo si aggrappa disperatamente alle sue dee, anche a quelle che le fanno male e sono senza fondamento) ma in fondo vuole vivere.
Inizi quindi un vero percorso di guarigione.
Auguri.
qualche prescrizione corretta il suo medico gliel'aveva fornita: andare da uno psicologo.
Perché dice che "non è servito a nulla"? E perché nella lettera precedente dice: "dopo la quarta volta non so per quale motivo i miei genitori non mi ci hanno più portato e per questo non ho il coraggio di chiedere loro di andare da un vero psicologo"?
Stia certo che non si lavora in un ospedale se non si è "veri" psicologi. Vorrei capire però perché un maggiorenne viene accompagnato dai genitori e soprattutto perché i suoi hanno interrotto i colloqui psicologici senza darle spiegazioni.
Se poi questi colloqui non le sono stati utili, le cause possono essere diverse, ma andavano discusse con lo specialista: o lei non si è impegnato nel lavoro di cambiamento, oppure la psicologa che ha visto non è riuscita a comprendere quali siano le sue richieste, o ancora, come sempre accade nella depressione, allo psicoterapeuta va affiancato lo psichiatra, che attraverso i farmaci riequilibra lo stato dell'umore, e lei forse si è rifiutato di farsi aiutare da questo professionista?
Sappia che l'intervento dello psichiatra, utile sempre in caso di depressione, quando c'è un consumo di sostanze diventa indispensabile.
Scrivendoci, sembra che lei stia delineando quali sono le cose che non vanno. Infatti scrive: "per i miei problemi ho tanta paura ad affrontare una carriera universitaria ho paura di fallire ho paura di tutto e soprattutto ho tanta paura di crescere".
Torni da uno psicoterapeuta e gli faccia leggere tutte le email che ci siamo scambiati fin qui. Ne cerchi uno che sia anche psichiatra oppure torni all'ospedale, dove i vari professionisti lavorano insieme.
Tenga conto che lei ha molta paura (e per questo si aggrappa disperatamente alle sue dee, anche a quelle che le fanno male e sono senza fondamento) ma in fondo vuole vivere.
Inizi quindi un vero percorso di guarigione.
Auguri.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 02/12/2019.
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