Perché mangio le unghie ?
Gentile dottore/dottoressa.
Sono una ragazza e ho 20 anni.
Scrivo perché credo di essere onicofaga e non so come uscirne fuori perché non conosco la causa probabilmente.
Mangio le unghie da quando avevo 4/5 anni circa.
Le strappo via senza ingoiarle e le riduco da far schifo.
Negli anni ho ricevuto tantissime punizioni, talvolta anche belle toste (sequestro di cellulare per settimane, impossibilità di uscire ecc) da mia madre ma senza risultato.
Da 2/3 anni a questa parte ho adottato l'abudine di fare la ricostruzione dall'estetista e successivamente, una volta cresciute, solo gel.
In questo modo riuscivo a non mangiarle ma con il vincolo di farle ogni mese e mezzo circa.
Un paio di mesi fa ho tolto definitivamente il gel ed erano abbastanza lunghe, tempo qualche settimana e le ho distrutte.
Generalmente non mi rendo conto di mangiarle, quasi fosse una cosa che in quel momento devo fare per forza, perché magari toccando un unghia la sento zigrinata, storta, o vedo una lesione o perchéin quel momento ho la testa da un altra parte, sono agitata o altro.
Mi rendo conto di cosa ho fatto solo dopo aver finito...anche per il dolore che provo alle dita.
Le unghie più colpite sono quelle degli anulari sinistro e destro.
Come se fossi accanita su quelle dita, che risultano essere sempre conciate peggio delle altre.
Vorrei capire cosa ci sta dietro a tutto questo per poter risolvere...
Cordialmente.
Sono una ragazza e ho 20 anni.
Scrivo perché credo di essere onicofaga e non so come uscirne fuori perché non conosco la causa probabilmente.
Mangio le unghie da quando avevo 4/5 anni circa.
Le strappo via senza ingoiarle e le riduco da far schifo.
Negli anni ho ricevuto tantissime punizioni, talvolta anche belle toste (sequestro di cellulare per settimane, impossibilità di uscire ecc) da mia madre ma senza risultato.
Da 2/3 anni a questa parte ho adottato l'abudine di fare la ricostruzione dall'estetista e successivamente, una volta cresciute, solo gel.
In questo modo riuscivo a non mangiarle ma con il vincolo di farle ogni mese e mezzo circa.
Un paio di mesi fa ho tolto definitivamente il gel ed erano abbastanza lunghe, tempo qualche settimana e le ho distrutte.
Generalmente non mi rendo conto di mangiarle, quasi fosse una cosa che in quel momento devo fare per forza, perché magari toccando un unghia la sento zigrinata, storta, o vedo una lesione o perchéin quel momento ho la testa da un altra parte, sono agitata o altro.
Mi rendo conto di cosa ho fatto solo dopo aver finito...anche per il dolore che provo alle dita.
Le unghie più colpite sono quelle degli anulari sinistro e destro.
Come se fossi accanita su quelle dita, che risultano essere sempre conciate peggio delle altre.
Vorrei capire cosa ci sta dietro a tutto questo per poter risolvere...
Cordialmente.
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Gent.le 20enne onicofaga (mi ricolgo a lei usando la descrizione che ha dato di sé perché non conosco il suo nome),
le sue parole mostrano che lei ha ben chiaro che mangiarsi le unghie è un sintomo - come strapparsi i capelli o tanti altri - segnale di un disagio profondo che la accompagna sin da quando era bambina.
Ogni ipotesi suggerita in astratto’ sulle cause, cioè cosa ci sta dietro a tutto questo sarebbe puramente teorica e inutilizzabile allo scopo di poter risolvere il problema che la affligge. Potremmo pensare che ci sia molta ansia o molta rabbia o entrambe queste emozioni, ma solo esplorando i suoi stati d’animo e la sua storia nel rapporto diretto con uno psicoterapeuta potrà scoprire l’origine del suo sintomo e uscirne fuori .
Cordiali saluti
Silvia Anfilocchi
le sue parole mostrano che lei ha ben chiaro che mangiarsi le unghie è un sintomo - come strapparsi i capelli o tanti altri - segnale di un disagio profondo che la accompagna sin da quando era bambina.
Ogni ipotesi suggerita in astratto’ sulle cause, cioè cosa ci sta dietro a tutto questo sarebbe puramente teorica e inutilizzabile allo scopo di poter risolvere il problema che la affligge. Potremmo pensare che ci sia molta ansia o molta rabbia o entrambe queste emozioni, ma solo esplorando i suoi stati d’animo e la sua storia nel rapporto diretto con uno psicoterapeuta potrà scoprire l’origine del suo sintomo e uscirne fuori .
Cordiali saluti
Silvia Anfilocchi
Dr.ssa Silvia Anfilocchi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 02/12/2019.
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