Senso di inadeguatezza e malessere emotivo
Buongiorno, vi scrivo perché ormai comincio a non accettare più questa mia situazione.
Ho un bimbo di 15 mesi e dal suo papà al momento sono fisicamente separata.
Per nove mesi, appena mi tornò il capoparto cercammo di avere un altro bambino, ma senza successo (forse complice anche l'allattamento) poi sono subentrati di recente altri problemi quindi la ricerca si è decisamente fermata.
Per me il giorno in cui é nato mio figlio è stato in assoluto il migliore della mia vita, il giorno che immaginavo fin da quando ero piccola che giocavo ancora con le bambole.
Non ho avuto un parto semplice, però lo rifarei altre mille volte anche perché ho dimostrato a me stessa che poichè volevo un parto spontaneo e naturale, sono riuscita a gestire il dolore senza anestetici nonostante il tutto fosse triplicato a causa della posizione del piccolo.
Per me far nascere così mio figlio è stata una grande vittoria.
Fin qua niente di strano direte, adesso però vi spiego il problema dopo questa piccola premessa.
In pratica, l'altra sera, ha partorito una mia conoscente, la bambina è bellissima e quando mi è stato spiegato com'è stato il parto io ho cominciato a rivivere la nascita di mio figlio, ad un certo punto sono arrivata ad avere una sensazione di inadeguatezza ma anche di malessere emotivo benché fossi felice per lei.
Per tutta la sua gravidanza però mi sono interessata, se potevo essere d'aiuto ne ero felice.
A fine gennaio invece partorirà una mia amica, anche lei aspetta una bambina, la sua gravidanza la sto vivendo come fosse la mia, perché dopo suo marito io fui la prima degli altri a saperlo, da quel momento mi chiede spesso informazioni (non essendo italiana) e io sono ben felice di spiegarle.
La mia paura però è di reagire allo stesso modo dell'altro giorno quando nascerà la bambina anche perché la stessa reazione ce l'ho quando per strada vedo una carrozzina con un bimbo di poche settimane o addirittura giorni.
Sono felice per le mamme, però io sto male emotivamente.
Potrà sembrate una cosa da poco, ma per me ha veramente un grande peso e non so come fare.
Cosa mi succede?
Perché ho queste emozioni contrastanti tra loro (felicità per la famiglia e malessere emotivo) ?
Vi ringrazio se prenderete in considerazione la mia richiesta
Ho un bimbo di 15 mesi e dal suo papà al momento sono fisicamente separata.
Per nove mesi, appena mi tornò il capoparto cercammo di avere un altro bambino, ma senza successo (forse complice anche l'allattamento) poi sono subentrati di recente altri problemi quindi la ricerca si è decisamente fermata.
Per me il giorno in cui é nato mio figlio è stato in assoluto il migliore della mia vita, il giorno che immaginavo fin da quando ero piccola che giocavo ancora con le bambole.
Non ho avuto un parto semplice, però lo rifarei altre mille volte anche perché ho dimostrato a me stessa che poichè volevo un parto spontaneo e naturale, sono riuscita a gestire il dolore senza anestetici nonostante il tutto fosse triplicato a causa della posizione del piccolo.
Per me far nascere così mio figlio è stata una grande vittoria.
Fin qua niente di strano direte, adesso però vi spiego il problema dopo questa piccola premessa.
In pratica, l'altra sera, ha partorito una mia conoscente, la bambina è bellissima e quando mi è stato spiegato com'è stato il parto io ho cominciato a rivivere la nascita di mio figlio, ad un certo punto sono arrivata ad avere una sensazione di inadeguatezza ma anche di malessere emotivo benché fossi felice per lei.
Per tutta la sua gravidanza però mi sono interessata, se potevo essere d'aiuto ne ero felice.
A fine gennaio invece partorirà una mia amica, anche lei aspetta una bambina, la sua gravidanza la sto vivendo come fosse la mia, perché dopo suo marito io fui la prima degli altri a saperlo, da quel momento mi chiede spesso informazioni (non essendo italiana) e io sono ben felice di spiegarle.
La mia paura però è di reagire allo stesso modo dell'altro giorno quando nascerà la bambina anche perché la stessa reazione ce l'ho quando per strada vedo una carrozzina con un bimbo di poche settimane o addirittura giorni.
Sono felice per le mamme, però io sto male emotivamente.
Potrà sembrate una cosa da poco, ma per me ha veramente un grande peso e non so come fare.
Cosa mi succede?
Perché ho queste emozioni contrastanti tra loro (felicità per la famiglia e malessere emotivo) ?
Vi ringrazio se prenderete in considerazione la mia richiesta
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Gentile utente,
a quanto scrive sembra che tale malessere sia legato ad un pensiero sottostante di inadeguatezza che affiora con più facilità nella sua mente in presenza di persone che la portano a pensare alla gravidanza e al parto.
Allo stesso tempo, sembra quantomeno possibile che lei stia vivendo con forte preoccupazione/colpa il rendersi conto di tale reazione, probabilmente giudicandosi negativamente per la presenza di tale malessere.
Se tale ipotesi fosse corretta, potremmo quindi supporre che parte dei motivi per i quali ci contatta siano riconducibili al bisogno di gestire questi ultimi vissuti.
Volendo quindi provare a risponderle, potremmo riconoscere come sia normale e legittimo provare sentimenti ambigui verso un evento che normalmente verrebbe vissuto con gioia e piacere, come è la nascita del figlio di una persona a noi cara. Il disagio che in tale circostanza si potrebbe provare, infatti, sarebbe associato all'idea di inadeguatezza che l'evento le porterebbe alla mente, più che all'evento di per sé.
Come dire che lei sarebbe si contenta di tali nascite, ma altresì dispiaciuta a motivo dei pensieri di inadeguatezza che in tali casi vivrebbe di riflesso.
Ora, questa è naturalmente una semplice ipotesi, e come tale andrebbe meglio confutata all'intero di un colloquio.
L'invito é pertanto quello di approfondire questi temi con una professionista con competenze psicologiche che possa aiutarla a comprendere la ragioni delle emozioni che starebbe provando in questo periodo.
Offrirle una risposta più dettagliata senza che dapprima si siano raccolte informazioni più specifiche sulla situazione che sta vivendo e sul modo con cui reagisce al tema della gravidanza/nascita, potrebbe alimentare più dubbi che chiarimenti, mantenendola nella supposta condizione di apprensione che l'avrebbe motivata a scrivere all'interno di questo portale.
Nel'augurarle di riuscire quanto prima a ritrovare maggiore serenità, le porgo dei saluti cordiali.
Dr. Alessio Congiu
a quanto scrive sembra che tale malessere sia legato ad un pensiero sottostante di inadeguatezza che affiora con più facilità nella sua mente in presenza di persone che la portano a pensare alla gravidanza e al parto.
Allo stesso tempo, sembra quantomeno possibile che lei stia vivendo con forte preoccupazione/colpa il rendersi conto di tale reazione, probabilmente giudicandosi negativamente per la presenza di tale malessere.
Se tale ipotesi fosse corretta, potremmo quindi supporre che parte dei motivi per i quali ci contatta siano riconducibili al bisogno di gestire questi ultimi vissuti.
Volendo quindi provare a risponderle, potremmo riconoscere come sia normale e legittimo provare sentimenti ambigui verso un evento che normalmente verrebbe vissuto con gioia e piacere, come è la nascita del figlio di una persona a noi cara. Il disagio che in tale circostanza si potrebbe provare, infatti, sarebbe associato all'idea di inadeguatezza che l'evento le porterebbe alla mente, più che all'evento di per sé.
Come dire che lei sarebbe si contenta di tali nascite, ma altresì dispiaciuta a motivo dei pensieri di inadeguatezza che in tali casi vivrebbe di riflesso.
Ora, questa è naturalmente una semplice ipotesi, e come tale andrebbe meglio confutata all'intero di un colloquio.
L'invito é pertanto quello di approfondire questi temi con una professionista con competenze psicologiche che possa aiutarla a comprendere la ragioni delle emozioni che starebbe provando in questo periodo.
Offrirle una risposta più dettagliata senza che dapprima si siano raccolte informazioni più specifiche sulla situazione che sta vivendo e sul modo con cui reagisce al tema della gravidanza/nascita, potrebbe alimentare più dubbi che chiarimenti, mantenendola nella supposta condizione di apprensione che l'avrebbe motivata a scrivere all'interno di questo portale.
Nel'augurarle di riuscire quanto prima a ritrovare maggiore serenità, le porgo dei saluti cordiali.
Dr. Alessio Congiu
Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
T. +39 345 465 8419
alessio.congiu@hotmail.it
alessiocongiupsicologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 892 visite dal 02/12/2019.
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