Si può cambiare l'orientamento sessuale?

Salve, sono un ragazzo da poco maggiorenne e sento di star perdendo la mia vita, il periodo più bello, che è quello di quando si è giovani, solo perché sono nato diverso, gay.
Odio essere così, è qualcosa che mi sta logorando da dentro da molto tempo, e non so cosa fare.
Sono stufo di sentirmi distaccato dalle altre persone, diventando quasi sociofobico, per questo fatto.
Sono stanco di dover fingere sempre, di ridere a costanti battute dette dai miei amici sui "ricchioni" e quanto facciano schifo, sono stanco di star male per tutto questo.
Perciò ho deciso di scrivere qui, per sapere se si può cambiare e diventare persone normali, con gusti normali, o almeno riuscire in qualche modo a nascondere la mia parte malata e riuscire ad essere attratti da persone del sesso opposto, magari anche tramite l'utilizzo di medicinali.
Ringrazio anticipatamente chi mi risponderà, spero che in qualche modo si possa fare ciò che chiedo, anzi, supplico.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

sentiamo il Suo disagio personale,
il malessere con cui vive la Sua omosessualità
a causa - mi pare di capire - delle "..battute dette dai miei amici sui "ricchioni" e quanto facciano schifo.."
e ci dispiace.

"Stanco di star male per tutto questo"
----------- si rivolge a noi ---------------
"per sapere
se si può cambiare e diventare persone normali, con gusti normali,
o almeno riuscire in qualche modo a nascondere la mia parte malata
e riuscire ad essere attratti da persone del sesso opposto,
magari anche tramite l'utilizzo di medicinali.."

Avrei voluto mettere in grassetto tutti i termini autosvalutanti che il testo contiene. Peccato che non possediamo il grassetto.

E dunque rispondo che:
- l'omosessualità *E' normalità* secondo l'OMS, fin da mezzo secolo fa,
- una parte "malata" ognuno di noi umani probabilmente la ha (o la può avere), indipendentemente dall'orientamento sessuale,
- non esistono medicine in grado di "cambiare l'orientamento sessuale", per usare le parole del Suo titolo, dato che le medicine si usano per guarire le malattie.

Se poi si riferisce alle "psicoterapie riparative",
esse non sono ammesse.
Ma l'argomento è ampio; per permetterLe di documentarsi meglio sui vari punti Le suggerisco la lettura dell'articolo:

"Gay e lesbiche, curarli per normalizzarli?"
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3480-gay-e-lesbiche-curarli-per-normalizzarli.html .

Se la Sua situazione di disagio La fa stare male,
La fa vivere male,
si rivolga con fiducia ad uno/a Psicologo/a Psicoterapeuta, anche presso il Consultorio pubblico della Sua città, Spazio Giovani (gratuito):
analizzerete insieme i vari aspetti del problema/problemi che sente di dover affrontare (interiori, socio-relazionali, ecc.)
e individuerete insieme delle possibili soluzioni.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
La ringrazio per la sua risposta Dottoressa, mi rendo conto che dovrei parlarne con qualcuno in grado di aiutarmi psicologicamente. Ma ciò che mi manca veramente è una stabilità emotiva basata su amicizie e relazioni sane, la mia ricerca di una "cura" è anche data dalla mia situazione familiare, con genitori che se venissero a scoprire chi veramente sono non ci penserebbero due volte a cacciarmi di casa. Accettare me stesso sarebbe come buttarsi da un palazzo, perdendo tutto quello che ho di più caro; perciò dico, se le persone non cambiano opinione su questo argomento, allora non resta che cambiare me stesso, per evitare di vivere una vita di delusioni, che, a quel punto, è meglio interrompere, se non già da ora.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Perchè costruirsi teoremi?
Perchè non prenderla più semplicemente passo dopo passo?

Se chiede aiuto
e poi - da sè - disinnesca la propria domanda
ponendosi davanti tutte le difficoltà possibili ed immaginabili,
nessuna nostra risposta avrà mai senso.
E Lei stesso non troverà un senso a tutto ciò;
non perchè non ci sia,
ma perchè per paura anticipatoria non prova nemmeno il primo passo.
Perchè?

Dott. Brunialti