Mi sento triste, e penso di non uscire più dal brutto rapporto ormai consolidato con mia madre

Buonasera, volevo parlare della mia situazione attuale.

Vivo con mia madre in casa, mia sorella è andata a convivere con il ragazzo a 23 anni e quindi uscita di casa.
I miei genitori sono separati e quindi mio padre abita in un’altra casa.
Mio padre lo vedo molto molto poco è non c’è nessun rapporto genitoriale ma limitato a supporto economico per gli studi.

Mia madre è l’unica che mi rimane; come presenza affettiva, ma va molto male anche con lei ultimamente.
È una donna molto nervosa da quando si è divorziata.
Però esce molto per distrarsi, fa molte attività (tipo tango per dirne una).
Però vedo che con altre persone, con i suoi coetanei è rilassata, divertita e tranquilla.
Con me in casa invece si è creato un circolo vizioso, dove io sono nervosa perche lei mi suscita tensione e il contrario.
Non si Sa da chi parte.
Ultimamente sto provando a fare silenzio e non parlare di nulla nei momenti di condivisione come a cena, perché mi sono acccorta che parlarci è difficile, finisce che litighiamo.
Principalmente sono i modi che ci critichiamo a vicenda.
QUando la faccio arrabbiare se ne esce davvero con parole assurde.
Dicendomi parolacce brutto, dicendo che sono sola non ho più nessuno padre madre sorella... arriva a terrorizzarmi dicendo che lei potrebbero morire e io rimanere sola e rimpiangere.
Ecc ecc...
Sono arrivata ad essere davvero triste, piango molto facilmente perché sto sempre in una soglia al limite nella quale scoppio in lacrime appena ci penso.

Penso che non ne esco più... i giorni sempre uguali, lei a lavoro io all’università, torno a Casa che ho bisogno di amore, interesse e compagnia (anche mia mamma sicuro ne ha bisogno) ma non riusciamo l’una con l’altra... io non ho mai avuto delle scuse per quelle parole che sicuramemte non sono pensate ma frutto solo di tristezza e rabbia, però che mi feriscono molto.

Con questa situazione sono arrivata a mettere in dubbio la mia relazione con il mio ragazzo perché penso che se non sto bene io con la mia vita non potrò stare bene con lui, perché mi sento irrisolta.

Il cambiamento che ho provato a fare io è quello di stare più tranquilla possibile... senza generare nervosismo, vorrei chiederle di lavoro e di altre cose se è questo che a lei serve come compagnia, ma non l’ho mai fatto prima d’ora perciò è strano iniziare a buffo.
Da lei vorrei un po’ più di amore, compagnia e supporto.
Una volta mi ascoltava e raccontavo della mia vita, delle mie relazione, ad oggi si stufa dice che Lei non può risolvermele.

Vorrei dei consigli per come fare...
Il prossimo anno forse faccio la magistrale fuori dalla mia città quindi lontana da mia madre e tutti i parenti, la davvero sarò sola, ma mi sento di essere sola pure ora con mia madre a casa.
Però non penso sia un modo di risolvere, scappare.
Vorrei risolvere più che scappare.
Sicuramente questa situazione mi genere ansia, depressione, e sentimenti di solitudine.
[#1]
Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13
Gent.ma giovane lettrice,

il dialogo è lo strumento da utilizzare per comunicare ed in qualunque tipo di relazione si è rivelato il mezzo più efficace per stabilire l'autenticità di un rapporto. Non si limiti a pensare di iniziare una conversazione con sua madre e subito dopo rinuncia a farlo. Le suggerirei di invitarla fuori casa con un pretesto chiedendole di accompagnarla a fare una qualunque commissione ed in quella occasione, in un ambiente neutro esterno alla vostra abitazione, fermarsi a parlare dei senti-menti e di ciò che prova.
Affronti la situazione prima di andare via seguendo i suoi studi.
Se preferisce ci riscriva.

Molti saluti a auguri.

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

[#2]
Dr.ssa Paola Mancini Psicologo 1
Gent.ma ragazza,
lei intuisce una cosa molto importante, non serve scappare ma trovare una chiave per tornare a dialogare con sua madre. Da quel che dice si potrebbero fare molte ipotesi sulle ragioni di questo stallo, lei infatti intuisce che sua madre le vuole bene e dice cose che non pensa quando si arrabbia; è difficile indagare le ragioni delle vostre reciproche rabbie senza cadere nella rabbia, il consiglio di parlarne in un ambiente neutro che le ha dato la collega è un ottimo consiglio.
Aggiungo che non sarebbe da sottovalutare il rapporto con suo padre che appare presente nel sostegno economico ma lei non lo sente vicino, pur tuttavia, a suo modo, lo è e forse varrebbe la pena provare ad uscire anche con suo padre, se se la sente.
Non si scoraggi, c'è sempre una luce per chi la cerca.
E' già una cosa buona partire da qui, ma tenga conto che ci sono anche dei consultori familiari pubblici dove si potrebbe rivolgere per un consulenza dal vivo.
Tanti cari auguri

Dr. Paola Mancini
Psicologa - Psicoterapeuta
Specialista in Psicologia Clinica