Amore finito?
dopo una convivenza di circa due anni, il mio compagno non dimostrava propensione al matrimonio e nonostante i suoi 50 anni, guardava con molto interesse le ragazze giovani.
Ho deciso di rispedirlo a vivere da sua mamma.
oggi gli ho scritto questa mail e lui non mi ha risposto.
a cosa può essere dovuto il suo silenzio?
ti scrivo questa lettera facendoti presente che non sto cercando di ricucire il rapporto, ma di comunicarti il mio stato d'animo di questi ultimi mesi trascorsi assieme.
In te avevo trovato un pilastro che mi sorreggeva nei momenti di sconforto, ti amavo ogni giorno di più ed il sogno più grande era quello di sposarti e di trovare una casa in cui vivere felici il resto della nostra vita.
Cercavo con piccoli gesti, anche invisibili, di farti star bene e di dimostrarti il mio amore infinito.
Vedere i tuoi occhi che mi sorridevano era il premio più bello di ogni sforzo.
Eppure, mi accorgevo che non eri felice assieme a me.
Ti lamentavi del fatto che facessi da mangiare ad orari a te non congeniali, mi criticavi dicendomi di essere arrabbiata col mondo facendomi sentire una disadattata sociale e questo mi feriva profondamente.
Si percepiva che desideravi stare solo il più possibile e che spesso la mia presenza era di troppo.
Non a caso, non mi chiedevi mai di fare una passeggiata assieme, ma desideravi farla da solo.
Sentivo che mi avvertivi, a volte come un peso o peggio come una limitazione della tua libertà.
Soffrivo, in silenzio, sperando che anche questo scoglio sarebbe stato superato.
Desideravo i tuoi abbracci, le tue carezze, i tuoi baci, ma erano eventi sempre più rari.
Quando lunedì ti ho detto di andartene, ho voluto vedere cosa avresti fatto.
Come pensavo, hai fatto fagotto e te ne sei andato, avendo la lucidità di fare il bilancio delle spese e di saldarmi come fossi un albergo.
Quando ti ho telefonato che eri in tangenziale, si capiva chiaramente che la tua decisione era irreversibile.
Le donne?
ebbene sì, soffrivo quando ti vedevo guardare con ammirazione una bella ragazza.
Ho trovato di pessimo gusto che tu mi dicessi che ci sono mamme belle che ti vengono a parlare.
Queste confidenze non si dovrebbero fare alla propria compagna.
L'amore significa farla sentire unica e non avvilirla parlandole delle altre.
Ma questo non mi interessa.
La questione è tutt'altra ed io temevo che prima o poi sarebbe successo qualcosa a tuo padre e mi avresti abbandonata per tornare da tua mamma.
E anche se questa ipotesi non si fosse verificata, vedevo che non facevi nessuno sforzo per cercare una casa per noi e che non mi parlavi mai del nostro futuro.
Speravo sempre che tu mi chiedessi di sposarti, invece eri teso a pensare al futuro lavorativo.
Un giorno mi hai persino detto che intendevi iscriverti ad ingegneria elettronica!
Io non intendo più disturbarti con messaggi e telefonate.
Questa è la mia ultima mail.
Anche se le cose sono andate così, io ti vorrò sempre bene.
Smetti di fumare che la tua salute mi sta a cuore.
Ciao
Ho deciso di rispedirlo a vivere da sua mamma.
oggi gli ho scritto questa mail e lui non mi ha risposto.
a cosa può essere dovuto il suo silenzio?
ti scrivo questa lettera facendoti presente che non sto cercando di ricucire il rapporto, ma di comunicarti il mio stato d'animo di questi ultimi mesi trascorsi assieme.
In te avevo trovato un pilastro che mi sorreggeva nei momenti di sconforto, ti amavo ogni giorno di più ed il sogno più grande era quello di sposarti e di trovare una casa in cui vivere felici il resto della nostra vita.
Cercavo con piccoli gesti, anche invisibili, di farti star bene e di dimostrarti il mio amore infinito.
Vedere i tuoi occhi che mi sorridevano era il premio più bello di ogni sforzo.
Eppure, mi accorgevo che non eri felice assieme a me.
Ti lamentavi del fatto che facessi da mangiare ad orari a te non congeniali, mi criticavi dicendomi di essere arrabbiata col mondo facendomi sentire una disadattata sociale e questo mi feriva profondamente.
Si percepiva che desideravi stare solo il più possibile e che spesso la mia presenza era di troppo.
Non a caso, non mi chiedevi mai di fare una passeggiata assieme, ma desideravi farla da solo.
Sentivo che mi avvertivi, a volte come un peso o peggio come una limitazione della tua libertà.
Soffrivo, in silenzio, sperando che anche questo scoglio sarebbe stato superato.
Desideravo i tuoi abbracci, le tue carezze, i tuoi baci, ma erano eventi sempre più rari.
Quando lunedì ti ho detto di andartene, ho voluto vedere cosa avresti fatto.
Come pensavo, hai fatto fagotto e te ne sei andato, avendo la lucidità di fare il bilancio delle spese e di saldarmi come fossi un albergo.
Quando ti ho telefonato che eri in tangenziale, si capiva chiaramente che la tua decisione era irreversibile.
Le donne?
ebbene sì, soffrivo quando ti vedevo guardare con ammirazione una bella ragazza.
Ho trovato di pessimo gusto che tu mi dicessi che ci sono mamme belle che ti vengono a parlare.
Queste confidenze non si dovrebbero fare alla propria compagna.
L'amore significa farla sentire unica e non avvilirla parlandole delle altre.
Ma questo non mi interessa.
La questione è tutt'altra ed io temevo che prima o poi sarebbe successo qualcosa a tuo padre e mi avresti abbandonata per tornare da tua mamma.
E anche se questa ipotesi non si fosse verificata, vedevo che non facevi nessuno sforzo per cercare una casa per noi e che non mi parlavi mai del nostro futuro.
Speravo sempre che tu mi chiedessi di sposarti, invece eri teso a pensare al futuro lavorativo.
Un giorno mi hai persino detto che intendevi iscriverti ad ingegneria elettronica!
Io non intendo più disturbarti con messaggi e telefonate.
Questa è la mia ultima mail.
Anche se le cose sono andate così, io ti vorrò sempre bene.
Smetti di fumare che la tua salute mi sta a cuore.
Ciao
[#1]
Gentile utente,
l'email che ci ha inviato non contiene una precisa richiesta, salvo quella, troppo generica, del titolo.
Se vuole un parere sulla sua situazione dovrebbe farci una domanda precisa e chiarire alcune cose, per esempio qui scrive che ha convissuto per due anni col suo compagno, mentre nella email dello scorso luglio ci dice che lui vive ancora con mamma e papà.
In linea generale, sembra strano che due cinquantenni non riescano ad accordarsi nemmeno sull'orario dei pasti, qualche passeggiata insieme, l'opportunità di evitare commenti su altre donne, e nello stesso tempo uno dei due desideri sposare l'altro, ancorché quest'ultimo si dimostri distaccato e insofferente.
Inoltre il significato di alcune considerazioni sfugge. Lei scrive al suo ex: "Speravo sempre che tu mi chiedessi di sposarti, invece eri teso a pensare al futuro lavorativo. Un giorno mi hai persino detto che intendevi iscriverti ad ingegneria elettronica!".
In che modo, mi scusi, iscriversi ad Ingegneria Elettronica sarebbe in netto contrasto col matrimonio?
Saluti.
l'email che ci ha inviato non contiene una precisa richiesta, salvo quella, troppo generica, del titolo.
Se vuole un parere sulla sua situazione dovrebbe farci una domanda precisa e chiarire alcune cose, per esempio qui scrive che ha convissuto per due anni col suo compagno, mentre nella email dello scorso luglio ci dice che lui vive ancora con mamma e papà.
In linea generale, sembra strano che due cinquantenni non riescano ad accordarsi nemmeno sull'orario dei pasti, qualche passeggiata insieme, l'opportunità di evitare commenti su altre donne, e nello stesso tempo uno dei due desideri sposare l'altro, ancorché quest'ultimo si dimostri distaccato e insofferente.
Inoltre il significato di alcune considerazioni sfugge. Lei scrive al suo ex: "Speravo sempre che tu mi chiedessi di sposarti, invece eri teso a pensare al futuro lavorativo. Un giorno mi hai persino detto che intendevi iscriverti ad ingegneria elettronica!".
In che modo, mi scusi, iscriversi ad Ingegneria Elettronica sarebbe in netto contrasto col matrimonio?
Saluti.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 643 visite dal 27/11/2019.
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