Paura di fare le cose e sentirsi male
Buonasera, mi sono appena iscritto perché cercando qualcosa su internet di quello che sto passando mi sono imbattuto in questo sito e ho visto che magari posso ricevere un aiuto.
Sono un ragazzo di 35 anni e da qualche anno ho paura di fare cose che fino a qualche tempo prima facevo tranquillamente.
Ad esempio se so che devo uscire di casa, al solo pensiero di dover stare lontano da un posto ''sicuro'' mi vengono le paranoie che possa sentirmi male, possa venirmi da vomitare o una diarrea.
Cosicché appena esco mi prendono dolori, veri o immaginari visto che una volta che ho finito i compiti da svolgere e sto tornando verso casa svaniscono, allo stomaco o all'intestino ho sempre la sensazione di dover andare immediatamente in un bagno.
Va avanti così da un po' di tempo e ormai quando so che devo fare qualcosa il giorno dopo o un viaggio lungo di un paio d'ore inizio a pensarci da qualche giorno prima e ho la fissazione che mi posso succedere qualcosa, da una diarrea improvvisa, un incidente, un problema meccanico alla macchina o qualsiasi cosa di brutto, insomma immagino sempre il peggiore scenario possibile che mi fa stare male dai giorni precedenti, riducendomi anche l'appetito, e per tutto il viaggio con continui dolori allo stomaco e all'intestino.
La situazione ultimamente è peggiorata avendo anche il così detto nodo alla gola e mi sembra anche di far fatica a deglutire.
Non capisco se sia veramente una forma d'ansia o l'inizio di qualche patologia grave, ormai immagino solo cose brutte, ma so solo che sto passando un brutto periodo e non riesco ormai più a fare nulla senza avere pensieri catastrofici o qualche dolore.
Vi chiedo cortesemente un aiuto o qualche soluzione da attuare e vi ringrazio anticipatamente.
Sono un ragazzo di 35 anni e da qualche anno ho paura di fare cose che fino a qualche tempo prima facevo tranquillamente.
Ad esempio se so che devo uscire di casa, al solo pensiero di dover stare lontano da un posto ''sicuro'' mi vengono le paranoie che possa sentirmi male, possa venirmi da vomitare o una diarrea.
Cosicché appena esco mi prendono dolori, veri o immaginari visto che una volta che ho finito i compiti da svolgere e sto tornando verso casa svaniscono, allo stomaco o all'intestino ho sempre la sensazione di dover andare immediatamente in un bagno.
Va avanti così da un po' di tempo e ormai quando so che devo fare qualcosa il giorno dopo o un viaggio lungo di un paio d'ore inizio a pensarci da qualche giorno prima e ho la fissazione che mi posso succedere qualcosa, da una diarrea improvvisa, un incidente, un problema meccanico alla macchina o qualsiasi cosa di brutto, insomma immagino sempre il peggiore scenario possibile che mi fa stare male dai giorni precedenti, riducendomi anche l'appetito, e per tutto il viaggio con continui dolori allo stomaco e all'intestino.
La situazione ultimamente è peggiorata avendo anche il così detto nodo alla gola e mi sembra anche di far fatica a deglutire.
Non capisco se sia veramente una forma d'ansia o l'inizio di qualche patologia grave, ormai immagino solo cose brutte, ma so solo che sto passando un brutto periodo e non riesco ormai più a fare nulla senza avere pensieri catastrofici o qualche dolore.
Vi chiedo cortesemente un aiuto o qualche soluzione da attuare e vi ringrazio anticipatamente.
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Gentile utente,
la sua serie di sintomi è ben nota in psicologia, ma non è opportuno e nemmeno le sarebbe utile che uno specialista enunci la diagnosi senza averla vista di persona.
Le posso dire solo che è stato accorto e anche fortunato a descrivere qui così bene i suoi sintomi, perché da quello che scrive ha ancora ampi margini di recupero e cercando subito uno psicologo può sconfiggere presto questi disagi.
Ne parli al suo medico di famiglia per farsi rilasciare una richiesta di colloquio psicologico, oppure vada direttamente alle ASL, o al Consultorio.
Ci scriva altri dati sulla sua attività e sulle sue relazioni, se le può essere utile, ma soprattutto si affidi in buone mani e stia tranquillo.
Con molti auguri.
la sua serie di sintomi è ben nota in psicologia, ma non è opportuno e nemmeno le sarebbe utile che uno specialista enunci la diagnosi senza averla vista di persona.
Le posso dire solo che è stato accorto e anche fortunato a descrivere qui così bene i suoi sintomi, perché da quello che scrive ha ancora ampi margini di recupero e cercando subito uno psicologo può sconfiggere presto questi disagi.
Ne parli al suo medico di famiglia per farsi rilasciare una richiesta di colloquio psicologico, oppure vada direttamente alle ASL, o al Consultorio.
Ci scriva altri dati sulla sua attività e sulle sue relazioni, se le può essere utile, ma soprattutto si affidi in buone mani e stia tranquillo.
Con molti auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Buonasera dottoressa, innanzitutto la ringrazio per la tempestiva risposta. Per quanto riguarda le attività attualmente sono senza lavoro e sto per trasferirmi con la mia compagna con la quale stiamo insieme da oltre otto anni e inizieremo a convivere. Non faccio granché durante il giorno, prima andavo a correre e giocare a calcetto ma ormai ho smesso per le solite paure. Fino ad ora ho vissuto con mia nonna e ho fatto qualche lavoretto saltuario dopo aver abbandonato l'università. Ho buoni rapporti con i miei genitori, familiari e un buon numero di amici, anche se non eccessivo, con i quali mi sento saltuariamente durante l'anno prima di ritrovarci l'estate nel paese natale.
Il mio medico di famiglia attualmente non posso vederlo essendo, come dicevo, in fase di trasferimento perché non sono al mio paese, e andrò a vivere in un altro ancora. Quindi prima di poter tornare a casa passeranno altri due mesi almeno. Appena mi sarò sistemato con la mia compagna però sicuramente seguirò i suoi consigli recandomi presso una Asl del posto, sperando che possa essermi d'aiuto. L'unica cosa che le chiedo a questo punto è se può darmi un consiglio temporaneo per affrontare questo viaggio che dovrò fare la prossima settimana, perché già sto male al solo pensiero di dovermi mettere in macchina e viaggiare per oltre tre ore con i soliti pensieri di sentirmi male durante il viaggio, di avere un incidente più o meno grave o un inconveniente meccanico.
Un'ultima cosa, a metà settembre ho fatto un'ecografia all'addome visto che mi venivano sempre più spesso questi dolori e il dottore mi ha detto c'era un po' di motilità intestinale dovuta ad una disistima dopo che gli ho raccontato la mia situazione che ho scritto anche qui, ma da allora la situazione non è affatto migliorata, piuttosto direi leggermente peggiorata.
La ringrazio per l'attenzione e le auguro una buona serata.
Il mio medico di famiglia attualmente non posso vederlo essendo, come dicevo, in fase di trasferimento perché non sono al mio paese, e andrò a vivere in un altro ancora. Quindi prima di poter tornare a casa passeranno altri due mesi almeno. Appena mi sarò sistemato con la mia compagna però sicuramente seguirò i suoi consigli recandomi presso una Asl del posto, sperando che possa essermi d'aiuto. L'unica cosa che le chiedo a questo punto è se può darmi un consiglio temporaneo per affrontare questo viaggio che dovrò fare la prossima settimana, perché già sto male al solo pensiero di dovermi mettere in macchina e viaggiare per oltre tre ore con i soliti pensieri di sentirmi male durante il viaggio, di avere un incidente più o meno grave o un inconveniente meccanico.
Un'ultima cosa, a metà settembre ho fatto un'ecografia all'addome visto che mi venivano sempre più spesso questi dolori e il dottore mi ha detto c'era un po' di motilità intestinale dovuta ad una disistima dopo che gli ho raccontato la mia situazione che ho scritto anche qui, ma da allora la situazione non è affatto migliorata, piuttosto direi leggermente peggiorata.
La ringrazio per l'attenzione e le auguro una buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.1k visite dal 24/11/2019.
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