Insofferenza ambiente lavoro
Sono insofferente verso il mio posto di lavoro, pieno di falsità ed ambiguità, manca un capo, le persone fanno quello che vogliono, entrano ed escono quando gli pare.
Mi è stato negato più volte il part time nonostante sia lo da 20 anni e ad altre lo hanno dato tranquillamente.
I colleghi davanti sono tutti amici, ridono e scherzano e dietro alle persone più fragili e sensibili ne dicono di tutti i colori.
Vengo messa da parte perché non sono come loro, purtroppo non riesco a fingere in quanto sono selettiva e matura rispetto a loro perciò spesso mi capita di mascherare ma ovviamente commetto gaffe e risulto imbranata perché non mi sento a mio agio.
Le giornate li dentro le persone le passano a non fare nulla, a ridere e scherzare.
Nessuno dice nulla.
Mi occupano la scrivania durante le pause pranzo che si dilungano di 20 minuti, urlando e scherzando perché ho la macchinetta del caffè vicino alla scrivania.
A tutti sembra normale tranne me, che sono al lavoro per lavorare e guadagnare il pane per i miei figli.
Mi sento un pesce fuor d'acqua, vorrei licenziarmi perché sono quasi tre anni che vado avanti così e alla sera trasferisco il mio malumore alla famiglia.
Non so cosa fare, chiedo un parere, sono sempre di pessimo umore e sempre più chiusa in me stessa.
Grazie in anticipo
Mi è stato negato più volte il part time nonostante sia lo da 20 anni e ad altre lo hanno dato tranquillamente.
I colleghi davanti sono tutti amici, ridono e scherzano e dietro alle persone più fragili e sensibili ne dicono di tutti i colori.
Vengo messa da parte perché non sono come loro, purtroppo non riesco a fingere in quanto sono selettiva e matura rispetto a loro perciò spesso mi capita di mascherare ma ovviamente commetto gaffe e risulto imbranata perché non mi sento a mio agio.
Le giornate li dentro le persone le passano a non fare nulla, a ridere e scherzare.
Nessuno dice nulla.
Mi occupano la scrivania durante le pause pranzo che si dilungano di 20 minuti, urlando e scherzando perché ho la macchinetta del caffè vicino alla scrivania.
A tutti sembra normale tranne me, che sono al lavoro per lavorare e guadagnare il pane per i miei figli.
Mi sento un pesce fuor d'acqua, vorrei licenziarmi perché sono quasi tre anni che vado avanti così e alla sera trasferisco il mio malumore alla famiglia.
Non so cosa fare, chiedo un parere, sono sempre di pessimo umore e sempre più chiusa in me stessa.
Grazie in anticipo
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Gentile utente,
trovarsi male sul posto di lavoro, sentire ingiusto il comportamento dei dirigenti e non avere la solidarietà e l'amicizia dei colleghi è sicuramente una condizione scomoda. Se poi lei è arrivata a trasferire il malumore in famiglia, direi che il campanello d'allarme sta suonando forte.
Potrebbe cominciare col prendere un periodo di malattia e durante questo periodo recarsi da uno psicologo esperto di problemi del lavoro, per cercare di sistemare le cose.
La terapia costa poco, se va alle ASL o al consultorio con la richiesta del suo medico di famiglia, al quale deve dire quanto sia intenso e doloroso il suo stato di stress.
ll percorso con lo psicologo può prevedere anche l'ipotesi di un cambiamento d'ufficio, ma si può partire dal ristrutturare alcuni momenti della giornata (per esempio la sua scrivania non dovrebbe essere invasa dai colleghi) e alcune decisioni, come il suo part-time.
Da qui non posso saperlo con certezza, ma può darsi che lei manchi di assertività, e per questo non riesce a far valere le sue ragioni, né con i capi né con i colleghi. Esistono corsi specifici, per questo. Ne parli con un bravo psicologo, esperto di situazioni di lavoro, ripeto.
Le faccio tanti auguri e spero che voglia tenerci al corrente.
trovarsi male sul posto di lavoro, sentire ingiusto il comportamento dei dirigenti e non avere la solidarietà e l'amicizia dei colleghi è sicuramente una condizione scomoda. Se poi lei è arrivata a trasferire il malumore in famiglia, direi che il campanello d'allarme sta suonando forte.
Potrebbe cominciare col prendere un periodo di malattia e durante questo periodo recarsi da uno psicologo esperto di problemi del lavoro, per cercare di sistemare le cose.
La terapia costa poco, se va alle ASL o al consultorio con la richiesta del suo medico di famiglia, al quale deve dire quanto sia intenso e doloroso il suo stato di stress.
ll percorso con lo psicologo può prevedere anche l'ipotesi di un cambiamento d'ufficio, ma si può partire dal ristrutturare alcuni momenti della giornata (per esempio la sua scrivania non dovrebbe essere invasa dai colleghi) e alcune decisioni, come il suo part-time.
Da qui non posso saperlo con certezza, ma può darsi che lei manchi di assertività, e per questo non riesce a far valere le sue ragioni, né con i capi né con i colleghi. Esistono corsi specifici, per questo. Ne parli con un bravo psicologo, esperto di situazioni di lavoro, ripeto.
Le faccio tanti auguri e spero che voglia tenerci al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 22/11/2019.
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