Pensiero ossessivo e compulsione
salve! soffro di doc da anni, prendo zoloft, anafranil e xanax.
Ho spesso pensieri ossessivi che richiedono compulsioni, ma sono diminuiti un sacco, e in alcuni casi riesco a non fare compulsioni.
Ieri, sono andata dalla manicurista, e mentre mi applicava dello smalto semipermanente ho avuto un pensiero molto brutto, ossessivo, e che tratta un argomento che mi fa molta paura, crea ansia ed è una delle mie preoccupazioni maggiori riferite al doc.
Dunque questo pensiero l'ho associato al momento in cui mi stavano applicando lo smalto, ed è da ieri che non riesco a pensare ad altro che "hai pensato quella cosa, per liberartene devi togliere il semipermanente".
Voglio vincere questa sfida, ma distrarmi non mi sta aiutando.
Il pensiero è molto fisso e ripetitivo.
Cosa posso fare?
Ho spesso pensieri ossessivi che richiedono compulsioni, ma sono diminuiti un sacco, e in alcuni casi riesco a non fare compulsioni.
Ieri, sono andata dalla manicurista, e mentre mi applicava dello smalto semipermanente ho avuto un pensiero molto brutto, ossessivo, e che tratta un argomento che mi fa molta paura, crea ansia ed è una delle mie preoccupazioni maggiori riferite al doc.
Dunque questo pensiero l'ho associato al momento in cui mi stavano applicando lo smalto, ed è da ieri che non riesco a pensare ad altro che "hai pensato quella cosa, per liberartene devi togliere il semipermanente".
Voglio vincere questa sfida, ma distrarmi non mi sta aiutando.
Il pensiero è molto fisso e ripetitivo.
Cosa posso fare?
[#1]
Nessuno le ha mai suggerito di affiancare terapia farmacologica ad una psicoterapia cognitivo comportamentale?
Se comunque questa sintomatologia ossessiva persiste sotto cura farmacologica occorre in prima battuta rivolgersi nuovamente al suo psichiatra per valutare eventuali modifiche.
Sembra comunque imprescindibile una psicoterapia da affiancare alla cura farmacologica
Se comunque questa sintomatologia ossessiva persiste sotto cura farmacologica occorre in prima battuta rivolgersi nuovamente al suo psichiatra per valutare eventuali modifiche.
Sembra comunque imprescindibile una psicoterapia da affiancare alla cura farmacologica
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Utente
salve dottore, grazie della sua risposta. Ho seguito per piú di un anno una terapia cognitivo comp. , ma purtroppo non mi é servita molto. Non ho riscontrato alcun miglioramento nel superamento delle mie ossessioni e compulsioni, e credo che il dottore in questione non sia stato in grado di aiutarmi in questo tipo di terapia, non penso mi abbia seguita abbastanza in questo tipo di terapia.
[#3]
Comprendo bene come ogni tipo di psicoterapia (e terapie farmacologiche) non sempre conduce a risultati sperati.
Le suggerisco tuttavia di intraprendere un nuovo percorso comportamentale in cui inizialmente si possano definire:
- obiettivi terapeutici
- strategie e tecniche per raggiungere questi scopi
Oltretutto il disturbo ossessivo compulsivo è trattato meglio con una terapia strettamente comportamentale rispetto ad una cognitiva, ed è importante che il terapeuta a cui ci si affida debba ben conoscere e saper trattare questa sindrome.
È essenziale che una psicoterapia parta da tali definizioni assolutamente importanti e preliminari l’inizio del processo terapeutico.
Si confronti comunque con il suo psichiatra per una nuova valutazione farmacologica e consideri che se un percorso non ha portato i risultati sperati non vuol dire che uno nuovo non possa avere effetti benefici sulla riduzione della sintomatologia ossessiva. Consideri oltretutto che la psicoterapia è un percorso in cui il paziente occorre che segua le indicazioni del terapeuta altrimenti sarà inevitabilmente portata a non funzionare.
È come una dieta personalizzata proposta da un nutrizionista. Se il nutrizionista mi dice cosa, come e quando mangiare è giusto che io segua le indicazioni per ottenere obiettivo.
Cordiali saluti
Le suggerisco tuttavia di intraprendere un nuovo percorso comportamentale in cui inizialmente si possano definire:
- obiettivi terapeutici
- strategie e tecniche per raggiungere questi scopi
Oltretutto il disturbo ossessivo compulsivo è trattato meglio con una terapia strettamente comportamentale rispetto ad una cognitiva, ed è importante che il terapeuta a cui ci si affida debba ben conoscere e saper trattare questa sindrome.
È essenziale che una psicoterapia parta da tali definizioni assolutamente importanti e preliminari l’inizio del processo terapeutico.
Si confronti comunque con il suo psichiatra per una nuova valutazione farmacologica e consideri che se un percorso non ha portato i risultati sperati non vuol dire che uno nuovo non possa avere effetti benefici sulla riduzione della sintomatologia ossessiva. Consideri oltretutto che la psicoterapia è un percorso in cui il paziente occorre che segua le indicazioni del terapeuta altrimenti sarà inevitabilmente portata a non funzionare.
È come una dieta personalizzata proposta da un nutrizionista. Se il nutrizionista mi dice cosa, come e quando mangiare è giusto che io segua le indicazioni per ottenere obiettivo.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.1k visite dal 21/11/2019.
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