Paranoie e ansia in una relazione

Salve, ho 21 anni
Ho di nuovo una relazione con la stessa ragazza da circa 6 mesi.

2 anni fa ci eravamo lasciati per via del fatto che ero diventato troppo paranoico.

Da tre mesi ad oggi sono tornato ad essere e sentirmi come 2 anni fa: Non riesco a sentirmi tranquillo;
Ho sempre il sospetto che lei mi stia tradendo, o che si stia stancando o che stia succedendo qualcosa di negativo, o che mi stia mentendo.

Ogni cosa che mi dice ho sempre questa necessità di verificare la cosa.

E anche se mi dimostra il contrario di ciò che penso, non riesco comunque a sentirmi tranquillo.

Passo praticamente tutto il giorno a farmi paranoie.

Tanto da farmi sentire costantemente una sensazione di peso al petto, credo sia ansia.

Se sono con lei non faccio altro che sentirmi vigile, ovvero che devo prestare attenzione ad ogni minima parola che mi dice, al tono di voce con cui parla, a controllare se quello che mi racconta combacia con quello che ho visto io, a controllare con chi si scrive, ecc.

Ogni minima cosa mi fa pensare male e mi rende sospettavo e ansioso, tanto da dover tenere sott'occhio il tutto per cercare indizi di ciò che penso.

So che è tutto dentro alla mia testa ma tutto ciò mi rende nervoso, arrabbiato e triste, e finché non ho delle prove non riesco a sentirmi tranquillo.

Il problema è che non riesco più a godermi i momenti con lei;
Non riesco a svolgere normalmente le mie attività lavorative/giornaliere;
Non riesco più a dormire bene alla notte;
Molte volte non riesco a seguire o a concentrarmi quando parlo con qualcuno perché nella mia testa ho costantemente questi film mentali negativi e provo questa sensazione di ansia e stress.

Sono stanco di provare questa sensazione o di sentirmi attaccato da lei per impressioni sbagliate mie.

Non riesco più a sentirmi me stesso, sia con lei che non.

Il problema non è lei.
Perché oggettivamente ho avuto sempre prove che è tutto dentro la mia testa.


Mi sono reso conto che questa cosa mi è capitata anche con un’ altra ragazza con cui ho avuto una relazione breve anni fa.

E questa cosa lo vedo anche nelle relazioni di amicizia/lavorative:
Ho sempre dei sospetti dei miei amici/colleghi, per esempio che stiano parlando male di me, o che non gli sto simpatico, o che mi stiano usando ecc...

Tutti questi pensieri solo perché magari mi hanno detto una parola con il tono sbagliato, facendomi interpretare male la cosa.

Tutte queste interpretazioni sbagliate mi creano questa sensazione di peso al petto, facendomi sentire a disagio

Ovviamente nella relazione con la mia ragazza, queste cosa hanno più peso rispetto alle paranoie sugli amici/colleghi.

Tutto ciò mi dà questa sensazione al petto che non mi lascia più vivere o comportarmi da me stesso.


Voglio trovare una soluzione a tutto ciò perché questa sensazione che provo costantemente mi sta letteralmente affogando e tutte queste paranoie mi impediscono di impegnare sul lavoro.
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Dr.ssa Caterina Zanusso Psicologo, Psicoterapeuta 96 2
Gentile utente,
mi chiedo quanto questa sfiducia negli altri che vive, come lei ben descrive e riporta, con ansia e difficoltà, possa riflettere una sfiducia in se stesso ed eventualmente da quanto questa cosa la accompagna, soprattutto allargandosi (da quello che posso aver compreso) anche ad altre sfere della sua vita, comprendendo un po' tutte le relazioni con gli altri. E quella con se stesso come va? Vede, sono tante le cose che mi verrebbe da chiederle ma non è questa la sede più indicata. Inoltre, quello che troverei più utile e interessante è proprio capire, innanzitutto, lei che spiegazione si da, visto la sua consapevolezza. Ed è proprio questa sua consapevolezza che può diventare una grande risorsa da sfruttare! Mi aggancio, pertanto, alle sue ultime parole "Voglio trovare una soluzione a tutto ciò perché questa sensazione che provo costantemente mi sta letteralmente affogando e tutte queste paranoie mi impediscono di impegnare sul lavoro." Potrebbe valutare di portare questa coraggiosa e lucida richiesta d'aiuto in una stanza di psicoterapia? Si potrebbe anche valutare la possibilità/necessità di un invio da uno psichiatra per un sostegno anche farmacologico, ma sono tutte ipotesi che valuterà assieme ad un professionista.
Un passo lo ha già fatto scrivendo a noi...non trova? La saluto con delle parole di Simone Tempia, tratte da "Un anno con Lloyd" :
"Lloyd, vado a sconfiggere le mie paure"
"Sir, perchè vuole combattere alleati tanto validi?"
"Alleati, Lloyd?"
"Certo, sir. Le paure sono i guardiani che proteggono i nostri desideri più preziosi"
"Guardiani spaventosi che vorrei scomparissero però.."
"Lo faranno non appena sarà tanto forte da non avere più bisogno di loro, sir"
"Alleniamo lo spirito Lloyd"
"Saggia scelta, sir".

Dr.ssa Caterina Zanusso - Psicologa Psicoterapeuta Padova e Skype
Cell: 347.1173841 Mail: zanusso.caterina@gmail.com
www.caterinazanusso.com

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