Può essere che io abbia la madre narcisista?

Sono una ragazza che ha trascorso letteralmente metà della sua vita con il suo padre e metà con sua madre.
Quando sono andata a vivere con mia mamma è stato il punto di rottura della mia autostima come tale.

Lei è una bella donna, ha tante conoscenze e sembra sia carismatica E lei deve essere il centro dell'attenzione.
Diciamo che ho deciso di vivere con lei perchè volevo sapere cosa voleva dire avere una madre, mio padre però mi avvertì dicendomi che se fossi andata con lei, lei non mi avrebbe fatto ritornare da lui.

E così fu, avevo 12 anni e non ero grassa, ero normopeso, il primo commento che mi disse fu che ero grassa, che dovevo dimagrire, un come ti vesti, che capelli hai...
io mi vergognerei ad uscire come esci tu...
e fu l'inizio di vivere con lei...

Già ero una ragazzina in pubertà e insicura, con lei la mia vita è diventata molto sofferente, a 14 anni quando mi ero fidanzata con un ragazzo di nascosto mi disse che ero talmente brutta e si chiedeva come mai qualcuno mi volesse.

Non solo quello, ma distrusse tutta la mia famiglia dicendomi bugie o verità (non si sa) su mio padre, dicendo che tutto quello che ho è grazie a lei, ha modificato la mia idealizzazione di padre buono fino a un padre che ormai so che è stato irresponsabile.

Mia madre attaccò anche mia nonna, cosa che per me ha solo causato dolore, mi umiliava quando andavo alle superiori e avevo da studiare, se qualcosa non le andava o le andava di litigare, mi buttava fuori i vestiti li tirava al suolo o i libri li mandava all'aria e poi mi diceva di sistemare.

Quando mi difendevo e non volevo che si parlasse di mio padre lei mi lanciava l'acqua, arrivò anche alle mani cosa che se permettete mi sono difesa in quanto lei perfetta anima non commette errori.

I suoi amici sono suoi, non devo parlare quando usciamo, mi descrive come la figlia perfetta agli amici, con gli anni sono cresciuta con l'autostima a terra e iniziai a rifugiarmi sul cibo, ingrassai 30 kili e iniziai ad avere un tic da stress all'occhio.

Dopo anni lei si fidanza con uno, ormai viveva solo per lui e arrivò a dirmi che io ero innamorata di lui, mi fu attribuita anche la colpa di ciò.

Tutto cambia quando mia sorella maggiore mi fa visita e la mia autostima sale, mi dà sicurezza, divento carina, dimagrisco, ora per strada guardano me e non lei, cosa che la fa infuriare.

Mi ha reso la vita impossibile coi miei fidanzati, ogni volta che loro andavano via parlava male di loro e li sminuiva, siccome mia sorella non ha vissuto con lei perchè maggiore, quando rimase incinta la chiamò per aiutarla e il risultato fu che quasi scioglie la relazione tra lei e mio cognato, cosa per me comune.

Usa tutto per sminuirmi, iniziai a studiare una facoltà che lei non voleva. Mi sminuisce sempre, lavoro e studio mi sminuisce, faccio tutto, isee, bollette, comune, visite le programmo tutte io, e ormai ora diciamo che mi trovo con una autostima buona grazie a mia sorella, al mio ex ragazzo e grazie alla mia resilienza.
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentile utente
La invito intanto a leggere un consulto del 13-09-2017 che trova a questo link: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/586539-rapporto-materno-disastroso.html.
Forse può trovare in questa lettura qualche spunto che può esserle utile in ogni caso, anche laddove la situazione sia diversa. Poi mi complimento subito con lei per essere riuscita a trovare o ri-trovare una buona autostima grazie al supporto dei suoi cari, soprattutto suo sorella a quanto ci riferisce e alla sua resilienza, termine diventato molto popolare in questi ultimi anni. C’é un bellissimo motto che leggevo ogni volta che mi recavo a lavorare in una Comunità terapeutica ed é più o meno questo: Dalle difficoltà si esce soli ma non da soli. É ciò che lei ci conferma.
Da quanto ci scrive emergono due aspetti importanti. Il primo é la sua capacità nell’esser riuscita a riconquistare la sua autostima ed a tornare al suo peso. E non sta continuando a perdere peso vero? Il secondo é il percepire ancora minacciosi i giudizi di sua madre nei confronti della stima faticosamente conquistata. Da qui non possiamo fare diagnosi né a lei, né a sua madre, che forse conosce solo questa modalità di amare, abbiamo anche pochi elementi per comprendere meglio alcune variabili. Sarebbe molto importante per il momento che sta vivendo adesso qualche colloquio de visu con un/una collega magari proprio insieme a sua madre per valutare meglio la vostra relazione o anche con tutta la famiglia. A volte accadono cose magiche quando si affronta un percorso di questo tipo e si scoprono dinamiche inter e intrafamiliari molto importanti. Di solito tutto accade in poche sedute ma il percorso le sarà molto utile per comprendere meglio i comportamenti di tutti i suoi cari e la sosterrà nel portare a termine il suo percorso di autonomizzazione emotiva, di conquista dell’autostima e di consolidamento del percorso di accettazione di sé.
Grazie se vorrà tenerci informati
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Utente
Utente
Salve, io sinceramente ne ho parlato con mia madre, in modo serio e adulto... Le dissi che i suoi commenti e il "suo modo di amare" mi ferisce o mi feriva perchè ora non so cosa mi provochi, ho atteggiamenti difensivi per il nostro passato vissuto. Penso che la storia che mi ha allegato sia stata più sana della mia, perchè: 1 Io voglio essere indipendente da un punto di vista sociale che economico per vivere la mia vita e non essere sottomessa da mia madre.
2 Mia madre nel corso degli anni ha sfruttato le mie insicurezze e i miei punti deboli ovvero (padre, nonna, fidanzato) per paragonarli, sminuirli e/o usarli come ricatto per farmi stare male appositamente.
3 Mia mamma non è morbosa, con la sua nipote, anzi, siccome io ero piccola quando lei se ne andò, non penso le aggradi tanto fare la mamma, quanto fare la donna, che in tutto rispetto
Nonostante tutto quello che fa e ha fatto, io le voglio bene, la rispetto e la aiuto, perchè so che è sola e sono l'unica persona che può aiutarla, cosa che magari mi mette in difficoltà perchè il mio ragazzo pensa che per tutte le discussioni che si creano a cena, lui non vorrebbe che vivessi questo clima disfunzionale, ma fino a che vivo in questa casa devo farlo. Ma so che quando me ne andrò non la vorrei vicina ma lontana, quando eravamo lontane le volevo più bene per l'ideale che potevo immaginare di una madre. Vorrei che trovasse qualcuno, che l'aiutasse a non essere così com'è con le sue figlie, perchè ripeto mia madre è un'eccellente lavoratrice, persona corretta e umana, ma quando si parla di noi figlie il rapporto è molto disfunzionale.
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Grazie per i suoi chiarimenti.
Si era spiegata bene subito nel suo primo post ed é per questo che avevo consigliato una terapia familiare. Successivamente sua madre potrà fare una psicoterapia individuale. Ma in questo momento colei che soffre é lei e necessità di liberarsi emotivamente dall’ombra imperante di questa figura spesso idealizzata. Il rapporto madre-figlia é uno dei più complessi e accade spesso che le madri considerino le figlie come prolungamenti di se stesse proiettando su di loro le proprie frustrazioni e i propri desideri.
Come le ho detto a volte accadono cose magiche nelle psicoterapie, come lo scoprire nuovi modi di amare ed essere amati. É importante che lei dia il meglio al suo futuro.
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