Cosa devo pensare, e soprattutto cosa devo fare?
Gentili Dottori
Volevo chiedervi una cosa che mi sta facendo preoccupare assai. Per diverse motivazioni ho rallentato il mio percorso scolastico e per delle indecisioni/difficoltà nelle relazioni sentimentali sono divenuto strettamente dipendente dai giudizi e dai pensieri altrui, ingigantendo un problema che era già presente anche se con minore intensità.
In questi ultimi giorni di studio intenso e disperato, con lo stress alle spalle, si presentano dei pensieri strani legati a dei miei compagni di scuola superiore. In pratica sono pensieri in cui vengo criticato, deriso per non aver ancora finito l'università e che era vero che fossi un raccomandato (cose che mi dicevano almeno come scherzo ma che sinceramente non mi avevano mai toccato).
Io ovviamente non so, anzi so che è possibile che qualche ragazzo abbia potuto fare un qualche cenno al fatto che io non mi sia laureato però sta nell'ordine delle cose, e sinceramente un giudizio negativo può esistere nel mondo.
Purtroppo questo pensiero quando si presenta porta con sè una forte ansia, quasi inspiegabile e se inizio a pensarci ovviamente il problema si ingigantisce, vedendo chissà quali complotti.
Mi chiedo per la natura dei pensieri, la terapia breve strategica è il non plus ultra o quantomeno una delle migliori oppure devo indirizzarmi su altre terapie?
La paura è che questi forti stressor ambientali possano determinare una personalità paranoica o qualche altro disturbo, perché sento che a seguito di sfortunate vicende sia divenuto troppo attento al giudizio altrui vedendolo quasi sempre come critico mentre poi nella realtà comunque mantengo una buona dose di contatti con il mondo esterno
Volevo chiedervi una cosa che mi sta facendo preoccupare assai. Per diverse motivazioni ho rallentato il mio percorso scolastico e per delle indecisioni/difficoltà nelle relazioni sentimentali sono divenuto strettamente dipendente dai giudizi e dai pensieri altrui, ingigantendo un problema che era già presente anche se con minore intensità.
In questi ultimi giorni di studio intenso e disperato, con lo stress alle spalle, si presentano dei pensieri strani legati a dei miei compagni di scuola superiore. In pratica sono pensieri in cui vengo criticato, deriso per non aver ancora finito l'università e che era vero che fossi un raccomandato (cose che mi dicevano almeno come scherzo ma che sinceramente non mi avevano mai toccato).
Io ovviamente non so, anzi so che è possibile che qualche ragazzo abbia potuto fare un qualche cenno al fatto che io non mi sia laureato però sta nell'ordine delle cose, e sinceramente un giudizio negativo può esistere nel mondo.
Purtroppo questo pensiero quando si presenta porta con sè una forte ansia, quasi inspiegabile e se inizio a pensarci ovviamente il problema si ingigantisce, vedendo chissà quali complotti.
Mi chiedo per la natura dei pensieri, la terapia breve strategica è il non plus ultra o quantomeno una delle migliori oppure devo indirizzarmi su altre terapie?
La paura è che questi forti stressor ambientali possano determinare una personalità paranoica o qualche altro disturbo, perché sento che a seguito di sfortunate vicende sia divenuto troppo attento al giudizio altrui vedendolo quasi sempre come critico mentre poi nella realtà comunque mantengo una buona dose di contatti con il mondo esterno
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Gentile Utente,
Una domanda: è contento della sua vita? Ha recriminazioni? A volte il malessere ci parla di qualcosa che non osiamo affrontare. Ne parli con un professionista che sappia ascoltarla e aiutarla a identificare il messaggio della sua mente e ad affrontare le cause.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Izzi
Una domanda: è contento della sua vita? Ha recriminazioni? A volte il malessere ci parla di qualcosa che non osiamo affrontare. Ne parli con un professionista che sappia ascoltarla e aiutarla a identificare il messaggio della sua mente e ad affrontare le cause.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Izzi
Dr. Laura Izzi www.psicologabenesseretorino.it
[#2]
Gentile utente,
sento di dover appoggiare il consiglio della Collega,
in considerazione
sia del Suo malessere, percepibile attraverso ben 04 consulti in soli 20 giorni,
sia dell'orientamento espresso dai Colleghi in tal senso nei precedenti consulti:
14-11.Cosa devo pensare, e soprattutto cosa devo fare?
06-11.Ambiente di vita
26-10.Gelosia ossessiva o delirante?
24-10.Disturbo ossessivo compulsivo, non capisco .
A dire il vero tra le righe sembrava di comprendere che Lei avesse imboccato tale strada (un percorso psicologico),
è così?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
sento di dover appoggiare il consiglio della Collega,
in considerazione
sia del Suo malessere, percepibile attraverso ben 04 consulti in soli 20 giorni,
sia dell'orientamento espresso dai Colleghi in tal senso nei precedenti consulti:
14-11.Cosa devo pensare, e soprattutto cosa devo fare?
06-11.Ambiente di vita
26-10.Gelosia ossessiva o delirante?
24-10.Disturbo ossessivo compulsivo, non capisco .
A dire il vero tra le righe sembrava di comprendere che Lei avesse imboccato tale strada (un percorso psicologico),
è così?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 14/11/2019.
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