Indifferenza, freddezza e tristezza

Salve a tutti, sono una ragazza di 18 anni e da qualche anno mi sento indifferente a tutto, ho voglia di piangere e mi sento sempre triste. Non so il perché di queste sensazione, ho una vita abbastanza normale e tranquilla. Mi sento però sempre più indifferente a tutto, ogni giorno che passa mi sento distaccata da tutto ciò che mi circonda. A volte vorrei chiudermi in stanza e piangere perché sento di star male ma non riesco perché non ne ho motivo. Ne parlo spesso con il mio ragazzo, quindi ho una valvola di sfogo, mi sento capita ma non completamente e nonostante lui sia un bravissimo ragazzo e cerca sempre di farmi stare bene, quando torno a casa è come se diventassi fredda e indifferente a tutto. Lui dice che spesso ho sbalzi di umore e a volte me ne accorgo anch’io ma non riesco a cambiare. Mi sento sempre stanca, triste e fredda. Mi è molto complicata anche esprimere ciò che provo, mi è difficile scrivere i miei sentimenti e ció che sento tutti i giorni. Ho il cuore pesante. Cosa potrei fare oltre ad andare da uno specialista? Spero mi abbiate più o meno compresa.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
la prima cosa da fare è una visita medica con tutte le analisi opportune, per escludere disturbi di natura fisica, talvolta di origine alimentare o da stress, che provocano più spesso di quanto si creda uno stato d'animo come il suo.
Poi dovrebbe segnalarci se fa un lavoro faticoso, degli studi stressanti, se vive una situazione familiare che le provoca ansia o tristezza. La sua affermazione: "ho una vita abbastanza normale e tranquilla" può coprire una realtà non proprio rosea.
Infine, sta costruendo un futuro piacevole per sé stessa? In tutti i momenti della vita, ma alla sua età al massimo grado, non si può fare a meno di un desiderio, di un progetto che ci attiri in qualche direzione.
Ci scriva ancora; auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie per avermi risposta dr.ssa. Ho lasciato scuola da poco perché avevo continuamente ansia e attacchi di panico, non è mai stata la scuola che ho voluto fare, sono stata spinta dai miei genitori a fare quella. Oltre a non piacermi gli studi che stavo compiendo, sono sempre stata una ragazza timida e quindi non ho fatto molta amicizia con i ragazzi della mia classe. Anche se non mi escludevano, mi sentivo io fuori luogo. Alla fine, per la mia saluta fisica e soprattutto mentale, ho capito che era meglio lasciare perdere. Al momento non lavoro, ma sto cercando qualche lavoretto in giro nel mio paese. Infine non penso di avere problemi di stress o alimentazione.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Cara utente,
se non fa le analisi non può sapere se è anemica, per esempio. Una visita generale dal suo medico di famiglia le gioverà senz'altro.
La prego di non accettare passivamente uno stato poco felice, specie se, come mi sembra di capire, accompagna la rinuncia a completare gli studi, almeno fino al diploma.
Coraggio!
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Utente
Utente
Mi scusi l’ignoranza dottoressa mi può spiegare la correlazione tra anemia e sentirsi come spiegato sopra?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
i collegamenti tra gli stati mentali e la carenza o l'eccesso di ormoni, enzimi etc. fanno parte di una branca di studi a metà tra la medicina e la psicologia: le neuroscienze.
Ma senza arrivare ad ipotesi troppo minuziose, la carenza di ferro può comportare una serie di conseguenze sulla forza muscolare e sull'energia, quindi sull'umore; l'eventuale insufficienza epatica ha le sue conseguenze, ecc.
Lei stessa scrive: "Alla fine, per la mia saluta fisica e soprattutto mentale, ho capito che era meglio lasciare perdere".
Il suo medico le saprà dare le opportune indicazioni e indirizzarla allo specialista idoneo.
Auguri.