Fobia del bagno fuori casa e ansia
Buonasera, sono una donna di 38 anni.
Da 5 anni progressivamente ho sviluppato una paura/ossessione di sentirmi male con l'intestino quando esco di casa, quando so che nn torno presto a casa o se devo andare in luoghi pubblici o a casa di amici.
La fobia è iniziata dopo che qualche volta ho avuto episodi di diarrea durante serate in compagnia di amici un po' invadenti che mi hanno detto in faccia che avevo un problema serio (una volta a casa mia, una al cinema, una volta da loro) poi sono successe anche con altre persone al ristorante.. . ormai è diventata una cosa normale, se esco o se devo vedere persone sto male.. . prima andavo regolare una volta al giorno e con feci formate (senza pensare a quando ci andassi) ora da qualche anno sono ossessionata. Ci vado la mattina sempre con feci molli nn formate e mi capita di riandarci dopo un'ora.. . . nn esco prima di nn essere andata in bagno.. . se sto tranquilla di stare a casa, nn ho problemi se non raramente.. . ma se so che devo uscire sto in ansia giorni prima e il giorno che esco sono capace di andare anche 4 volte al bagno fino a uscire solo muco e acidità.. . tutto questo mi sta distruggendo l'apparato digerente, perché sono stata sempre una persona ansiosa e nervosa con mania del controllo.. . il fatto che nn posso controllare il mio intestino mi sta distruggendo. Sto avendo problemi anche con il cibo.. . ho paura di mangiare e stare male. Se devo uscire giorni prima mangio pochissimo e in bianco e programmo le uscite distanziate x avere tempo di prepararmi psicologicamente. Penso che sia legato alla mia mente ma ho paura anche che ci sia qualche problema nel mio intestino queste due cose mi creano un loop.. . e sto avendo problemi anche con mio marito che vuole che trovi una soluzione ma pensa che andare dai psicologi sia una perdita di soldi, purtroppo nn sono autosufficiente economicamente e devo trovare un modo x pagarmi le sedute in cui credo invece. Spero di riuscire ad uscirne anche se sono una persona senza autostima e nn sono forte x superare un problema così grande x me. Prima ero una persona solare e piena di amici, ora nn voglio più uscire, nn mi va di fare nulla, sono rassegnata a questa condizione e sto con la paura che mio marito mi lasci.. . stufo della persona che sono diventata. Ieri abbiamo avuto una lite e nn ci parliamo, domani devo prendere coraggio e andare dal mio medico curante x spiegargli i problemi e se mi fa fare accertamenti x capire cosa ha il mio intestino e chiedo anche a lui se affiancare un aiuto psicologico.. . voi dottori pensate che si possa uscire presto da questa situazione? Cosa ne pensate e che consigli potete darmi? Ho aspettato troppo e sono arrivata in una situazione veramente pesante, scusate x lo sfogo. Grazie
Da 5 anni progressivamente ho sviluppato una paura/ossessione di sentirmi male con l'intestino quando esco di casa, quando so che nn torno presto a casa o se devo andare in luoghi pubblici o a casa di amici.
La fobia è iniziata dopo che qualche volta ho avuto episodi di diarrea durante serate in compagnia di amici un po' invadenti che mi hanno detto in faccia che avevo un problema serio (una volta a casa mia, una al cinema, una volta da loro) poi sono successe anche con altre persone al ristorante.. . ormai è diventata una cosa normale, se esco o se devo vedere persone sto male.. . prima andavo regolare una volta al giorno e con feci formate (senza pensare a quando ci andassi) ora da qualche anno sono ossessionata. Ci vado la mattina sempre con feci molli nn formate e mi capita di riandarci dopo un'ora.. . . nn esco prima di nn essere andata in bagno.. . se sto tranquilla di stare a casa, nn ho problemi se non raramente.. . ma se so che devo uscire sto in ansia giorni prima e il giorno che esco sono capace di andare anche 4 volte al bagno fino a uscire solo muco e acidità.. . tutto questo mi sta distruggendo l'apparato digerente, perché sono stata sempre una persona ansiosa e nervosa con mania del controllo.. . il fatto che nn posso controllare il mio intestino mi sta distruggendo. Sto avendo problemi anche con il cibo.. . ho paura di mangiare e stare male. Se devo uscire giorni prima mangio pochissimo e in bianco e programmo le uscite distanziate x avere tempo di prepararmi psicologicamente. Penso che sia legato alla mia mente ma ho paura anche che ci sia qualche problema nel mio intestino queste due cose mi creano un loop.. . e sto avendo problemi anche con mio marito che vuole che trovi una soluzione ma pensa che andare dai psicologi sia una perdita di soldi, purtroppo nn sono autosufficiente economicamente e devo trovare un modo x pagarmi le sedute in cui credo invece. Spero di riuscire ad uscirne anche se sono una persona senza autostima e nn sono forte x superare un problema così grande x me. Prima ero una persona solare e piena di amici, ora nn voglio più uscire, nn mi va di fare nulla, sono rassegnata a questa condizione e sto con la paura che mio marito mi lasci.. . stufo della persona che sono diventata. Ieri abbiamo avuto una lite e nn ci parliamo, domani devo prendere coraggio e andare dal mio medico curante x spiegargli i problemi e se mi fa fare accertamenti x capire cosa ha il mio intestino e chiedo anche a lui se affiancare un aiuto psicologico.. . voi dottori pensate che si possa uscire presto da questa situazione? Cosa ne pensate e che consigli potete darmi? Ho aspettato troppo e sono arrivata in una situazione veramente pesante, scusate x lo sfogo. Grazie
[#1]
Gentile utente,
a questo punto lei avrà già visto il suo medico di famiglia (ma perché ha aspettato cinque anni?) e starà cominciando la serie delle analisi e delle misure dietetiche necessarie a risolvere il suo problema.
Spero che abbia parlato al curante con la stessa chiarezza che ha usato scrivendo a noi, e che lui le abbia prescritto anche i colloqui con lo psicologo, che alle ASL, al Consultorio e al Centro di Salute Mentale sono gratuiti.
Se ha iniziato tutte queste azioni per recuperare il benessere, non mi resta che augurarle una pronta guarigione. Ricordi però che di fronte a qualunque malattia è l'aiuto del medico che si deve cercare subito.
Ancora auguri!
a questo punto lei avrà già visto il suo medico di famiglia (ma perché ha aspettato cinque anni?) e starà cominciando la serie delle analisi e delle misure dietetiche necessarie a risolvere il suo problema.
Spero che abbia parlato al curante con la stessa chiarezza che ha usato scrivendo a noi, e che lui le abbia prescritto anche i colloqui con lo psicologo, che alle ASL, al Consultorio e al Centro di Salute Mentale sono gratuiti.
Se ha iniziato tutte queste azioni per recuperare il benessere, non mi resta che augurarle una pronta guarigione. Ricordi però che di fronte a qualunque malattia è l'aiuto del medico che si deve cercare subito.
Ancora auguri!
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Grazie di cuore Dott.ssa Potenza per la sua risposta, mi ha dato tanto conforto...ho aspettato a scrivere finchè non ho avuto le analisi prescritte dal mio medico curante.
Allora per iniziare mi ha detto di limitare latte e latticini (io ci vivevo!), io li ho tolti drasticamente (ad esclusione di poco parmigiano) e mi ha dato da fare analisi del sangue, esame urine, esame feci completo compreso il parassitologico e sangue occulto infine la calprotectina fecale. Dopodiche mi ha dato antibiotico intestinale e fermenti lattici.
Devo dire che sto meglio (sono ormai 3 settimane) non so se sia per via dell'antibiotico o l'aver tolto i latticini ma non ho crampi, non ho scariche, non ho gonfiore...vado una volta sola la mattina (meglio di prima) e stop!....però non sono uscita ancora fuori con amici e per lungo periodo quindi non so se il mio fattore stress poi avrà la meglio.
C'è da dire che sto seguendo un'alimentazione più attenta, niente biscotti, dolciumi, formaggi...via tutta roba con latte e sto integrando con tanta frutta, verdura, cereali...uso latte vegetale fortificato con calcio e yogurt di soia con fermenti lattici .
Le analisi del sangue e le altre su feci e urine sono perfette non c'è nulla di anomalo solo nelle fecici sono rare colonie di candida intestinale ma il medico curante non mi ha dato nient'altro per queste colonie.
Mi è rimasta però la componente psicologica...ho in maniera più lieve ansia, paura e anche per via dell'anno che ho affrontato tanto stress accumulato.
Il mio medico curante non mi ha consigliato di vedere uno psicologo, ha trattato il problema sul lato fisico ma penso di averne bisogno e quindi sfrutterò il suo consiglio per prendere appuntamento in un consultorio...però secondo lei ti seguono costantemente o ti danno un appuntamento all'anno...io come si suol dire vorrei battere il ferro finchè e' caldo ossia affrontare ora il problema che ho trovato il coraggio!
Grazie ancora per il tempo che mi ha dedicato e buon lavoro!
Allora per iniziare mi ha detto di limitare latte e latticini (io ci vivevo!), io li ho tolti drasticamente (ad esclusione di poco parmigiano) e mi ha dato da fare analisi del sangue, esame urine, esame feci completo compreso il parassitologico e sangue occulto infine la calprotectina fecale. Dopodiche mi ha dato antibiotico intestinale e fermenti lattici.
Devo dire che sto meglio (sono ormai 3 settimane) non so se sia per via dell'antibiotico o l'aver tolto i latticini ma non ho crampi, non ho scariche, non ho gonfiore...vado una volta sola la mattina (meglio di prima) e stop!....però non sono uscita ancora fuori con amici e per lungo periodo quindi non so se il mio fattore stress poi avrà la meglio.
C'è da dire che sto seguendo un'alimentazione più attenta, niente biscotti, dolciumi, formaggi...via tutta roba con latte e sto integrando con tanta frutta, verdura, cereali...uso latte vegetale fortificato con calcio e yogurt di soia con fermenti lattici .
Le analisi del sangue e le altre su feci e urine sono perfette non c'è nulla di anomalo solo nelle fecici sono rare colonie di candida intestinale ma il medico curante non mi ha dato nient'altro per queste colonie.
Mi è rimasta però la componente psicologica...ho in maniera più lieve ansia, paura e anche per via dell'anno che ho affrontato tanto stress accumulato.
Il mio medico curante non mi ha consigliato di vedere uno psicologo, ha trattato il problema sul lato fisico ma penso di averne bisogno e quindi sfrutterò il suo consiglio per prendere appuntamento in un consultorio...però secondo lei ti seguono costantemente o ti danno un appuntamento all'anno...io come si suol dire vorrei battere il ferro finchè e' caldo ossia affrontare ora il problema che ho trovato il coraggio!
Grazie ancora per il tempo che mi ha dedicato e buon lavoro!
[#3]
Gentile utente,
sono contenta degli ottimi risultati che sta ottenendo e noto con piacere che il suo medico ha affrontato seriamente la situazione. Non esageri nel consumo di frutta e verdura, almeno in questi primi tempi, e per la candida intestinale ripeta le analisi a distanza di un mese dalla fine della cura antibiotica, sempre attenendosi alle prescrizioni del suo medico.
Approvo la sua decisione di "battere il ferro finché è caldo" e di cercare uno psicologo. Non si può prevedere in anticipo se la disponibilità degli specialisti presso i centri pubblici è quella auspicabile; speriamo di sì. In fondo, finora tutto sta andando bene. In caso contrario si penserà ad altre soluzioni.
Auguri, e sempre avanti!
sono contenta degli ottimi risultati che sta ottenendo e noto con piacere che il suo medico ha affrontato seriamente la situazione. Non esageri nel consumo di frutta e verdura, almeno in questi primi tempi, e per la candida intestinale ripeta le analisi a distanza di un mese dalla fine della cura antibiotica, sempre attenendosi alle prescrizioni del suo medico.
Approvo la sua decisione di "battere il ferro finché è caldo" e di cercare uno psicologo. Non si può prevedere in anticipo se la disponibilità degli specialisti presso i centri pubblici è quella auspicabile; speriamo di sì. In fondo, finora tutto sta andando bene. In caso contrario si penserà ad altre soluzioni.
Auguri, e sempre avanti!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 21.1k visite dal 12/11/2019.
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