Difficoltà ad affrontare nuove situazioni e rafforzamento sicurezza
Buongiorno,
il consulto non è prettamente personale ma è per via di mio figlio di 7 anni.
Mio figlio ha difficoltà (forse per la sua forte emotività) ad affrontare situazioni (specialmente a scuola) dove deve mettersi in gioco per affrontare un nuovo argomento di studio o in una situazione dove deve fare le cose da solo.. .
Ad esempio se gli chiedo di svolgere i suoi compiti da solo ha paura di non riuscire e spesso scoppia a piangere anche se in realtà è perfettamente in grado di farlo. Non gode di autostima e questo lo rende agitato.
Le insegnanti mi dicono che questo problema si presenta anche durante le lezioni e spesso piange per un ora e chiede all'insegnante se può stare vicino a lui sia per consolarlo che per aiutarlo. Spesso questi "pianti" non hanno un motivo ben fondato perchè alla fine il rendimento è abbastanza buono.
Io da genitore ho provato a farlo vedere da una psicologa, e dopo diverse sedute sembrava che la cosa andasse migliorando, ma ahimè anno nuovo nuova storia.. . sono esasperato perchè non so come far crescere la sua autostima e far si che questa storia abbia una fine. La psicologa ha chiuso la sua "terapia" dicendomi che questa cosa verrà fuori da lui e che ha i suoi tempi, ma intanto a scuola continuano a chiedermi come fare.. .
Attendo vostre risposte.
il consulto non è prettamente personale ma è per via di mio figlio di 7 anni.
Mio figlio ha difficoltà (forse per la sua forte emotività) ad affrontare situazioni (specialmente a scuola) dove deve mettersi in gioco per affrontare un nuovo argomento di studio o in una situazione dove deve fare le cose da solo.. .
Ad esempio se gli chiedo di svolgere i suoi compiti da solo ha paura di non riuscire e spesso scoppia a piangere anche se in realtà è perfettamente in grado di farlo. Non gode di autostima e questo lo rende agitato.
Le insegnanti mi dicono che questo problema si presenta anche durante le lezioni e spesso piange per un ora e chiede all'insegnante se può stare vicino a lui sia per consolarlo che per aiutarlo. Spesso questi "pianti" non hanno un motivo ben fondato perchè alla fine il rendimento è abbastanza buono.
Io da genitore ho provato a farlo vedere da una psicologa, e dopo diverse sedute sembrava che la cosa andasse migliorando, ma ahimè anno nuovo nuova storia.. . sono esasperato perchè non so come far crescere la sua autostima e far si che questa storia abbia una fine. La psicologa ha chiuso la sua "terapia" dicendomi che questa cosa verrà fuori da lui e che ha i suoi tempi, ma intanto a scuola continuano a chiedermi come fare.. .
Attendo vostre risposte.
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E' sempre difficile capire cosa succede nella testa di un bambino. A volte il fattore crescita è di aiuto, altre volte no. E come genitori non si sa che cosa fare.
Io non so la vostra situazione familiare quale sia ma a volte è opportuno che a mettersi un po' in gioco siano i genitori, per poter comprendere meglio cosa possono fare nel loro ruolo.
Provi a rivolgersi ad un professionista che lavori sulle dinamiche familiari.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Izzi
Io non so la vostra situazione familiare quale sia ma a volte è opportuno che a mettersi un po' in gioco siano i genitori, per poter comprendere meglio cosa possono fare nel loro ruolo.
Provi a rivolgersi ad un professionista che lavori sulle dinamiche familiari.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Izzi
Dr. Laura Izzi www.psicologabenesseretorino.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 684 visite dal 11/11/2019.
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