Attacco di panico o reale pericolo?

Buongiorno,
Sono un uomo di 30 anni che ha sofferto in passato di attacchi di panico.
La cosa è ricominciata in maniera violenta circa 2 settimane fa. L'ansia é constante e quotidiana e non mi permette di fare nulla. Ho chiamato 3 volte il 118 nel giro di due settimane, due volte sono andato in ospedale mentre una volta mi sono tranquillizzato e ho rifiutato il trasporto.
Ho un continuo terrore di morire, mi sento stanco ma non ho sonno, sono debole, provo costante dolore a braccia e gambe, ho spesso vertigini e faccio fatica qa concentrarmi sulle cose. Sono terrorizzato da due settimane..
Sono una persona controllata, sono un donatore quindi faccio le analisi del sangue costantemente. Anche le ultime volte che sono andato in Ps mi è stato detto che elettrocardiogramma analisi ecc ecc erano tutti nella norma.
Io continuo a non essere tranquillo. Provo sempre un fermento interno che non riesco a classificare in nessun modo. La mia tensione parte verso metà della giornata e aumenta costantemente finché non esplode in un attacco di panico o in un pianto a dirotto. Questo accade quotidianamente ogni santo giorno e non riesco ad uscirne.
Ho iniziato da poco una terapia che mi ha dato la mia psichiatra, al bisogno assumo xanax ma non sta bastando.. Ho paura a stare da solo.. Sono sempre tachicardico e ho sempre 140 90 di pressione quando ho sempre avuto la pressione medio bassa..
Non so come uscire da questa situazione e soprattutto non capisco se la mia paura è giustificata o solo frutto della mia mente.

Grazie in anticipo per le risposte
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

da quanto ci scrive, anche se non è possibile fare diagnosi, sembra che lei sia all'interno del circolo vizioso del disturbo da attacchi di panico. Non è tanto l'attacco di panico in sé a creare disagio (per quanto possa essere fastidioso), quanto piuttosto la paura che esso possa ripresentarsi in vari momenti della giornata.
Noto che lei mette in atto i classici "comportamenti protettivi" del panico: chiamare il 118, misurarsi la pressione, fare analisi mediche...questi, anche se a breve termine possono sembrare un metodo efficace per prevenire situazioni panicose, si trasformano in armi a doppio taglio dannose.
Leggo anche che lei è ansioso ed è in cura psichiatrica. Un collega psicoterapeuta potrebbe lavorare sull'ansia di tratto che lei sperimenta e sul circolo vizioso del panico, provando a restituirle una qualità di vita buona.

Legga questo articolo:

https://www.psicologobs.it/diagnosi/attacchi-di-panico-cosa-sono-e-come-di-manifestano/

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

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Utente
Utente
Grazie dottor Ziglioli
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Utente
Utente
Buongiorno,
La mia psichiatra mi ha prescritto olanzapina e volte al giorno, xanax 3 volte al giorno in compressa, mirtazapina alla sera e zoloft.
In questi giorni ho dormito molto, poi abbiamo ridotto le dosi e adesso sono più vigile.
Oggi purtroppo mi sento molto giù fisicamente, come se avessi la pressione molto bassa. Mi gira le testa e sento senso di debolezza a braccia e gambe. Inoltre è insorto un problema visivo: se guardo qualcosa da vicino (come per esempio mentre scrivo ora al cellulare) e poi alzo la testa per guardare lontano vedo tutto appannato e la mia vista ci mette un po a sistemarsi. Nel momento in cui guardo poi in basso ho di nuovo lo stesso problema..
Sono gli effetti collaterali dei farmaci?
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