Rifiuto psicologico del cibo e nausea

Salve a tutti, mi chiamo Serena e ho 20 anni.
Da 8 anni soffro di emetofobia (paura di vomitare) a causa di un trauma infantile, e da allora il mio rapporto col cibo è drasticamente peggiorato: non che prima fosse ottimo ma cmq conducevo un'alimentazione più o meno varia. Da Giugno, post esami di maturità, ho avuto un blocco psicologico che tutt'ora controlla la mia vita minuto per minuto in modo sempre più assiduo: ho smesso quasi totalmente di alimentarmi (soprattutto fuori casa), quando mi siedo a tavola riesco a mangiare due forchettate di numero per poi salirmi, di conseguenza, un senso di ansia e rifiuto a ciò che ho davanti.
Le nausee sono sempre più frequenti anche se bene o male riesco a gestirle con delle caramelle naturali allo zenzero.
Sono seguita da un cardiologo a causa di un problema ereditario che non comporta alcun tipo di problema rilevante.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

i cattivi rapporti col cibo frequentemente diventano "disturbi del comportamento alimentare" (DCA).
Essi rappresentano una vera e propria emergenza in crescita anche sul territorio italiano:
anoressia nervosa, bulimia, binge-eating, disturbo evitante-restrittivo nell’assunzione di cibo, ingestione di materiale non alimentare, ruminazione, nausea all'assunzione...,
sono i variegati comportamenti patologici che definiscono i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DCA).

Fortunatamente essi possono essere curati, gratuitamente, presso le stutture pubbliche nei Centri appositi istituiti dall'Azienda sanitaria.

Per Lei e per chi ci legge
informiamo in ogni Provincia esiste un ambulatorio pubblico dell'Azienda Sanitaria (e dunque con il pagamento del solo ticket o gratis) appropriato per i DCA, dove tutti gli Specialisti
- di area psicologica e medica -
agiscono in modo coordinato:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html .
Le sedi Lei le può trovare nei links allegati.

Alcuni tra essi hanno uno "Sportello Giovani" specifico per i disturbi alimentari alla Sua giovanissima età,
dove psicologi e psicoterapeuti offrono la loro consulenza e si fanno carico di queste problematiche, avendo come obiettivo principale la prevenzione, la riduzione del rischio di aggravamento e di cronicizzazione del disturbo; soprattutto tramite una rilevazione precoce dei sintomi ed una corretta informazione agli adolescenti.
Lo sportello giovani è rivolto a tutti i ragazzi dai dodici anni in su, senza limite di età superiore,
e dunque anche a Lei se lo desidera.

Ritiene di poter "andare oltre" un consulto online?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Buonasera dott.ssa Brunialti, la ringrazio per la sua tempestiva risposta.
Molto probabilmente ho intenzione di andare oltre un consulto online rivolgendomi allo "Sportello Giovani" più vicino a me e affidarmi a delle cure specialistiche di psicologi e psicoterapeuti.
La ringrazio nuovamente, cordiali saluti
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Sono contenta,
se ritiene ci tenga al corrente.

Dott. Brunialti
Alimentazione

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