Identificare il doc e una ossessione

Buongiorno, sono di Reggio Emilia e ho 29 anni.
È da 3 mesi che non vivo più, un pensiero mi ha rovinato la vita. Premetto che ora sono in cura da uno psicologo, proprio perché presa dalla disperazione ho avuto bisogno di chiedere aiuto. Nella mia vita ho sempre fatto tutto da sola, ho cercato sempre di arrangiarmi.
Il trauma è iniziato a fine luglio, quando durante un incontro di lavoro ho provato una sensazione piacevole per una ragazza che era lì, ho sentito che mi stesse capendo.
Da lì l’incubo, mille dubbi, ansie, attacchi di panico. Ho passato un mese a non uscire più di casa, ho smesso di vedere le mie amiche di sempre, di guardare la tele per paura di provare una sensazione simile. I sensi di colpa nei confronti del mio fidanzato sono aumentati è da lì è calato anche il desiderio sessuale per paura di non provare più le stesse cose.
Il disagio mi ha paralizzato a letto qualche volta. Immagino scene assurde e questo mi porta ad avere attacchi di panico ricorrenti fino a sentirmi svenire. Nel frattempo la mia mente continua a farmi stare male a volte vorrei sbattere la testa contro un muro. Ho pensato diverse volte al suicidio. Ho pensato di prendere un sacco di psicofarmaci, di buttarmi giù dalla finestra. Questo senso di paura mi sta facendo morire dentro. Gli ultimi due anni sono stati terribili, ho avuto una relazione dove ci sono stati momenti di rabbia e ci siamo picchiati tante volte, ha tirato fuori il lato peggiore di me. Dopo due mesi ho perso il lavoro, mi sono sentita morire, era il lavoro della mia vita è sono stata trattata come un ladro. Nel frattempo ho conosciuto il mio attuale fidanzato, l’unica gioia che ho. Ho trovato un nuovo lavoro, l’inizio di un nuovo incubo. Ho passato mesi di angoscia, di ansia, ho iniziato a stare male la domencia pomeriggio, in ufficio avevo continui conati di vomito. Mi sarei voluta licenziare ma nel momento in cui ne ho parlato con i miei genitori come sempre mi hanno detto che dovevo resistere e io n volevo. Mi sono sentita lasciata sola, le mie amiche sono scomparse. Mi sentito totalmente sola e delusa da chi avevo attorno. Mi sono caricata di tanto dolore, nel mentre sono subentrati i problemi economici del mio fidanzato e lì i sensi di colpa mi sono aumentati, lui ha cambiato lavoro per causa mia che volevo una vita più normale. Il problema del cibo è tornato a farsi vivo, di girono non mangiavo e la notte divoravo di tutto fino a stare male. mi sono sempre sentita brutta a grassa. Sempre. Il confronto è il senso di sentirmi inadeguata è sempre stato dietro l’angolo. Avevo l’ossessione che il mio fidanzato mi tradisse, ogni notte per un anno ho sognato che tornava con la sua ex. Insomma questi sono stati gli ultimi due anni. Ed ora mi ritrovo a non riuscire più a lottare. I pensieri mi travolgono e mi fanno stare male. Mi manca stare bene con il mio ragazzo. Mi sento così in colpa con lui. Io non voglio perderlo. E non voglio essere ciò che non sono
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 101 45
" Premetto che ora sono in cura da uno psicologo, proprio perché presa dalla disperazione ho avuto bisogno di chiedere aiuto. Nella mia vita ho sempre fatto tutto da sola, ho cercato sempre di arrangiarmi."

Gentile Ragazza,
riconoscere di aver bisogno d'aiuto ed avere quel briciolo di umiltà (e/o di coraggio?) per farlo, è il primo passo per dare inizio al cambiamento di ciò che non va e ci fa stare male.
Meglio ancora sarebbe farlo prima di essere presi dalla disperazione, o di sentirsi all'ultima spiaggia, per riuscire ad ottenere risultati più rapidi, potendo far affidamento su maggiori risorse personali.
Come mai, se già si è rivolta ad un nostro collega di persona, avverte l'esigenza di scrivere qui?
Quante sedute ha effettuato fino ad ora?
Quali sono le sue aspettative in merito al percorso intrapreso?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Ero in preda ad un attacco d’ansia , mi capita di dover buttare fuori quello che sento altrimenti finisco per non respirare . Ho chiesto aiuto ad un ottimo psicologo perché mi sono accorta di non essere più io , di non vivere più . Vivo da sola da quando ho 20 anni e sono abituata ad arrangiarmi in ogni situazione . Ora invece mi ritrovo a non riuscire neanche a fare la doccia da sola in casa . Ho bisogno che il mio compagno o mia mamma siano a casa con me. A volte se sto da sola per un po’ i miei pensieri negativi non mi fanno tregua e penso a farla finita . Ho spalancato uni finestra pochi gironi fa.. ho immaginato di scavalcarla .. mi ha bloccato il senso di colpa nei confronti del mio compagno. Ho pensato a cosa avrebbe pensato di me. Ho chiuso la finestra e ho pianto . È arrivata mia mamma a casa mia .. ero in uno stato di shock . Volevo solo chiudere gli occhi e svegliarmi da questo incubo . Dentro di me ho tanto dolore , mi sembra di aver accumulato tanto dolore e per me che sono una persona di cuore e buona questo è stato deleterio. Mi sento tornata bambina , ho bisogno degli abbracci dei miei genitori che forse non ho mai avuto quando avevo bisogno di loro. Le mie aspettative ad oggi non le so ... vorrei solo ritrovare il sorriso e vivere con leggerezza la mia vita futura . Ho passato una vita a programmare ogni centesimo di secondo . A chiedermi se andavo bene . Se ero abbastanza all’altezza . In quest’ultimo anno mi sono sentita totalmente inadeguata in ogni ambito e sono stanca di sentirmi così . Voglio avere una famiglia felice . Amo il mio compagno e non voglio perderlo . Se ho intrapreso quetso percorso e anche per lui perché mi ha insegnato cosa vuol dire amare e cosa significa famiglia . Per tutti quetsi motivi il pensiero che ho avuto mi ha turbato così tanto . Ed è per questo che ho pensato a farla finita .
Voglio guarire , ho bisogno di aiuto , di affetto . Ps : al momento ho effettuato 9 sedute
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 101 45
La motivazione in un percorso terapeutico è di fondamentale importanza e Lei qui su lo ha dichiarato a chiare lettere: "Voglio guarire".
L'affetto da parte di chi le sta accanto non manca: sta a Lei aprire cuore e mente per riuscire ad avvertirne il calore.
Per avere tutto l'aiuto di cui necessita, racconti apertamente e nel dettaglio al suo terapeuta questi momenti di fragilità e vulnerabilità e valuti insieme a lui l'opportunità o meno di integrare la psicoterapia con un supporto farmacologico.
Il passato non abbiamo il potere di modificarlo, ma possiamo assumerci la responsabilità del futuro che desideriamo costruirci, rimboccandoci le maniche nel presente.
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Utente
Utente
La ringrazio per il consulto. La cosa che non riesco a spiegarmi e come là mente possa far vedere cose così lontane dalla nostra realtà , tanto da farle sembrare veritiere e farci stare così male . È una cosa che mi tormenta a cui non riesco trovare risposta . Ho sempre pensato di essere grassa , nonostante sapessi che il mio peso era semrpe sotto di 47kg. Nella mia mente circolava solo la voce sei Grassa fino a mostrarmi una una cosa distorta davanti allo specchio .
E come se la mente andasse in loop
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