Disturbo post traumatico da stress e doc
Gentili dottori volevo parlarvi di due episodi passati che mi hanno segnata, e secondo voi se porrebbero trattarsi di disturbo post traumatico da stress e conseguente doc.
Il primo episodio si verificò all’età di 14 anni quando mi accorsi che la scuola superiore che avevo scelto non faceva per me. Era abbastanza tosta e non riuscivo a reggere i ritmi di studio. Così iniziai con l’andare a scuola un giorno si e due no. Finché un sabato sera, mentre ero tranquillamente in camera mia a guardare la tv, mi successe una cosa stranissima: la mia mente andò per conto proprio come se mi fosse passata la voglia di vivere. Lì per lì la associai alla depressione.
Poi cambiai scuola, e tutto andò meglio, e quegli episodi ogni tanto si ripresentano anche se poi ho iniziato a capirli e gestirli. Quando mi arrivano mi durano magari una mezz’oretta al massimo poi se ne vanno. È come se qualcosa si insinuasse nella mente facendomi appunto perdere la voglia di vivere, e ho paura di avere l’impulso di suicidarmi, cosa che in realtà non voglio.
Tutto questo potrebbe trattarsi di un episodio post traumatico da stress e doc?
Secondo episodio: è successo nel 2016. Siccome il mio ex faceva uso di cocaina, volli provare anche io, e un paio di volte mi sono spaventata perché avevo la sensazione di gola tappata e facevo fatica a respirare. Durò quasi un’oretta ma ho avuto paura di poter morire. Poi finito tutto lì, ogni tanto mi veniva in mente ma non in modo traumatico.
Due anni dopo stavo leggendo articoli di giornale e mi imbatto in un articolo riguardante il boschetto della droga di Rogoredo, dove diceva che due persone erano morte di overdose per cocaina. Da lì l’inferno. Ho avuto una sensazione bruttissima come se mi avesse risvegliato quel brutto episodio di due anni prima.
Cerco di evitare tutto ciò che porta a parlare della cocaina perché mi ricorda quello che era successo, e allora stesso tempo ho come paura di un impulso che mi porti a volerlo fare. Questo potrebbe essere anch’esso un disturbo post traumatico e doc? Anche se ho letto che il DPST dovrebbe avvenire entro tot mesi qua invece sono passati 2 anni.
Altrimenti cosa può essere? Quando mi vengono questi pensieri cerco di distrarmi. A volte sono leggeri ma a volte invece pesanti e vanno avanti qualche giorno. So che dovrei pensare che ormai è passato ma a volte è difficile quando si insinuano. Forse sono troppo severa con me stessa? Forse vedo l’episodio molto più grave di quello che potrebbe essere? Secondo voi sarei potuta morire o la sto facendo davvero troppo tragica?
Un’ultima domanda scusate: c’è differenza nel doc su una cosa mai successa (come ad esempio paura di uccidere) e su una cosa già successa come in questo caso per la droga?
Scusate per il papiro e ringrazio chi vorrà togliermi questi dubbi.
Il primo episodio si verificò all’età di 14 anni quando mi accorsi che la scuola superiore che avevo scelto non faceva per me. Era abbastanza tosta e non riuscivo a reggere i ritmi di studio. Così iniziai con l’andare a scuola un giorno si e due no. Finché un sabato sera, mentre ero tranquillamente in camera mia a guardare la tv, mi successe una cosa stranissima: la mia mente andò per conto proprio come se mi fosse passata la voglia di vivere. Lì per lì la associai alla depressione.
Poi cambiai scuola, e tutto andò meglio, e quegli episodi ogni tanto si ripresentano anche se poi ho iniziato a capirli e gestirli. Quando mi arrivano mi durano magari una mezz’oretta al massimo poi se ne vanno. È come se qualcosa si insinuasse nella mente facendomi appunto perdere la voglia di vivere, e ho paura di avere l’impulso di suicidarmi, cosa che in realtà non voglio.
Tutto questo potrebbe trattarsi di un episodio post traumatico da stress e doc?
Secondo episodio: è successo nel 2016. Siccome il mio ex faceva uso di cocaina, volli provare anche io, e un paio di volte mi sono spaventata perché avevo la sensazione di gola tappata e facevo fatica a respirare. Durò quasi un’oretta ma ho avuto paura di poter morire. Poi finito tutto lì, ogni tanto mi veniva in mente ma non in modo traumatico.
Due anni dopo stavo leggendo articoli di giornale e mi imbatto in un articolo riguardante il boschetto della droga di Rogoredo, dove diceva che due persone erano morte di overdose per cocaina. Da lì l’inferno. Ho avuto una sensazione bruttissima come se mi avesse risvegliato quel brutto episodio di due anni prima.
Cerco di evitare tutto ciò che porta a parlare della cocaina perché mi ricorda quello che era successo, e allora stesso tempo ho come paura di un impulso che mi porti a volerlo fare. Questo potrebbe essere anch’esso un disturbo post traumatico e doc? Anche se ho letto che il DPST dovrebbe avvenire entro tot mesi qua invece sono passati 2 anni.
Altrimenti cosa può essere? Quando mi vengono questi pensieri cerco di distrarmi. A volte sono leggeri ma a volte invece pesanti e vanno avanti qualche giorno. So che dovrei pensare che ormai è passato ma a volte è difficile quando si insinuano. Forse sono troppo severa con me stessa? Forse vedo l’episodio molto più grave di quello che potrebbe essere? Secondo voi sarei potuta morire o la sto facendo davvero troppo tragica?
Un’ultima domanda scusate: c’è differenza nel doc su una cosa mai successa (come ad esempio paura di uccidere) e su una cosa già successa come in questo caso per la droga?
Scusate per il papiro e ringrazio chi vorrà togliermi questi dubbi.
[#1]
Gentile Utente,
fare diagnosi senza poter vedere la persona è difficile oltre che poco serio e contrario alla legge (che tutela in questo modo l'utenza).
Se vuole capire cosa le sta accadendo e come uscire dal malessere dovrebbe affidarsi ad un buon professionista che sappia guidarla in un percorso di consapevolezza di sé e dei suoi sentimenti ed emozioni. Dovrebbe indagare che aspetti della sua vita e dei suoi vissuti le stanno sfuggendo.
Le consiglio di non fissarsi sulla diagnosi ma sui contenuti che deve affrontare. Lei non è la sua diagnosi, lei è molto di più.
Cordiali saluti
dott.ssa Laura Izzi
fare diagnosi senza poter vedere la persona è difficile oltre che poco serio e contrario alla legge (che tutela in questo modo l'utenza).
Se vuole capire cosa le sta accadendo e come uscire dal malessere dovrebbe affidarsi ad un buon professionista che sappia guidarla in un percorso di consapevolezza di sé e dei suoi sentimenti ed emozioni. Dovrebbe indagare che aspetti della sua vita e dei suoi vissuti le stanno sfuggendo.
Le consiglio di non fissarsi sulla diagnosi ma sui contenuti che deve affrontare. Lei non è la sua diagnosi, lei è molto di più.
Cordiali saluti
dott.ssa Laura Izzi
Dr. Laura Izzi www.psicologabenesseretorino.it
[#2]
Utente
Gentile dottoressa innanzitutto grazie per la risposta. Si ha ragione sul fatto di affidarsi a un professionista infatti mi sa che farò proprio così.
Però volevo giusto sapere, se possibile, questa cosa della differenza tra il rimuginare su una cosa che è accaduta in passato e su una cosa che invece non è mai successa ( come ad esempio l’omicidio ). Ma non tanto riguardo al mio racconto personale ma in generale cioè, se è il fatto che sia una cosa passata e gia’ successa potrebbe essere più reale rispetto invece alla seconda?
Se può togliermi solo questa curiosità perché non ne parlano da nessuna parte.
La ringrazio. Cordiali saluti e una buona serata
Però volevo giusto sapere, se possibile, questa cosa della differenza tra il rimuginare su una cosa che è accaduta in passato e su una cosa che invece non è mai successa ( come ad esempio l’omicidio ). Ma non tanto riguardo al mio racconto personale ma in generale cioè, se è il fatto che sia una cosa passata e gia’ successa potrebbe essere più reale rispetto invece alla seconda?
Se può togliermi solo questa curiosità perché non ne parlano da nessuna parte.
La ringrazio. Cordiali saluti e una buona serata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 01/11/2019.
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