Disturbo ossessivo compulsivo, non capisco
Gentili psicologi
Sono un ragazzo di 25 anni, con una diagnosi di Doc, che dopo un periodo particolarmente intenso, stressante nelle varie sfere della vita: relazionale, affettiva, universitaria non riesce a trovare la retta via.
Mi spiego meglio, nel 2018 dopo aver vissuto in una residenza, decido insieme ad altri miei amici di prendere una casa in comune per 6 mesi.
Le cose all'inizio sono andate relativamente bene, ma con uno di questi coinquilini, che conoscevo già da tempo e con cui avevo un rapporto che si stava raffreddando da un paio di anni, le cose peggiorano rapidamente.
Sono sempre stato una persona flessibile, leggera, altruista, un po' bonaccione ma da marzo 2018 non mi riconosco più, infatti sono diventato una persona rigida, egoista, scroccona, pronta a criticare tra me e me ogni piatto, ogni utensile lasciato fuori posto dagli altri coinquilini.
Inizio anche a non sentirmi apprezzato, a sentirmi criticato perché persona un po distratta e fondamentalmente buona.
I rapporti con i coinquilini si mantengono relativamente buoni, però non riesco a stringere con loro un bel legame, in primis perché siamo totalmente diversi e in seconda battuta perché i coinquilini hanno dei caratteri e personalità che da sempre non mi sono mai piaciuti del tutto.
Il problema è che il mio cambiamento, insieme a un fantasticare frequente, specialmente in precedenza, su eventuali vendette (niente omicidi o cose del genere) immaginarie mi hanno fatto sorgere delle domande che ancora persistono: Perché questi pensieri? Sto impazzendo? Perchè sono diventato così rigido?
Per dirvi una volta ero così sicuro che il mio coinquilino mi stesse rubando dei crackers che non aspettavo altro che finisse il pacchetto per rinfacciarglielo, quando scoprii successivamente che era stata un'altra persona a prenderli.
Da allora ho deciso di porre un freno a questi pensieri, però siccome soffro di DOC, inizio a farmi delle domande disturbanti, e se fossi diventato paranoico? se avessi un disturbo di personalità? se questo odio, questa rabbia mi venisse con altre persone, di cui non mi piace il carattere o qualcosa?
Come posso agire, cosa posso fare per ritornare a essere come ero una volta
Sono un ragazzo di 25 anni, con una diagnosi di Doc, che dopo un periodo particolarmente intenso, stressante nelle varie sfere della vita: relazionale, affettiva, universitaria non riesce a trovare la retta via.
Mi spiego meglio, nel 2018 dopo aver vissuto in una residenza, decido insieme ad altri miei amici di prendere una casa in comune per 6 mesi.
Le cose all'inizio sono andate relativamente bene, ma con uno di questi coinquilini, che conoscevo già da tempo e con cui avevo un rapporto che si stava raffreddando da un paio di anni, le cose peggiorano rapidamente.
Sono sempre stato una persona flessibile, leggera, altruista, un po' bonaccione ma da marzo 2018 non mi riconosco più, infatti sono diventato una persona rigida, egoista, scroccona, pronta a criticare tra me e me ogni piatto, ogni utensile lasciato fuori posto dagli altri coinquilini.
Inizio anche a non sentirmi apprezzato, a sentirmi criticato perché persona un po distratta e fondamentalmente buona.
I rapporti con i coinquilini si mantengono relativamente buoni, però non riesco a stringere con loro un bel legame, in primis perché siamo totalmente diversi e in seconda battuta perché i coinquilini hanno dei caratteri e personalità che da sempre non mi sono mai piaciuti del tutto.
Il problema è che il mio cambiamento, insieme a un fantasticare frequente, specialmente in precedenza, su eventuali vendette (niente omicidi o cose del genere) immaginarie mi hanno fatto sorgere delle domande che ancora persistono: Perché questi pensieri? Sto impazzendo? Perchè sono diventato così rigido?
Per dirvi una volta ero così sicuro che il mio coinquilino mi stesse rubando dei crackers che non aspettavo altro che finisse il pacchetto per rinfacciarglielo, quando scoprii successivamente che era stata un'altra persona a prenderli.
Da allora ho deciso di porre un freno a questi pensieri, però siccome soffro di DOC, inizio a farmi delle domande disturbanti, e se fossi diventato paranoico? se avessi un disturbo di personalità? se questo odio, questa rabbia mi venisse con altre persone, di cui non mi piace il carattere o qualcosa?
Come posso agire, cosa posso fare per ritornare a essere come ero una volta
[#1]
(...)iccome soffro di DOC, inizio a farmi delle domande disturbanti, e se fossi diventato paranoico? (..9
sono queste domande a rappresentare i sintomi del DOC non sono una conseguenza.
cosa fare? ha pensato ad un consulto psicologico?
intanto legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
sono queste domande a rappresentare i sintomi del DOC non sono una conseguenza.
cosa fare? ha pensato ad un consulto psicologico?
intanto legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Gentile Dr. De Vincentiis
grazie per la celere risposta, si ho letto il suo articolo tanto ma tanto tempo fa quando ero capitato su questo sito in occasione delle mie ansie dovute al doc, che fortunatamente sono passate attraverso una regolare psicoterapia.
L'ultimo anno, per me, è stato molto difficile e i pensieri che ho avuto in merito ai miei coinquilini (non mi trovavo bene con loro, cercavo alcune volte di evitarli) il fatto di non sentirmi apprezzato (a torto con il senno di poi) e alcune vere e proprie paranoie (non riuscivo a trovare il bagnoschiuma e sono andato a vedere in camera di un ragazzo convinto che l'avesse lui)mi hanno fatto propendere per qualcosa di più grave.
Ormai sono passati 5 mesi da questi fatti, ma le assicuro che al solo pensiero di aver fatto ciò mi sale la rabbia, la frustrazione e altre emozioni negative, perché io non ero così e non voglio esserlo, però nonostante ciò arrivano pensieri disturbanti su tutto ciò che mi circonda, molto critici nei quali non mi riconosco e non mi voglio riconoscere.
Ho deciso, forse troppo tardivamente, di ritornare dallo psicologo che mi ha seguito in passato, abbiamo fatto una seduta dove ho esposto parte dei problemi e ho deciso di fissarne un'altra per parlare di quanto vi sto dicendo.
grazie per la celere risposta, si ho letto il suo articolo tanto ma tanto tempo fa quando ero capitato su questo sito in occasione delle mie ansie dovute al doc, che fortunatamente sono passate attraverso una regolare psicoterapia.
L'ultimo anno, per me, è stato molto difficile e i pensieri che ho avuto in merito ai miei coinquilini (non mi trovavo bene con loro, cercavo alcune volte di evitarli) il fatto di non sentirmi apprezzato (a torto con il senno di poi) e alcune vere e proprie paranoie (non riuscivo a trovare il bagnoschiuma e sono andato a vedere in camera di un ragazzo convinto che l'avesse lui)mi hanno fatto propendere per qualcosa di più grave.
Ormai sono passati 5 mesi da questi fatti, ma le assicuro che al solo pensiero di aver fatto ciò mi sale la rabbia, la frustrazione e altre emozioni negative, perché io non ero così e non voglio esserlo, però nonostante ciò arrivano pensieri disturbanti su tutto ciò che mi circonda, molto critici nei quali non mi riconosco e non mi voglio riconoscere.
Ho deciso, forse troppo tardivamente, di ritornare dallo psicologo che mi ha seguito in passato, abbiamo fatto una seduta dove ho esposto parte dei problemi e ho deciso di fissarne un'altra per parlare di quanto vi sto dicendo.
[#4]
Ciò che la fa stare realmente male non è tanto la relazione con i coinquilini, ma i continui dubbi, le domande che si pone che portano ad altri dubbi alimentando un cortocircuito logorante. Dovrebbe provare a non rispondere alle domande ossessive. Le consiglio la mindfulness associata alla psicoterapia cognitiva, che potrebbe offrirle strumenti efficaci per svuotare la mente dal suddetto logorio.
Dr. Domenico Gerardo Lauritano
[#5]
Utente
Gentile Dr Lauritano grazie per la risposta, ho deciso di prendere già dei contatti e un appuntamento con un suo collega psicologo che segue l'orientamento breve strategico. Mi aveva già seguito in precedenza, quando avevo già avuto dei dubbi e un esplosione dei sintomi del disturbo ossessivo compulsivo.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 24/10/2019.
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